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Salvini al veleno: mazzette cinesi a Bruxelles? (e non è un Pesce d’Aprile)

pesce d'aprile

Matteo Salvini, neo-ministro alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibile.

Non è un Pesce d’Aprile. Per il vice premier Matteo Salvini i fautori dell’auto elettrica all’Europarlamento potrebbero essere finanziati da mazzette cinesi. «Siccome all’Europarlamento hanno trovato qualcuno – guarda caso di sinistra  – che aveva le valigie piene di denaro contante dei paesi islamici – ha detto ieri a Udine chiudendo la campagna elettorale delle Regionali _, ecco, chissà se fra un po’ non ne troveranno anche altre piene di denaro contante che arriva dalla Cina per votare certe leggi che sono anti-italiane anti-europee e favoriscono solo il gigante Oltreoceano». Son parole esplosive quando le pronuncia chi è accreditato ad esprimere il pensiero ufficiale del Governo italiano. Se ne deriverà un caso dilomatico lo vedremo. Intanto, però, fanno sembrare credibile perfino il “Pesce d’Aprile” che ci propone l’amico Alessandro. 

Vero&falso/ Un Superbollo per le elettriche dei ricchi

                                            di Alessandro D’Aiuto

Il ministro dell’Economia e della Finanze Giancarlo Giorgetti

La notizia sarebbe da confermare, ma abbiamo colto alcune indiscrezioni in questo senso da una nostra fonte interna al Ministero delle Finanze. Il motivo? Una presunta “perequazione sociale”.

La guerra tutta italiana alle auto elettriche sembra proseguire senza sosta. I prezzi della corrente elettrica (sia a casa sia presso le strutture pubbliche) sono saliti velocemente nei momenti più difficili, ma tardano a scendere ora che la situazione migliora. Gli incentivi calibrati in maniera non troppo eficace non aiutano a far decollare il mercato e la diffusa e perdurante diffidenza degli italiani fa il resto. Relegandoci su scala continentale a fanalino di coda in fatto di diffusione di veicoli a batteria.

Ma se fossero vere alcune indiscrezioni, che abbiamo raccolto da una “gola profonda” interna al MISE, ormai possiamo dire che siamo arrivati ai colpi bassi. E sarebbe palese la volontà di bloccare un processo che ovunque sembra ormai inevitabile.

Il nostro informatore ci ha infatti sussurrato che sarebbe allo studio una misura volta ad estendere l’oramai famigerato “superbollo” anche alle vetture elettriche.

Nel mirino chi ha una BEV da più di 70 kW

Il motivo? Secondo il Ministero le auto a batteria sono acquistate da persone tendenzialmente benestanti. Prova ne sia che, seguendo i medesimi criteri, le auto elettriche al di sopra dei 70 kw a libretto sono state recentemente inserite nel cosiddetto CETE (acronimo che sta per Controllo Economico del TErritorio).
Di conseguenza ai proprietari di questi veicoli viene arbitrariamente imputata una “maggior capacità contributiva”.  Una (presunta) contingenza che il dicastero capeggiato da Giorgetti non vuole certo lasciarsi sfuggire in questi tempi dove ogni euro ha il suo peso.

Pesce d’Aprile/ Secondo voci di corridoio il Ministero delle Finanze penserebbe di introdurre un superbollo per le auto elettriche con potenze da libretto superiori ai 70 kW.

òParrebbe che la modulazione del “superbollo elettrico” seguirà dei criteri leggermente differenti da quanto conosciuto. La base imponibile verrà calcolata sulla potenza di picco eccedente ai “famigerati” 70 kw di cui sopra, e che verrà gravata di “soli” 5 euro per ogni kilowatt rispetto ai 20 euro al kilowatt che devono pagare per ogni kW in più oltre alla soglia di 185 kW.

Detta così, sembra quasi un trattamento di favore, ma procediamo con qualche esempio.

Una Volkswagen ID3 con batteria da 58 kwh, che denuncia una potenza di picco di 150 kw, sarà dunque tassata di 5 euro al kw sulla parte ecceente ai 70 kw di “franchigia fiscale”.
Il conto è presto fatto: 150-70=80kw, 80×5€=400€.

Discorso analogo per una Tesla Model 3 standard range, che con 225 kw di potenza massima sarà gravata da una imposta annuale di circa 775 euro.

E così a salire, via via che le potenze aumentano.

Lo sapremo solo il 2 aprile….

Facile ipotizzare che verrà un colpo apoplettico a chi si è appena comprato una Model S Plaid, la cui potenza massima è di circa 750 kw.

Si tratta di una misura dai contorni ancora incerti: non si sa se verrà applicata per cinque anni dalla prima immatricolazione o a tempo indeterminato, di sicuro dovrebbe essere “a scalare” nel tempo esattamente come il superbollo dei veicoli a combustione interna.

Al momento non sappiamo dirvi nulla di più preciso, il 2 aprile abbiamo già fissato un “appuntamento” con il nostro informatore che ci ha promesso ulterori ragguagli. Vi terremo aggiornati.

Il Superbollo? E’ solo un Pesce d’Aprile

Aggiornamento- Alessandro D’Aiuto ha il gusto della provocazione. Poteva lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione di fare il suo Pesce d’Aprile ai lettori di Vaielettrico? Ovviamente no. Abbiamo accettato di dargli questa opportunità avendo come spunto l’ultimo affondo “No Watt” di Matteo Salvini. Come temevamo, però, qualche lettore ha frainteso pensando che ci fosse qualcosa di vero nell’ipotesi di un Superbollo per le BEV. Non è così, sia ben chiaro. Alessandro ha il dono della creatività, ma non ha nessun aggancio e nessuna gola profonda al Ministero. E non ha il dono della preveggenza. Il 1°aprile volge al termine e lo scherzo finisce.

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