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Ricariche alla colonnina + bolletta luce: Enel e A2A ci puntano

Un frame dello spot di Enel: sconto se, oltre ad acquisire la wall-box, diventi cliente per la luce.

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Ricariche alla colonnina più bolletta di casa, ovvero offerte che uniscono la fornitura domestica rifornimenti a prezzi scontati. Enel e A2A ci puntano.

Acquisti la wall-box di Enel X e hai un tot di kWh gratis per diventare cliente anche  per la lue di Enel Energia.

Ricariche alla colonnina con la bolletta: un bonus di 520 € se…

Inutile girarci intorno: con il modesto parco circolante italiano di auto elettriche (ben al di sotto delle aspettative), la ricarica in sé non è un affare per nessuno. Il tasso di occupazione delle colonnine è molto basso e non basta a ripagare le spese di installazione e manutenzione. Diverso è il discorso se la ricarica rientra in un business più ampio e serve a procacciare nuovi clienti per servizi ben più remunerativi, come le utenze elettriche. La bolletta di casa o al lavoro, per intenderci. Tanto più che chi possiede un’auto a batterie, di solito, ha un discreto reddito, a cui corrispondono discreti consumi e una buona propensione all’elettrificazione del resto. E allora ecco due leader di mercato come Enel e A2A partire con offerte che legano i due aspetti. Esempio: se acquisti una Waybox di Enel X ricevi un codice promo con cui aderire a un’offerta per la luce di Enel Energia e ricevere 520 € di bonus in bolletta. Con cui, tanto per tornare all’auto elettrica, puoi “percorrere fino a 10.000Km“.

Gli sconti asugli abbonamenti di ricarica i accordati da A2A  a chi è cliente anche di A2A energia: si arriva al 30%.

…o sconto sull’abbonamento se sei anche cliente-luce

A2A fauna proposta diversa. Lega un vantaggio consistente nel costo dei suoi pacchetti di ricarica in abbonamento al fatto di essere anche cliente di A2A Energia. Tanto per fare un esempio:  chi acquista il pacchetto E-moving Large (200 kWh al mese a disposizione) spende 66 euro se è cliente anche per la luce, 92 se non lo è. Il risparmio annuo è di oltre 300 euro. Del resto già qualche anno fa un alto dirigente dell’Enel teorizzava il fatto che in fin dei conti l’auto elettrica fosse solo una scusa per entrare nelle case degli italiani. E farlo attraverso l’ingresso meno presidiato, il garage, proponendo un aggeggio di ricarica, per poi accompagnarlo con tutto il resto. È una strategia che, almeno sulla carta, hanno a disposizione solo le utilities che possono permettersi di proporre entrambi i servizi. Ma in realtà anche la concorrenza può attrezzarsi facendo accordi con altre società. Siamo solo agli inizi, ne vedremo delle belle.

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