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Ore in coda al sole: che succede con l’elettrica?

Ore fermi al sole in coda: quanto consuma l'auto elettrica per l'aria condizionata?

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Ore in coda al sole: può capitare in questi giorni infuocati d’agosto, ma che succede se l’auto è elettrica? Lo spiega Paolo Mariano in un cliccatissimo VIDEO. Quanto si consuma per tenere fresco l’abitacolo? Ce lo avete chiesto in tanti.. 

Ore in coda al sole con il climatizzatore acceso…

Sono le 13:00, Paolo ha parcheggiato l’auto sotto al sole e la temperatura esterna è già di 31 °C, ma è destinata a salire (il picco solitamente si ha verso le 14:00-14:30). Si tratta di una Hyundai Ioniq 5, che rimarrà parcheggiata sotto al sole con climatizzatore acceso per qualche ora. Al termine del test verrà rilevato il livello del pacco batteria. Questo perché si tratta di capire quanto consuma l’auto (nello specifico quanti punti percentuale di carica di batteria consuma) per ogni ora di utilizzo del climatizzatore. In pratica Paolo ha ricreato la situazione che si verifica nel caso in cui ci trovassimo bloccati in una coda estiva in autostrada. Da quel che si legge in questi giorni un caso tutt’altro che infrequente, purtroppo. E che spaventa i neofiti dell’elettrico.

La batteria cala dall’87 all’82% dopo tre ore

Alle 13:28 la temperatura esterna è ancora di 31 °C e la batteria è all’87%. Il climatizzatore viene impostato su 20 °C, temperatura decisamente bassa, in modalità automatica. E Paolo lascia l’auto volutamente parcheggiata sotto al sole. Alle 16:28 la batteria è scesa dall’87% all’82%. La temperatura esterna rilevata dall’auto è pari a 31 °C. Sono stati consumati meno di 4 KWh. All’interno dell’auto si sta benissimo, il climatizzatore ha rinfrescato l’abitacolo mantenendo una temperatura ideale. La batteria è scesa di 5 punti percentuali, pari per l’esattezza a 3,87 kWh. Questo significa che si è avuto un consumo pari a meno dell’1,7% di batteria per ogni ora trascorsa sotto al sole. Dal test il consumo risulta veramente contenuto. È vero che si sono avute temperature ben più alte nei giorni successivi, ma “non c’è da preoccuparsi”, ci rassicura Paolo. L’auto utilizza molta meno energia per raffreddare l’abitacolo e la batteria rispetto  a quanti ne necessita per riscaldare. Ma questo lo vedremo tra qualche mese…

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