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Mercato libero o tutelato? Gli italiani: “Boh…”

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Mercato libero o tutelato? Più di 15 milioni di italiani non sanno nemmeno dire in quale dei due regimi di tariffa operi il proprio fornitore di luce e gas.

mercato liberoMercato libero o…? Idee confuse, soprattutto sul gas

È quanto emerge dall’indagine che Facile.it ha commissionato agli istituti mUp Researche Norstat. Cambiare fornitore di luce e gas è un’operazione molto semplice, ma va affrontata con attenzione. Conoscere le caratteristiche base della propria offerta, a partire dal mercato in cui opera la società da cui acquisti l’energia, è quindi fondamentale per scelte consapevoli”, spiega Mario Rasimelli, managing director utilities di Facile.it. “Una valutazione errata può portare all’aumento delle bollette anziché a un risparmio. Per evitare brutte sorprese, meglio analizzare attentamente le opzioni disponibili, magari con un consulente specializzato“. Dall’indagine emerge che gli italiani hanno le idee più confuse in materia di fornitura di gas. In quest’ambito il 34% ha dichiarato di non sapere se il proprio fornitore opera nel mercato libero o in quello tutelato. A livello territoriale, a conoscere meno la propria offerta sono i residenti al Sud, dove arrivi al 40%.

mercato liberoCon l’offerta giusta risparmi fino al 21% per la luce

La situazione migliora, di poco, nell’energia elettrica: un italiano su quattro non sa se la propria fornitura è nel mercato libero o nel regime di tutela.Su base territoriale, invece, emerge che sono soprattutto i residenti nel Nord Est ad avere le idee meno chiare (31%). Ma passare al mercato libero conviene? Secondo Facile.it, il passaggio dal mercato tutelato a quello libero può far risparmiare fino al 10,5% tra luce e gas. Considerando la migliore offerta a tariffa indicizzata, siamo al 2% nel gas e fino al 21% nell’energia elettrica. Le stime sono realizzate tenendo in considerazione l’andamento dei prezzi per i prossimi 12 mesi, secondo le previsioni di Acquirente Unico. “La fine del mercato tutelato è rinviata al 2024, ma il consiglio è di valutare sin da oggi il passaggio al mercato libero. Che, grazie al calo del prezzo dell’energia, offre ai consumatori prodotti a prezzo variabile con cui risparmiare fino al 10,5% rispetto al regime di tutela“, spiega Rasimelli.

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72 COMMENTI

  1. @Mauro, aiutami a capire come procedere per trovare l’offerta migliore. Ad oggi, 1 febbraio 2023, per un consumo pari a quello della tua pompa di calore di 4340 kWh non riesco a trovare un’offerta inferiore a 1428€/anno. Ho utilizzato il portale delle offerte di ARERA. Tu come procederesti?

    • Purtroppo ora come ora bisogna tenerre duro. Contratti a prezzi fissi ne fanno e qualcosa a prezzi decenti si intravvede, ma siamo su livelli di costo ahimè ancora molto elevati rispetto al 2021. Il portale delle offerte è un’ottima base di partenza, cerca di inserire più accuratamente che puoi i tuoi dati di consumo dell’ultimo anno (dovresti trovarli nell’ultima bolletta), possibilmente divisi per fasce. Dopodiché fai una ricerca sul portale scegliendo tariffa monoraria ed annotati i nominativi di chi esce ed i nomi delle corrispondenti offerte. Considera che non tutte sono sottoscrivibili online (personalmente le evito) e che eventuali offerte placet convenienti spesso sono difficili da sottoscrivere (i fornitori fanno di tutto per non venderle, altra cosa su cui l’autorità dovrebbe lavorare). Dopodiché se hai un forte sbilanciamento dei consumi nella fascia notturna (F2 e F3, meglio se F3), ad esempio perché hai il fotovoltaico, perché sei fuori casa tutto il giorno o se hai l’auto elettrica e prevedi di caricarla la notte, allora rifai la ricerca inserendo tariffa per fasce, possibilmente inserendo i tuoi consumi reali e vedi cosa ti esce. Individuati i fornitori più convenienti (confronta anche le cifre che ti escono dal portale, per capire se con il tuo profilo è meglio una tariffa monoraria o bioraria/multioraria), vai sul loro sito, trova le offerte corrispondenti e guarda le schede di confrontabilità, in corrispondenza della riga più simile alla tua situazione (es: residente 3 kW con tot kWh consumati all’anno, oppure residente 6 kW con 6.000 kWh all’anno): non guardare la cifra assoluta (che è senza imposte), ma confrontarla con la stessa cifra presente nella stessa riga per quanto riguarda il mercato tutelato e l’offerta di uno degli altri fornitori che hai selezionato. Il portale delle offerte dovrebbe darti un’indicazione più precisa ritagliata sulle tue esigenze, tuttavia anche il confronto sulla scheda di confrontabilità può aiutare a farsi una buona idea sul confronto tra i diversi fornitori. A quel punto, scegli il fornitore che ti piace di più, anche in base a eventuali benefici extra che può darti (se ti interessano). Considera che il nuovo contratto, se firmi oggi ed entro circa il 20 febbraio circa, partirà il 1° aprile.
      Ora come ora i contratti economicamente più convenienti sono quelli a prezzo variabile (indicizzati sul PUN), però cosa succederà al PUN da qui al 1° aprile (e soprattutto nei successivi 12 mesi, dato che la maggior parte dei contratti fissa le condizioni per 12 mesi)? Scenderà ancora o tornerà a salire? Queste sono valutazioni che devi fare tu. Personalmente ho optato ancora per prezzo fisso ed ogni due mesi mi rifaccio il giro per vedere se il prezzo è sceso o salito… Purtroppo il periodo è difficile.

