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Mercedes EQA vs GLA: le ho avute entrambe e voto elettrico

mercedes eqa

Alessandro, lettore di Piacenza ha avuto entrambe le versioni del più piccolo Suv Mercedes: il GLA 180 diesel e l’elettrica EQA 250. Avendo percorso circa 30mila km con ciascuna vota deciso per la versione alla spina. E ci spiega perchè

Mercedes EQA 250 di Alessandro in ricarica da una colonnina ultra fast della rete Ionity

Una permuta da sogno, meglio degli incentivi

Ecco la mia esperienza elettrica da proprietario di due versioni della stessa auto, il piccolo suv Mercedes, diesel ed EV: abituato a fare tanta strada in montagna, la trazione anteriore sembrava un plus.
Nel 2020, col mercato fermo e tanti sconti, compro una GLA 180d con cui viaggerò 35.000 km. Soddisfazione per l’auto e un po’ di pentimento per la motorizzazione diesel: poco a poco sale la voglia (misto timore) di passare all’elettrico… ma con una macchina con questa affidabilità che problema sarà mai il solo motore?
Nel 2021 esce la EQA: incentivi a 10.000 euro, ma permuta impossibile – tutto a prezzo di listino e la GLA vale poco. Arriva il 2022 e tutto si ribalta: niente incentivi, mercato dell’elettrico stagnante, scarsità di chip e usato alle stelle: permuto la mia GLA con una minor differenza di quanto chiesto l’anno precedente (!) e salgo su una EQA nello stesso allestimento. 

L’ansia svanisce, guidandola si impara

Passato un anno e 30.000 km: viaggiando in tutte le stagioni l’ansia perAutonomiaePrezzo del kWh si allenta, imparando a caricare solo SE serve e pianificando i tragitti al meglio, con la consapevolezza di quanta energia sia necessaria per spostarsi, ma anche per riscaldare e raffrescare; maturando una sensibilità che si travasa nel quotidiano, dal riscaldamento ad ogni tipo di consumo.  
Il peso maggiore della EQA si sente su strada, ma tutto invita ad una guida più rilassata: il radar e la frenata ‘intelligente’ (non intelligentissima) ti fanno toccare poco i freni, sempre in modalità “D-Auto”.
L’assenza delle ‘sgasate’ alle ripartenze e in manovra, la sensibilità dell’acceleratore al minimo tocco, rendono più civile il transito nei centri storici. 

Consumi e costi, ora so tenerli sotto controllo

Salendo in montagna, i consumi schizzano (60 kWh/100 km) – ma poi si scende, la macchina ricarica e alla fine i consumi tornano nella media: forse costa meno del diesel a salire, e delle pastiglie freno a scendere. 
Ecco come Alessandro ricarica in garage la sua Mercedes EQA 250
Il condizionamento programmabile e comandato da remoto, è impagabile: questa feature, cui siamo abituati con l’elettrico, se la sognano le auto termiche.
Infine i consumi medi: mix estivo 20 kWh/100 km; mix invernale 25 kWh/100 km.
Autostrada a 130 kmh – autonomia 250 km; città e extraurbano – autonomia 350 km.
Brevi tragitti invernali: tutta l’energia è per riscaldare l’abitacolo – consumi vertiginosi, ma concentrati nei primi 15 minuti di viaggio.
Ricariche: top Ionity – cercando bene, con abbonamenti da 10 €/mese il costo rimane ancora a 0,29 €/kWh.

Nessun pentimento, non mi spiego tanto scetticismo

Ringrazio un lettore, che con questa lettera (https://www.vaielettrico.it/ho-venduto-la-vw-id-3-e-preso-la-eqa-ecco-perche/) ha dato ottimi spunti di riflessione: invito chi pensa di cambiare auto a valutare la maturità del software di gestione del motore e dell’infotainment. Forse non comprerei la prima serie, ad esempio, della Smart #1…
Alla fine nessun pentimento, resto colpito dallo scetticismo diffuso e dalla disinformazione sulle EV. Invidio le architetture a 800v – la ricarica veloce è tutto, e Hyundai lo ha capito prima degli altri costruttori generalisti.
Grazie VaiElettrico per l’informazione che portate.

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