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Ricariche a sufficienza in Italia? No, dicono i costruttori

Ricariche a sufficienza in Italia? No, secondo i costruttori: le colonnine non bastano, soprattutto al Sud. E bisogna far funzionare quelle che ci sono già.

Andrea Cardinali di Unrae e Federico Caleno di Enel X Way- Ewiva.

Ricariche a sufficienza in Italia? “Ne servono di più, al Sud soprattutto”

Il confronto tra produttori di auto e gestori di grandi reti di ricarica è andato in scena durante il meeting sul futuro dell’auto organizzato dalla società di consulenza BIP. Da una parte Andrea Cardinali, general manager dell’Unione dei produttori di auto Unrae. Dall’altra Federico Caleno di Enel X Way e Ewiva, Fabio Pressi di A2A e Federico Testa di ACEA. Cardinali è stato molto esplicito nel descrivere una situazione italiana ancora arretrata. Dicendosi poco fiducioso anche sul fatto che una svolta possa arrivare dai bandi del PNRR, dopo il sostanziale flop della prima tornata. “Un turista straniero che in queste settimane arriva al Sud trova una rete di ricarica molto carente”, ha attaccato Cardinali. Convinto che la difficoltà di trovare colonnine sia uno dei motivi che deprimono le vendite di auto elettriche in Italia. Anche perché le ricariche che ci sono spesso non funzionano.

Federico Testa di ACEA e Fabio Pressi di A2A e-Mobility..

Enel X Way, A2A e ACEA: “Le colonnine ci sono, ma non ci fermiamo”

Di tutt’altro avviso Caleno, che ha rivendicato i risultati conseguiti non solo da Enel X Way e da Ewiva, ma anche dai principali competitor. In rapporto al parco elettrico e plug-in circolante disponiamo di una rete più che sufficiente. Ma non ci fermeremo. Negli ultimi due anni abbiamo investito molto sulle ricariche ad alta potenza, ma nel frattempo continuiamo a installare anche tantissime ricariche in AC nelle città“. Anche Pressi di A2A ha confermato che il piano di installazioni va avanti a ritmo serrato. E questo indipendentemente dalle tornate di finanziamenti previste dal PNRR. “Ma non conta solo il numero delle colonnine: conta soprattutto avere la ricarica giusta al posto giusto, senza stressare le reti. Per questo stiamo investendo nella rete City Plug, per ricariche capillari a bassa potenza e basso costo, al servizio di chi non può ricaricare nel garage di casa“. Anche Testa ha assicurato l’impegno di ACEA nelle installazioni, pur nelle difficoltà che si incontrano per trovare  spazi utili a Roma.

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