  2. Vi voglio raccontare una storia: ci fu un tempo in cui c’era un’offerta al Marco Polo Expert di Forlì (successivamente solo Marco Polo, attualmente Unieuro) sconto 20% e pagamento a 6 mesi. Acquistai TV al plasma, lettore DVD e ampli 6+1. Per accedere al finanziamento dovetti presentare busta paga e non mi ricordo cos’altro. Chiesi: “Ma se pago subito?”, niente, solo dopo 6 mesi. Mi informai sulla ragione di questo e l’allora direttore mi disse che la finanziaria a cui si erano appoggiati giocava sul fatto che una percentuale di acquirenti comprano sull’entusiasmo dello sconto ma dopo i 6 mesi si scordano di pagare nei termini oppure dopo i 6 mesi non si sono tenuti i soldi per saldare il debito. Trascorsi i 6 giorni dalla scadenza del pagamento (non si poteva pagare prima, solo entro 6 giorni dalla scadenza, forse 10) scattava la penale: niente più il 20% e il prezzo diventava finanziamento rateizzato ad un tasso da usura. Tutto regolare, tutto scritto nel contratto iniziale. Ci facemmo un appunto a lettere cubitali nel calendario per non scordarci.

    Morale: adesso siamo in un momento critico, è un prenderci in tutto, fino al 2021 le schede di confrontabilità ti dicevano che 3-4 offerte erano più convenienti del maggior tutela e di poco, tutte le altre a prezzo maggiore. A ragion del vero, quando impostavo il codice postale di Milano, le offerte più convenienti del maggior tutela erano un po’ di più.

  3. Bisogna vedere se il mercato libero è con prezzo bloccato o con riferimento al andamento del PUN , perché nella seconda ipotesi è a volte peggiore del mercato tutelato, detto questo, io sono passato al mercato libero nel momento che potevo avere il prezzo bloccato, quindi da moltissimo tempo, e sempre cercato come minimo 6 mesi prima della naturale scadenza, a volte pagando di più del mercato tutelato, a volte di meno, l’importante per me è avere un dato/spesa certa senza sorprese , l’ultimo contratto fatto risale a novembre 2021 perché avendo acquistato l’auto elettrica, cercavo se ci fossero delle agevolazioni, alla fine il mio operatore mi aveva detto che loro non applicavano agevolazioni per auto elettriche, ma che avevano un offerta con materia prima a 0,08€ kWh in pratica 0,02€ in meno di quello che pagavo prima, ho accettato, e così per altri 24mesi dormo tranquillo, poi c’è anche da tenere presente che le spese fisse incidono molto su piccoli volumi di consumo, lo noto io quando scendo sotto i 900kwh mi attesto intorno ai 0,18€/kWh e quando supero i 1200kwh mi attesto ai 0,14€/kWh non immagino che consuma molto meno.

