Nuovo affondo di Tranport & Environment – T&E contro le auto elettriche plug-in. L’associazione ambientalista torna all’attacco dei dati sulle emissioni.
Nuovo affondo dopo un test sui modelli più venduti
Già nell’ottobre 2019 T&E pubblicò i dati di uno studio (qui l’articolo) che contestava i dati di omologazione. In pratica si sosteneva che nella realtà le ibride plug-in (soprattutto quelle in uso alle aziende) fanno pochissimi km in elettrico. Ora con con un nuovo test ha preso in esame i tre modelli più venduti in Europa, assicurando che “hanno tutti emesso più CO2 di quanto pubblicizzato“. Morale della favola: T&E sostiene che “i governi dovrebbero porre fine ai sussidi e alle agevolazioni fiscali per gli ibridi plug-in”. Definendo addirittura queste vetture “protagoniste di un altro scandalo delle emissioni climalteranti“.
Nei test, effettuato da Emissions Analytics, la BMW X5, la Volvo XC60 e la Mitsubishi Outlander hanno emesso tra il 28-89% in più di CO2 rispetto a quanto pubblicizzato. T&E sostiene che la prova è stata effettuata “con batteria completamente carica e in condizioni ottimali”. Con la batteria scarica, sostiene l’associazione ambientalista, “hanno emesso dalle tre alle otto volte in più rispetto ai valori ufficiali“.
“Non meritano tutti questi incentivi”
Molto duro il commento di Veronica Aneris, direttrice per l’Italia di T&E: “I test effettuati confermano che le auto ibride plug-in sono solo finte auto elettriche. Fanno molto poco per il clima, ricevendo al contempo un’enorme quantità di sussidi. La Finanziaria 2021 dovrebbe mettere fine a questo spreco di soldi pubblici. Sarebbero molto meglio utilizzarli nello sviluppo di una capillare ed efficiente rete di ricarica per veicoli elettrici puri. Questo è ciò di cui l’Italia ha bisogno ora per permettere alle soluzioni realmente a zero emissioni di accedere al mercato di massa ”. Secondo T&E, la vendita degli ibridi plug-in rende più facile per le case automobilistiche soddisfare gli standard di CO2 fissati dalla UE. Attualmente, a questa auto vengono attribuiti crediti aggiuntivi. Secondo T&E, l’anno prossimo l’UE, nel rivedere gli obiettivi per il 2025 e il 2030, dovrebbe mettere fine a questo “indebolimento dei meccanismi di regolamentazione”.
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