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Moto e scooter elettrici, scatta la proroga dell’ecobonus

Moto e scooter elettrici

La Vespa elettrica: gli incentivi per moto e scooter a emissioni zero rischiano di non esserci nel 2020.

Restano gli incentivi per l’acquisto di moto e scooter elettrici. Lo prevede il decreto  Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri. I motorini o scooter rottamati dovranno essere Euro 0-Euro 3 e il contributo riconosciuto è pari al 30% del prezzo di acquisto fino ad un massimo di 3 mila euro. In sostanza si tratta della proroga dell’incentivo previsto con la manovra del precedente governo.

Stesse regole, stesse risorse

Gli incentivi hanno debuttato nel 2019, ma su 10 milioni disponibili, ne è stato impiegato poco più di uno. Quindi la proroga non ha richiesto il rifinanziamento; saranno utilizzati i fondi già a disposizione per l’anno in corso. I motivi del mezzo flop sono stati due:  i soldi erano arrivati a stagione già avanzata (file a maggio) e l’ecobonus era stato esteso e ampliato addirittura il 12 luglio; le procedure per la concessione dell’incentivo erano farraginose e complesse anche a causa del mancato dialogo fra i sistemi informatici dei ministeri coinvolti, ragion per cui i concessionari l’avevano boicottato. Per il 2020 i problemi sono risolti e si può immaginare che i fondi saranno utilizzati.

Ancma aveva lanciato l’allarme

L’Associazione dei produttori di cicli e motocicli (Ancma) era intervenuta una decina di giorni fa sollecitando la proroga (qui il sito) e paventando il rischio che la misura potesse decadere «a differenza di ciò che avviene con le auto elettriche ed ibride, i cui incentivi sono previsti per il triennio 2019-2021». Secondo Confindustria Ancma non rinnovarli sarebbe stata una follia: “Un solo anno di vigenza, peraltro con difficoltà di applicazione nei primi mesi, non può consentire uno sviluppo adeguato e una programmazione delle attività da parte delle aziende presenti sul mercato“.

Problemi risolti, ora l’ecobonus può funzionare

Per questo, l’Associazione faceva  presente che il rinnovo “è per il settore prioritario. E può svolgere un ruolo decisivo per affermare il segmento elettrico con quote significative sull’intero mercato delle due ruote“. Secondo i costruttori “gli incentivi rappresentano un volano indispensabile in un momento di crescita iniziale di un mercato che coinvolge anche una importante filiera nazionale. Che sta investendo fortemente nello sviluppo e innovazione di veicoli. Coerenti con gli obiettivi europei di transizione verso una mobilita’ sostenibile con una forte presenza di emissioni zero“.

(Foto dal sito del Ministero dell’Industria).In effetti una nota pubblicata sul sito del MISE (Ministero Sviluppo Economico) qualche giorno prima faceva presente che “come previsto dalla Legge 145 del 30 dicembre 2018, la disponibilità del fondo per i veicoli di categoria L terminerà con l’anno 2019“. Si tratta appunto dei veicoli a due-tre ruote e dei quadricicli leggeri. La nota aggiungeva che “pertanto, le relative prenotazioni dovranno essere effettuate entro il 31 dicembre 2019. Si precisa che, per le prenotazioni inserite entro tale data, secondo le modalità ed i termini stabiliti dalla normativa, la procedura di prenotazione potrà essere correttamente completata anche nel caso in cui le immatricolazioni dei veicoli avvengano nell’anno 2020“. Nel fondo restano oggi ben 8.637.736 euro, su una dotazione iniziale di 10 milioni (leggi qui). A differenza delle auto, per le quali sono appena stati stanziati altri 15 milioni.

 

 

 

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