Il Model 3 da 40 mila euro c’è. Dopo anni di speculazioni, il patron Elon Musk ha annunciato che negli Usa la versione-base della Tesla più venduta è già disponibile, a 35 mila dollari. In Italia arriverà probabilmente l’anno prossimo.
Ha 350 km di autonomia, da 0 a 100 in 5,6″
Musk ha fatto il punto della situazione con una nota pubblicata sul blog dell’azienda. Nota che parte appunto dal fatto che l’entry-level del Model 3, la versione Standard, non è più l sogno irraggiungibile di un visionario, ma un oggetto che si può comprare ora. Il prezzo, negli Usa, è di 35 mila dollari. Da noi si può ragionevolmente ipotizzare che con le tasse si arrivi a 40 mila euro. Basti constatare che la versione meno costosa del Model 3 acquistabile ora in Italia, la AWD Long Range, è a listino a 56.400 euro (guarda), contro i 55 mila dollari del prezzo negli Usa.
Acquisti solo on-line, 7 giorni per pentirtene
Le novità riguardano anche il sistema di vendita delle Tesla. Chiuderà la maggior parte degli show-room aperti in giro per il mondo. E l’acquisto avverrà solo on-line. O in alternativa al telefono, con una pratica che non dura più di un minuto. Non solo: agli acquirenti dubbiosi verrà data la possibilità di restituire il Model 3, senza penali, purché ciò avvenga dopo non più di 7 giorni e mille miglia percorse (circa 1.600 km). L’obiettivo di Musk, nel tagliare i costosi show-room e altro, è di abbassare di circa il 6% il costo finale delle vetture. Presumibilmente per prepararsi alla sfida lanciata soprattutto dai grandi costruttori tedeschi, in arrivo in forse già a partire dal 2020. L’unico settore nel quale il patron della Tesla dice di volere spendere è la formazione di una rete di assistenza, in grado di intervenire in fretta e a domicilio. Se davvero il Model 3 manterrà le promesse sul venduto, ce ne sarà bisogno.
SECONDO NOI. Siamo davanti a una svolta molto importante. Con l’arrivo della valanga tedesca, Musk aveva due alternative: o restare un costruttore di nicchia, con auto da 70-80 mila dollari in su. O scendere in mare aperto.
E accettare di confrontarsi sui grandi numeri con la concorrenza più agguerrita. Ha scelto questa seconda strada, la più pericolosa, ma anche la più affascinante. Rischia l’osso del collo, ma per lui questa non è una novità. Finora se l’è sempre cavata, raddoppiando la posta. Comunque vada, sarà un bello spettacolo. (m.te.)