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Mole Urbana, “una scatola di fiammiferi con le ruote”

La presentazione di Mole Urbana al Museo dell'Auto di Torino.

Mole Urbana, il coraggioso progetto del designer Umberto Palermo diventa realtà.  Il quadriciclo elettrico ha debuttato al Museo dell’Auto di Torino.

Mole Urbana si potrà solo noleggiare, non acquistare

Palermo ha risposto presente a chi invoca l’arrivo di una nuova generazione di veicoli che rompano con i soliti schemi. Qualcosa pensato “out of the box”, in modo totalmente innovativo. E anche la presentazione è uscita dai soliti binari, con l’inaugurazione della mostra ‘La pop car’, curata dallo stesso Palermo e da Antonio Perotti. Alle pareti le opere che 16 artisti hanno realizzato, utilizzando la vettura come una tela tridimensionale.

Umberto Palermo racconta l’originale quadriciclo. in produzione da fine anno.

Mole Urbana è una scatola di fiammiferi con le ruote“, ha esordito Palermo. “Mi sono ispirato a un elettrodomestico con forme che hanno origine dal parallelepipedo. Non ci sono stampi, ma è tutto in estrusione di alluminio. È fatta di elementi leggeri e modulari che permettono di customizzare la vettura“, ha aggiunto, scoprendo il prototipo nella versione Small. A fine ottobre si potrà testare Mole Urbana già su strada e verranno comunicati i tempi delle prime consegne. Ma non sarà in vendita, si potrà solo noleggiare. I materiali in lega leggera consentono di non superare i 500 kg di pesoLe motorizzazioni elettriche erogano fino a 17 kW affiancate da batterie da 48v. Velocità massima: 50 km/h.

Mole Urbana in 3 versioni: Small, Medium, Large Sport

Small: lunghezza 2,74 m – larghezza 1,5 m – altezza 1,85 m

Medium: lunghezza 2,95 m – larghezza 1,5 m – altezza 1,85 m

Large-Sport: lunghezza 3,2 m – larghezza 1,5 m – altezza 1,6 m

Autonomia modulare da 70 a 150 km. Il Video su strada

Mole Urbana si potrà guidare già a 14 anni. Gli obiettivi sono stati delineati: produrre 50 pezzi entro quest’anno, altri 150 nel 2021, per arrivare a 200 nel 2022 e a 300 nel 2023. La stima di crescita del mercato dei quadricicli è del 30% per il 2030: Mole Urbana punta a raggiungere il 2% circa in tre anni e il 6% in sei anni. Palermo ha anticipato che “il 29 ottobre si potrà guidare in tutte le sue versioni, Small, Medium e Large-Sport, al Salone Milano Monza. Dove annunceremo il prezzo e le modalità per effettuare gli ordini”.

“Abbiamo già avuto richieste dal Perù e un interessamento dalle aziende di delivery: il veicolo ha una portata fino a 700 chili, ci stanno fino a tre lavatrici. L’autonomia va dai 70 ai 150 km in funzione alla tipologia di batteria, si ricarica in tre ore ma nella versione supercharge basta un quarto d’ora“. Grande attenzione anche agli interni, realizzati come se fossero una scrivania di ufficio e con un pavimento piatto senza sezioni che ostruiscono l’accesso.

Allo studio una versione naked per il tursimo

Mole Urbana sarà prodotta ed elettrificata in Toscana dalla Pretto di Pontedera. Sono coinvolte anche aziende torinesi: la distribuzione e il noleggio saranno affidate alla Movim, l’approvvigionamento dell’alluminio alla Ett1. Le forme di Mole Urbana nascono dalla semplificazione dei volumi, costituite da quadrati arrotondati e ruote di grandi dimensioni R18. Ogni superficie del parallelepipedo è costituita da pannelli in vetro, che le restituiscono un look da vetrina. Completano la carrozzeria due bauli: l’anteriore per accogliere le batterie e quello posteriore con funzione di bagagliaio.

La tre versioni di Mole Urbana: da sinistra Small, Medium, Large Sport.

Le 3 versioni si differenziano, oltre che per dimensioni, anche per fanalerie specifiche: dal mono-faro della Small al doppio faro della Medium, fino alle fanalerie high-tech della large-sport, dotata di 4 fari singoli. Uno dei vantaggi della struttura e dei i suoi processi produttivi e di assemblaggio è quella di consentire grandi possibilità di customizzazione. Sono allo studio varianti naked senza vetri, adatte ad un utilizzo turistico, e varianti indirizzate ad un utilizzo professionale e di delivery.

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