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Rincari energia, l’Antitrust ancora all’attacco

Rincari energia: l’Antitrust non si limita ad aprire un’indagine sui rincari di 4 grandi fornitori, ma adotta anche altrettanti provvedimenti cautelari.

Rincari energia, nel mirino le stesse 4 società

Le società in questione sono Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti, fornitrici di energia elettrica e gas naturale sul mercato libero. L’accusa è di non aver rispettato il divieto di modificare il prezzo di fornitura di energia elettrica e gas, disposto dall’art. 3 del decreto legge Aiuti bis, convertito in legge il 21 settembre. La norma sospende fino al 30 aprile 2023 l’efficacia delle clausole contrattuali che consentono alle società di modificare il prezzo di fornitura. Nonché dei preavvisi già inviati alla clientela, salvo che le modifiche si siano perfezionate prima dell’entrata in vigore del decreto stesso. Secondo l’Antitrust, dopo aver avviato le istruttorie sull’esistenza di una pratica scorretta e rappresentato le correlate esigenze cautelari, nessuna delle imprese ha adeguatamente giustificato la propria condotta. Né ha ritenuto di modificarla, persistendo per tutte, dunque, le esigenze cautelari.

Roberto Rustichelli, presidente Antitrust

Sotto indagine le modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali

In particolare, Iberdrola ed E.ON, secondo l’Autorità, hanno comunicato agli utenti la risoluzione del contratto di fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta. Indebitamente condizionando i consumatori ad accettare un nuovo contratto a condizioni economiche ben peggiori, ovvero a passare a forniture alternative. Dolomiti ha impropriamente ritenuto valide le comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura inviate prima dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022). Mentre la norma fa salve solo le modifiche unilaterali ‘perfezionate‘, ovvero effettivamente applicate prima della stessa data. Iren, infine, ha indebitamente comunicato alla clientela la scadenza delle offerte a prezzo fisso per applicare nuove e peggiorative condizioni di fornitura. Sostituendo le precedenti comunicazioni di modifica unilaterale delle condizioni economiche con nuove comunicazioni parimenti vietate dal Decreto Aiuti bis. Questo almeno sostiene l’Antitrust.

Rincari energia: ecco il dettaglio dei provvedimenti

L’Autorità ha disposto così che Iberdrola e di E.On, applichino le originarie condizioni di offerta, a favore dei consumatori che hanno sottoscritto nuovi contratti peggiorativi.  Consentendo di ritornare alle originarie condizioni a chi, a seguito della risoluzione, hanno scelto un nuovo fornitore o sono stati trasferiti al regime di salvaguardia. Nei confronti di Dolomiti e di Iren disposta la sospensione delle illegittime comunicazioni di modifica unilaterale delle condizioni economiche di offerta. Mantenendo, fino al 30 aprile 2023, il prezzo di fornitura applicato in data precedente al 10 agosto. Nei confronti delle quattro società, c’è l’obbligo di informare i consumatori sull’inefficacia delle comunicazioni inviate e sulle misure cautelari. Individualmente e con la stessa modalità adottata in precedenza Le imprese dovranno comunicare all’Autorità, entro 5 giorni, le misure adottate per ottemperare ai provvedimenti cautelari.

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