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Ricarica impossibile per una Tesla furbacchiona…

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Ricarica impossibile per una Tesla furbacchiona, che occupa per ora una delle poche colonnine delle Cinque Terre, lamenta Andrea, un lettore. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

(Immagini d’archivio).

Ricarica impossibile per una Tesla che ha occupato la colonnina per 8 ore

“Seguo il vostro blog di consigli per chi vuole avvicinarsi alla mobilità elettrica. Vorrei sottoporvi un episodio spiacevole che mi è successo in vacanza in Liguria alle Cinque Terre. Ho un’auto 100% elettrica non Tesla e alle Cinque Terre le colonnine di ricarica praticamente non esistono (strano per un parco naturale fatto di Comuni ricchi). Per ricaricare bisogna spostarsi nell’entroterra, fatto di montagne e salite, con il rischio di non arrivare alle colonnine, una ogni 25/30 km circa.Due Enel X in località Riccó del Golfo di Spezia fuori uso e non segnalato sull’app Nextcharge, a 15 km da dove alloggiavo colonnine “strane” dove una è una Shuko a 3A… Per farla breve: il giorno della ripartenza decido di andare alla solita colonnina a 30/40 km da 11kW effettivi, sapendo che funzionava di sicuro. E di andare in spiaggia quelle 3,50/4 ore che ci mette, (ero basso di batteria). Arrivo alle 10 e 30 del mattino e ci trovo una Tesla Model 3 sotto carica.

In Liguria usano le stazioni come parcheggio gratuito, più che per rifornire, possibile

Cosa succede? Che questa persona è tornata dopo 8 ore e aveva caricato solo l’85% della batteria. Lo so perché quando ha aperto l’auto nello schermo centrale era scritto così. Lui mi ha spiegato che era una Model 3 da 80kWh (sul web dicono 75 massimo per la Model 3) e per questo ci aveva messo così tanto. E non aveva ancora finito di caricare. Com’è possibile? Mi sono documentato e ho visto che una Tesla può a livello software diminuire l’assorbimento della colonnina direttamente dall’app. Vi risulta?! Il signore non me l’ha detto, ma credo che massimo siano 7 ore per una 75kWh a 11kW (come scritto sempre sul web da 0% a 100%). E che abbia usato questo trucco per stare in spiaggia e risparmiare 2€ all’ora di parcheggio. Non vi sembra che questi mezzucci legali e il fatto che in Italia (nord, non sud)  siamo indietro con le colonnine, allontani dall’elettrico nonostante i vostri buoni consigli?! Mi sono pentito di non esserci andato con la termica della fidanzata: con un pieno avrei fatto tutta la vacanza. Andrea Girardi

Risposta. In effetti ci sono stazioni di ricarica con potenza regolabile (da un valore minimo a uno massimo). E la regolazione della potenza è scelta manualmente dall’utente, che volta può decidere di ricaricare il proprio veicolo con una potenza maggiore o inferiore. A seconda delle sue esigenze, senza commettere alcuna irregolarità. È chiaro che, dove le ricariche a disposizione sono poche (come sul litorale ligure) e qualcuno se ne approfitta, questo crea un grosso problema. Come ovviare? Ci sono comuni turistici, come Oggebbio sul Lago Maggiore, che hanno scelto la linea dura: multa e rimozione per chi utilizza la ricarica per più di 4 ore. Con enormi cartelli ad avvisare che chi sgarra non la farà franca.

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