  4. E’ solo una truffa ben organizzata con l’ovvio patrocinio dello stato che porta a casa miliardi tra accuse e IVA (tra l’altro siamo l’unico paese della via Lattea che considera imponibile anche le imposte).
    Comunque, mercato tutelato (vorrei capire contro cosa e da chi):
    Dicembre 2020 gennaio 2021 €. 122
    Dicembre 2021 gennaio 2022 €. 256
    Dicembre 2022 gennaio 2023 €. 492
    Alla faccia della tutela…
    Poi, visto che ci propinano una propaganda senza pietà fatti di dati, cifre, etc., Come mai nessuno si è degnato di informarci circa il maggiore introito dell’erario e delle compagnie? Povera Italia e sempre più poveri italiani…

  5. Consiglio di provare il comparatore di Altroconsumo che fa il lavoro seriamente inserendo i dati delle varie fasce orarie…vi da anche una valutazione del fornitore.Ritengo che acqua luce e gas sono beni fondamentali nella società moderna e dovrebbero essere gestiti dallo Stato…tant’è che, vista la situazione, bisogna cercare di sfruttare eventuali contratti favorevoli…è con esso che sono passato da 260 € a 80 € con un po’ di intuito e tanto fondoschiena!!

    • Fatto un paio di volte nell’ultimo anno. Contattate le società con condizioni migliori la risposta è stata “Sorry, con i prezzi che fluttuano così non siamo mica scemi a praticare veramente quelle condizioni”.

  6. Conviene il libero, almeno in questo ultimo anno. Confronto di due abitazioni in famiglia; Tutelato 111Kwh pagato 90€, Libero 152Kwh 70€ con adeguamento mensile.

    • Conviene il libero ora o conveniva allora? È perfettamente inutile dire che ora risparmio perchè ho il prezzo bloccato ad un anno o più fa. Il confronto si fa con quello che attualmente offre il mercato libero e quello tutelato e mediamente ora conviene il tutelato.

      • Sbagli, trattasi entrambi di contratti a prezzo variabile ed i costi riguardano le ultime bollette bimestrali disponibili. Il libero vince a mani basse, anche perchè adegua mese per mese, ed il Pun è in progressiva caduta da Agosto scorso, il tutelato? aspetta e spera l’adeguamento al ribasso.

      • Non è inutile dire che se adesso sto risparmiando perché ho bloccato il prezzo 1-2 anni fa allora è inutile parlare di risparmio col mercato libero. Significa che allora ho fatto la scelta giusta. E significa che oggi stesso potrei di nuovo farla, per oggi ma ancor di più per domani. Bisogna saper guardare oltre il proprio naso.

  7. … certo che dare peso alle affermazioni di facile.it, che col “mercato libero” ci fa i suoi affari, e’ come chiedere all’oste se il vino e’ buono! Parliamo del “mercato libero” che ha visto il congelamento dei contratti per intervento governativo? O quello su cui l’antitrust e’ intervenuta piu’ volte per sanzionare alla fine la quasi totalita’ dei principali produttori che avevano messo in atto varie pratiche truffaldine (diversi milioni di utenze coinvolte)? O quello i cui clienti col prezzo indicizzato nella prima parte del 2022 hanno pagato l’energia assai piu’ risp a quelli nel tutelato con la tariffa aggiornata trimestralmente (certam oggi e’ il contrario, ma direi che su base annua alla fine le offerte si equivalgono)? O quello che ogni giorno da svariati anni ti rompono con telefonate martellanti in cui ti annunciano l’imminente cessazione del tutelato, e di passare subito con loro se non vuoi rischiare di rimanere al buio? O quello da cui almeno fino a fine 2021 son scappate migliaia di persone rientrate poi nel tutelato, dopo aver subito la salassata?
    Certo, qui potranno fare i grossi quelli che hanno vinto la scommessa del prezzo fisso, fatta a fine 2021 – inizio 2022 e rivelatasi una bazza solo grazie all’intervento di “tutela” governativo, ma le scommesse si vincono cosi’ come si perdono … e’ solo gioco d’azzardo!

    • Primo: l’antitrust è intervenuta in buona parte a sproposito, ed infatti ha dovuto fare dietrofront: le attività truffaldine di cui parli erano normali scadenze di contratto, di cui il sottoscrittore è informato fin dall’inizio. Un conto sono le variazioni unilaterali (che sono state bloccate), un conto le scadenze di contratto. Secondo: gente rientrata nel tutelato nel 2021? Dei geni che hanno pagato l’energia alle stelle in estate 2022 mentre con il libero è stato ancora possibile pagare 0,13 €/kWh al netto delle spese fisse, contratto con validità 01/01/2022-31/12/2022 (quindi stiamo parlando proprio di questo periodo, non dei passato).

