Molestie in Tesla? Fabio, un lettore, ci segnala un’inchiesta della testata RollingStone con accuse molto pesanti all’azienda di Elon Musk. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
“Premetto: non possiedo una Tesla, né potrei permettermela. Però dove dire che seguo con una certa curiosità (anche sul vostro sito) l’ascesa di questa marca partita dal nulla pochi anni fa e diventata un protagonista nel mondo dell’auto. E quindi mi ha molto stupito leggere sui social il rimando a un’inchiesta pubblicata on-line dalla rivista RollingStone. Si parla dei casi di molestie verificatesi nelle fabbriche Tesla, con un titolo che fa rizzare i capelli in testa: “Quante donne sono state molestate per costruire quella Tesla?”. Sotto si spiega che “sette donne hanno citato in giudizio l’azienda guidata da Elon Musk, denunciando ripetute molestie sessuali“. Vi chiedo: c’è dunque da sentirsi in colpa a guidare una di queste macchine?“. Fabio Pini
“Licenziate dopo avere lamentato un clima tossico sul lavoro”
Risposta. Le inchieste giornalistiche che fanno venire a galla episodi di molestie sessuali, al lavoro o altrove, sono sempre meritorie. Il titolo, però, a noi sembra eccessivo. Fa sembrare che Tesla sia un’azienda fondata sulle molestie, come le piantagioni americane di due secoli fa erano basate sullo sfruttamento degli schiavi. E non basta fare riferimento a qualche post di Elon Musk, “da confraternita studentesca” e toni maschilisti, per dimostrare che in azienda non c’è il dovuto rispetto per le donne. Ciò detto, Tesla dovrà uscire dal suo solito riserbo e replicare in maniera convincente alle accuse, che sono molto gravi. RollingStone racconta la storia delle 7 dipendenti che hanno fatto causa. Per la maggior parte, secondo l’inchiesta, queste donne sono state licenziate dopo avere lamentato un clima tossico nei luoghi di lavoro.
Molestie in Tesla? L’azienda: impegno per un ambiente di lavoro rispettoso
“Riferiscono tutte di un livello di molestie che dipinge un quadro simile a ciò che si poteva vedere in uno degli ‘oscuri mulini satanici’ di Blake“, scrive la rivista. “Piuttosto che al ritratto di una corporation di successo della Silicon Valley, votata alla salvaguardia dell’ambiente“. Saranno i tribunali a decidere (non prima di un paio d’anni) quanto queste accuse siano fondate. Ma Tesla dovrebbe comunque prendere misure più efficaci per prevenire episodi di questo genere sui luoghi di lavoro. Qualche tempo fa in un documento l’azienda aveva assicurato che: “ha sempre, e continua a farlo, proibito ai propri dipendenti qualunque forma di molestia sessuale“. Rimarcando l’impegno per assicurare “un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso“, con a sostegno dichiarazioni di dipendenti impegnati in diversi ruoli. Oltre a training anti-molestie e inviti a riferire ai responsabili in caso di comportamenti non corretti da parte di colleghi.
