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Potenza e leggerezza: il Best di Bikee Bike

Rendere qualsiasi salita scalabile in bicicletta. Questo promette Best, kit elettrico dell’azienda emiliana Bikee Bike. Nata dall’idea di due fratelli reggiani, cresciuti a pane e motori, che volevano una bici che andasse forte anche sui dislivelli di montagna. E adesso pedalano alla conquista degli Stati Uniti.

«Ci hanno definiti la Tesla delle biciclette a pedalata assistita»; con un esordio del genere è difficile rimanere con i piedi per terra. Eppure i fratelli reggiani Matteo e Luca Spaggiari, titolari di Bikee Bike pensano soltanto a migliorare il loro prodotto. Si tratta di un kit che permette di motorizzare elettricamente qualsiasi bicicletta, conferendole una versatilità e capacità di superare le pendenze, «senza confronti». Già perché quando oltre un anno fa _  ma il concept risale al 2013 _ gli Spaggiari si sono lanciati nell’avventura che ha prodotto Best, questo il nome dato al kit, volevano creare qualcosa che non c’era ancora.

«Un giorno, parlando con un amico rivenditore di bici elettriche, emerse la carenza di biciclette elettriche in grado di affrontare le salite tipiche non solo del fuoristrada, ma anche delle strade di montagna e collina che costellano l’Italia _  sostiene Matteo _. Le tecnologie tradizionali dei motori funzionavano male, o non funzionavano per niente, proprio nel momento in cui c’è più bisogno di assistenza: nelle salite e specialmente nelle ripartenze in salita da fermo». Apriti cielo, gli Spaggiari avevano capito un problema fondamentale  e si sono messi al lavoro. Continua Matteo: «La sfida era quella di realizzare un motore elettrico potente e leggero, in grado di essere facilmente installato sulle biciclette per affrontare anche le salite più dure».

risultato finale

La mission della startup e il mercato di riferimento sono chiari a questi due uomini che vivono tra i motori da quasi quarant’anni. «Io e mio fratello siamo cresciuti a pane e  motori. Reggio Emilia è la motor Valley d’Italia, se ripenso a noi da ragazzini mi vengono in mente la fiera dei motori, Ferrari, Lamborghini, Ducati, Maserati». Dopo la laurea in Ingegneria a Parma, Matteo lavora prima alla Bosch Rexroth e poi in un’azienda di Cremona che si occupa di motori elettrici. Quando l’azienda viene acquisita da una corporate americana, decide di aprire un’azienda propria di consulenza ingegneristica.  E poi la telefonata con l’amico rivenditore: gli scooter non hanno mercato, ma sta venendo fuori questa nuova tipologia di biciclette, motorizzate ma poco performanti. ideona. Il resto è storia.

Luca invece è l’economista del gruppo, mentre Matteo disegna sta lavorando a Shangai. «Quando gli ho parlato del progetto non ci ha pensato su un secondo: ha mollato tutto ed è tornato in Italia. Del resto come poteva dire di no? Lui è un appassionato di bici elettriche, la usava quotidianamente per spostarsi a Shangai. La Cina è la capitale mondiale delle bici elettriche, con 23 milioni di pezzi venduti all’anno». Ecco che l’azienda familiare, o startup per essere moderni, è fatta.

Proprio la carenza di potenza nei primi motori elettrici era uno scoglio contro il quale si scontrava la volontà di tanti potenziali acquirenti. Bikee Bike è iniziata nel 2013 con «un paio di schizzi e qualche rendering del progetto» pubblicato sui soclai network, come ricorda Matteo,  e ha subito raccolto l’interesse e i finanziamenti di un acceleratore di start-up trentino, Industrio. La fiducia degli investitori è stata del resto ben presto ripagata: la tecnologia proposta dalla neonata azienda è stata infatti subito premiata da Ford per la migliore start-up automotive al Ces2016, dal premio italiano Meccatronica 2016 e dal premio Edison Pulse nella categoria Low Carbon City. Una serie di successi mai vista, che significano anche fondi per entrare sul mercato.

E non si sono fermati qui gli Spaggiari, già perché Best è sbarcato anche su Kickstarter, la piattaforma internet che raccoglie fondi per progetti innovativi. «Abbiamo raccolto 145 mila euro sulla piattaforma  e, dopo il lancio mondiale alla Fiera Interbike di Las Vegas, la produzione è iniziata a marzo di quest’anno». Per dirla tutta i due fratelli emiliani avevano bisogno di 50mila euro per far partire l’impresa, cifra raccolta in settantadue ore online.

Il kit è fornito con diversi livelli di potenza partendo dai 250W legali in Europa fino a 999W per conquistare i cuori canadesi e americani (sogno nel cassetto dei fratelli imprenditori) ed è facilmente rimovibile, con prezzi che vanno dai 1.800 ai 2.200 euro circa. Il motore può essere regolato tramite un’app per cellulari e l’abbinamento è previsto con batterie da 320, 420 o 550 Wh per autonomie fino a 300 chilometri. Il peso complessivo dell’apparecchitura va dai 7,5 agli 8,5 kg.

A decretarne il successo, oltre alla potenza, ci sono altri fattori chiave: la semplicità d’installazione, bastano poche decine di minuti per applicarlo sulla maggior parte dei telai standard, ed il montaggio del motore sul movimento centrale dei pedali che consente di sfruttare appieno tutte le marce del cambio. Il kit destinato al mercato europeo, Best 250, combina il motore da 250 W con batterie con celle Sony da 320 Wh, che assicurano assistenza fino a 200 km con la modalità di supporto più soft e di 40 km sfruttando il 100% della potenza del motore.

Flessibilità, leggerezza, reversibilità e prestazioni superiori sono ciò che contraddistinguono il motore che l’azienda presenta, rivolgendosi non solo ai ciclisti, ma anche alle realtà commerciali, negozi di biciclette che vorranno crearsi la loro gamma di bici elettriche o  produttori di biciclette che potranno inserire nella propria gamma anche bici elettriche senza dover ridisegnare e riprogettare i propri telai. Promettono di mantenere la produzione in Italia per tenere alto lo standard qualitativo e non vogliono sentir parlare di vendita dell’azienda: «Non parlatemi di exit. Io credo che una startup accetti l’exit soltanto quando è arrivata a un punto morto in cui non riesce più ad andare avanti. Bikee Bike è già stimata un progetto da 1,5 milioni di euro, ma è solo all’inizio».

ottimo anche per una fat bike
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