Con le rinnovabili che avanzano oltre le previsioni la transizione elettrica potrebbe essere più veloce del previsto e il “picco” nelle emissioni di CO2 (vedi grafico qui sotto) potrebbe essere già stato superato lo scorso anno. Anche il consumo di idrocarburi potrebbe aver toccato il suo massimo nel 2022: da quest’anno potremmo assistere a un calo progressivo e ad un crollo dal 2030 in poi. Sarebbe dunque già finita l’era del petrolio.
Sorpresa: rinnovabili in crescita a “tassi esponenziali”
L’energia rinnovabile sta decollando a tassi esponenziali, mettendo l’energia pulita globale “in linea con ambiziosi scenari net-zero” scrive infatti un nuovo rapporto pubblicato dal Rocky Mountain Institute (RMI), un’organizzazione di ricerca e consulenza sulla sostenibilità con sede in Colorado. Il rapporto è stato realizzato in collaborazione con il Bezos Earth Fund. “L’era dei combustibili fossili è finita“, afferma il rapporto intitolato X-Change: Electricity – On Track for Net Zero.
Già superato il picco delle emissioni?
Cina avanti a tutti: triplicata la capacità in 3 anni
Una parte del merito va alla Cina che ha investito 80-90 miliardi di dollari l’anno, triplicando in tre anni la sua capacità di generazione da fonti rinnovabili. Così dovrebbe arrivare all’obiettivo del 30% del fabbisogno elettrico nel 2025, con 5 anni di anticipo sulla data target del 2030 (fonte: Global Energy monitor). Ad oggi dispone di 228 GW di capacità solare “utility scale” e 310 GW di capacità eolica a cui vanno aggiunti 379 GW di energia solare e 371 GW di capacità eolica, ora in fase di costruzione. Ciò porterebbe il totale di rinnovabili ben oltre i 1.200 GW del target 2030.
Ecco la pala eolica più grande del mondo
Il 19 luglio scorso la Cina ha messo in funzione la più grande turbina eolica off shore mai realizzata dall’uomo: è collocata su una torre alta oltre 152 metri, ha un rotore con 260 metri di diametro che spazza una superficie di aria pari a sette campi di calcio ad ogni giro, con una potenza di 16 MW, pari ai consumi elettrici di 36 mila abitazioni. L’aerogeneratore è stato installato nel parco eolico offshore Fujian nello Stretto di Taiwans.
Il gigantismo degli aerogeneratori (presto arriverà un modello sempre cinese da 20 MW) e i progressi di efficienza e di costi dei pannelli solari hanno prodotto negli ultimi anni due risultati sorprendenti: fotovoltaico ed eolico sono oggi le due fongti di generazione elettrica più vantaggiose; il boom mondiale di installazioni e di investimenti sulle rinnovabili negli i utimi due-tre anni ha stravolto le stime sui tempi necessari a centrare l’obiettivo “Net Zero” (zero emissioni nette di gas serra Co2 equivalenti). Potrebbe arrivare prima del fatidico 2050, fissato con l’Accordo di Parigi.
Il segreto? Con eolico e solare energia a costi stracciati
I modelli precedenti, affermano gli autori del rapporto, compresi quelli dell’Agenzia internazionale per l’energia (IEA), hanno ipotizzato che il passaggio alle energie rinnovabili sarebbe proceduto a un ritmo lineare piuttosto che alle curve esponenziali viste nell’eolico e nel solare negli ultimi 20 anni. Questo errore ha portato questi modelli a sovrastimare la continua domanda di combustibili fossili nel settore.
Anche l’accumulo costa l’80% meno di dieci anni fa
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«La crescita esponenziale dell’energia pulita è una forza inarrestabile che metterà più potere d’acquisto nelle tasche dei consumatori» commenta Kingsmill Bond, Senior Principal di RMI.
Italia virtuosa nei consumi, non nelle rinnovabili
Una curiosità per chudere: le rinnovabili elettriche hanno fatto registrare nella fascia oraria 13-15 del 10 aprile (giorno di Pasquetta) un nuovo massimo storico con la copertura di oltre l’80% della domanda.