      I call center che ti tartassano non sono dei fornitori ma sono di agenzie esterne che spesso operano nel torbido. Un fenomeno indecente ma che non pregiudica la possibilità di stipulare contratti seri con fornitori seri, bisogna solo avere la buona volontà di informarsi e provarci.

    • Grazie Cipiace! Quale miglior risposta a Mauro e agli altri promotori del “mercato libero” se non questo servizio giornalistico che dimostra con i numeri quel che oramai penso da tempo, e snocciola dati eloquenti sulla presunta convenienza, anche oggi, di quella jungla di alligatori?!! Segnalo soprattutto l’ultima slide, sebbene riguardi il gas…

      Parlando piu’ in generale del caro elettricita’, e’ si vero che da il prezzo non poteva che aumentare in quest’ultimo anno a causa e della guerra e della crisi idrica che ha messo in grave difficolta’ il settore idroelettrico, ma si e’ andati ben oltre i reali costi attingendo surrettiziamente al portafoglio di tutti, proprio per finanziare la guerra in atto e le relative forniture di armi … Una tassa occulta si, sarebbe stato brutto dichiararlo a chiare lettere ai propri elettori, di destra o di sinistra…
      Vi ricordate il periodo in cui – mesi fa – ci ventilavano la soluzione di sganciare il prezzo della corrente da quello del gas? … ipotesi uscita dai radar, morta e sepolta!

      • Guarda, a me che tu voglia continuare a pagare di più col mercato tutelato mi frega veramente zero, mi dispiace solo che venga fatta disinformazione. Sarei proprio curioso di mettere a confronto le mie bollette degli ultimi 3 anni con le tue, fare due conti e poi farmi due grasse risate. Se poi vogliamo basarci su articoli/videoarticoli fatti ad arte per piegare la realtà sulla base della propria idea, beh, qui su VE ci siamo abituati.
        Poi chi ha un po’ di testa ed ha voglia di usarla fa le proprie considerazioni e le proprie scelte. Chi non vuole non le fa. Del resto c’è chi diceva poco tempo fa che l’elettricità superava 1 €/kWh a casa. Certo, considerando la tariffa più svantaggiosa del fornitore più svantaggioso che non voleva certo vendere la propria offerta Placet che è costretto ad avere in listino per forza… “ti piace vincere facile”, diceva una pubblicità di un po’ di tempo fa.

        • @Mauro: io seguo il mercato libero da ormai 10 anni, sono nel tutelato. I confronti facciamoli negli ultimi 10 anni. Fino a 3 anni fa (schede di confrontabilità corrette e affidabili) c’erano solo 3 o 4 fornitori con i quali si risparmiava il 3-4%, solo WEB, solo prelievo sul conto, a quei tempi potevano giocare principalmente sul risparmio delle fatture non pagate. E a quei tempi se ti scordavi di cambiare fornitore dopo i 24 mesi del contratto ti veniva appioppata una “nuova tariffa solo per lei” che ti svuotava le tasche (successo a diversi miei amici/conoscenti). E il cambio non è immediato ma ci vogliono dai 45 ai 60 giorni.
          Un ulteriore mio amico 3 anni fa, avendo 2 immobili si è accorto che in uno (era lo stesso fornitore, era con l’hacca davanti 😂) pagava quasi 0,4€/kWh quando io ne pagavo 0,22. Gli fecero un’offerta “proprio per lei” e si trovò a pagare una follia (rispetto a me) in tutti e due le forniture. E, dopo il cambio pagò in più per 2 mesi. Ebbe sfacciata fortuna che passò al libero, fisso, a 0,22€/kWh, fisso, io nel periodo pagavo almeno 2 centesimi in meno (gen-feb 2021, 0,19044€/kWh compreso di tutto).
          Però c’è stato il buttasù, oltre che l’aumento, lo stato ha tolto gli oneri di sistema, 0,041776€/kWh e attualmente (fino a marzo che gli scade il contratto) lui ne spende circa 0,18€/kWh e io boh, andrò per questo trimestre a 0,54€/kWh. Ma se faccio il confronto nei 10 anni…
          E chi segue la fornitura per mia sorella? Per mia suocera di 87 anni? Di mia cognata? Poi c’è anche l’abbonamento telefonico di casa? Le ricaricabili? La fornitura del Gas? L’assicurazione dell’auto, delle auto? L’assicurazione di casa?
          Beeeelllloooo il mercato libero…avere il tempo, la voglia e ricordarsi un paio di mesi prima delle varie scadenze…

