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Mercato libero o tutelato? Gli italiani: “Boh…”

Mercato libero o tutelato? Più di 15 milioni di italiani non sanno nemmeno dire in quale dei due regimi di tariffa operi il proprio fornitore di luce e gas.

Mercato libero o…? Idee confuse, soprattutto sul gas

È quanto emerge dall’indagine che Facile.it ha commissionato agli istituti mUp Researche Norstat. Cambiare fornitore di luce e gas è un’operazione molto semplice, ma va affrontata con attenzione. Conoscere le caratteristiche base della propria offerta, a partire dal mercato in cui opera la società da cui acquisti l’energia, è quindi fondamentale per scelte consapevoli”, spiega Mario Rasimelli, managing director utilities di Facile.it. “Una valutazione errata può portare all’aumento delle bollette anziché a un risparmio. Per evitare brutte sorprese, meglio analizzare attentamente le opzioni disponibili, magari con un consulente specializzato“. Dall’indagine emerge che gli italiani hanno le idee più confuse in materia di fornitura di gas. In quest’ambito il 34% ha dichiarato di non sapere se il proprio fornitore opera nel mercato libero o in quello tutelato. A livello territoriale, a conoscere meno la propria offerta sono i residenti al Sud, dove arrivi al 40%.

Con l’offerta giusta risparmi fino al 21% per la luce

La situazione migliora, di poco, nell’energia elettrica: un italiano su quattro non sa se la propria fornitura è nel mercato libero o nel regime di tutela.Su base territoriale, invece, emerge che sono soprattutto i residenti nel Nord Est ad avere le idee meno chiare (31%). Ma passare al mercato libero conviene? Secondo Facile.it, il passaggio dal mercato tutelato a quello libero può far risparmiare fino al 10,5% tra luce e gas. Considerando la migliore offerta a tariffa indicizzata, siamo al 2% nel gas e fino al 21% nell’energia elettrica. Le stime sono realizzate tenendo in considerazione l’andamento dei prezzi per i prossimi 12 mesi, secondo le previsioni di Acquirente Unico. “La fine del mercato tutelato è rinviata al 2024, ma il consiglio è di valutare sin da oggi il passaggio al mercato libero. Che, grazie al calo del prezzo dell’energia, offre ai consumatori prodotti a prezzo variabile con cui risparmiare fino al 10,5% rispetto al regime di tutela“, spiega Rasimelli.

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