          • Ognuno ha le proprie priorità. Io ho solo elettricità in casa, auto compresa, per cui per me l’energia elettrica è importante ed ogni 12 mesi rivedo il contratto, faccio una ricerca e scelgo quello migliore. Vero, per cambiare ci vogliono dai 45 ai 60 giorni, basta cambiare con 1-2 mesi d’anticipo rispetto alla scadenza del contratto ed il nuovo fornitore subentrerà immediatamente dopo a quello uscente. Però quando vedo che riscaldo e rinfresco casa con meno di 600€/anno (senza fotovoltaico), mi viene da dire che ne sia valsa la pena.
            Chi ha consumi ridotti probabilmente non è neppure necessario che si sbatta più di tanto: prende un indicizzato con sconto o spread fissi e subisce le altalene del mercato, che fino a prima di ottobre 2021 erano comunque abbastanza limitate. Oppure prende fissi che ritiene ragionevoli ed a lunga scadenza (NeN fino a poco tempo fa faceva contratti da 36 mesi…). Non serve in quel caso diventare matti, sono almeno 15 anni che sono sul mercato libero e solo negli ultimi 4, da quando sono passato alla pompa di calore in casa, mi tengo aggiornato costantemente sui contratti.

            Poi, se vogliamo stare a discutere che la vita oggi giorno è difficile, allora mettiamoci dentro anche le banche, le carte di credito, i mutui, l’abbonamento in palestra, i servizi di streaming, i servizi cloud, ecc. ecc. ma mi pare si vada un tantino fuori tema.

        • Mauro, io (come il 33% delle famiglie italiane) ho pagato in media negli ultimi 3 anni 17,94c/kWh per la materia energia (gennaio 2020 – dicembre 2022). Tu? Meglio sarebbe sapere quanto hanno pagato mediamente negli ultimi 3 anni il resto delle famiglie italiane passate nel libero? Non lo so, ma ce ne possiamo fare un idea dal video che citi, come dici tu “fatto ad arte per piegare la realta’” all’idea che mi sarei fatto io. Peccato che quel video e’ realizzanto non da me ma da un’importante testata giornalistica, e cita dati (non opinioni), dati ARERA (che e’ un ente regolatore terzo, mica il privato interessato come facile.it, ad esempio…).
          Ribadisco, tu ti trastulli dimenticando che hai avuto solo la fortuna di trovarti in una bolla creata dal governo per salvare te e molti altri dalle normali dinamiche del cd pseudo “mercato libero”. E continui altresi’ a farti suggestionare dalle offerte del qui ed ora, invece che considerare le medie sul lungo periodo.

          • Il video in questo momento non funziona, quindi non posso neppure fare un’analisi puntuale, so che di articoli di questo tipo ne ho letti parecchi, compresi quelli in cui confrontano il prezzo dell’energia del mercato tutelato al momento x (che corrisponde al prezzo fissato fino a x-3 mesi prima) con quello del libero allo stesso momento x, essendo x un momento di crescita del PUN… e grazie al c… che in quel momento sarebbe stato meglio stare sul tutelato, peccato che magari nel frattempo per i due mesi precedenti ci hai perso perché il PUN era più basso e che al prossimo trimestre anche il tuo tutelato si alzi, tipicamente anche di più per recuperare le perdite dei mesi precedenti. Per questo parlo di servizi “fatti ad arte”. Come un articolo su DDay (testata che comunque vanta contenuti di qualità) fatto mi sembra ad inizio dicembre o fine novembre, proprio in un periodo del genere.

            Poi, ragionare in termini di media del pollo non ha senso, per cui di quanto hanno pagato mediamente negli ultimi 3 anni le famiglie italiane passate al libero a me non importa nulla, perché l’italiano medio è quello che non guarda neppure le bollette quando arrivano e che si fa infinocchiare dalla telefonata del call center di turno che gli rifila una marea di baggianate (purtroppo un fenomeno grave che andrebbe stroncato). Io mi ritengo un consumatore attento ed informato su queste cose ed esercito la facoltà di scelta che il mercato libero mi garantisce.
            Mi parli di 17,94 centesimi di €/kWh per la componente energia, quindi escluse le imposte. Ma al netto o al lordo delle perdite di rete? E con tutti gli altri costi qual è il prezzo FINITO del tuo kWh, volendo anche includere i costi fissi (per cui è più semplice fare i calcoli)?
            Ora poi, vediamo: quanto è stato questo tuo prezzo nel solo anno 2022?

            Io non sto in alcuna bolla: ho subito una rimodulazione a settembre 2021 (quando il governo era ancora lungi dall’intervenire) e sai che ho fatto? Sono passato ad altro fornitore, sempre del mercato libero, che mi ha consentito nel periodo 01/01/2022-31/12/2022 di pagare l’energia elettrica tra 0,14 e 0,17 €/kWh, prezzo FINITO ed INCLUSI i costi fissi, senza neppure provarci ad applicare una variazione unilaterale (per cui l’intervento del governo, piuttosto tardivo, non è stato necessario). Tornando alla domanda precedente: tu quanto l’hai pagato il kWh nel 2022, prezzo finito?

            Io non dico che il mercato libero sia il paradiso, dico solo che, mettendoci un po’ di impegno e buona volontà, sul mercato libero si possono trovare tariffe vantaggiose. Invece che piangersi addosso restando immobili sul tutelato, sparlando del libero senza neppure essersi informati e sperando che il risparmio ti cada sulla testa da solo, altrimenti “piove, governo ladro”.

          • Allora caro Mauro, mi hai chiesto il dato medio degli ultimi 3 anni, te l’ho dato al netto perche’ per primo tu, in un tuo intervento precedente, citavi valori netti (ti ricordo che puoi anche cercartelo sul sito ARERA, netto o lordo, come ti aggrada, https://www.arera.it/it/dati/condec.htm https://www.arera.it/allegati/dati_documenti/prezzi/elettricita-domestici.xls) ma ora non ti va piu’ bene…e non vuoi darmi il tuo (lo sai solo tu, quello)…
            Ora, vista la malaparata ripieghi a chiedermi il dato del solo 2022 … e per forza, li sai che avresti gioco facile col tuo fisso calmierato da Draghi (e ci credo che nn han provato a variare le condizioni, non lo potevano piu’ fare!). Anche se in effetti indichi non un valore fisso ma un range, indizio invece di una tariffa indicizzata … evenienza pero’impossibile su quei valori nel 2022, visto che nel piu’ favorevole mese dell’anno il PUN si e’ attestato su valori assai piu’ alti!!
            Saluti cari

            ps: il video e’ sempre li e ora funziona. Ritenta, sarai piu’ fortunato!
            pps: noto che in altri commenti qui iniziano ad emergere racconti delle “scottate” di alcuni utenti proprio col tuo “mercato libero”, vedansi ad es le simpatiche esperienze di Daniele CL

          • Dove avrei parlato di prezzi netti della componente energia? Quando parlo dell’offerta NeN attuale? Grazie al cavolo, trattandosi di offerta sottoscrivibile OGGI, di cui non posso avere bollette per sapere qual è il prezzo finito medio!!
            Vogliamo metterla sul piano del costo medio a kWh netto della componente energia che ho pagato negli ultimi 3 anni? Se sei contento tu, eccoteli (sono chiaramente €/kWh):
            0,0430 – Illumia – marzo 2019-giugno 2020
            0,02795 – Enne Energia – luglio 2020-giugno 2021
            0,0355 – GESAM Gas & Luce – luglio 2021-dicembre 2021
            0,066214 – Sinergas – gennaio 2022-dicembre 2022

            Un ordine di grandezza inferiori al tuo 0,1794 €/kWh. Vogliamo dunque ancora parlarne?

            Quando ho citato il prezzo medio finito, ho parlato di range 0,14-0,17 perché, come sapresti benissimo se ti facessi qualche conto, se includi i costi fissi questi si spalmano diversamente sui kWh in base a quanto consumi durante mese, per cui il prezzo medio costi fissi inclusi non può essere uguale tutti i mesi, a meno che tu non abbia sempre costantemente consumi altissimi (e quindi le differenze si perdono oltre la seconda cifra decimale).

          • Bah Mauro…qualcosa non torna sui tuoi numeri, due mattine fa mi rispondevi di aver pagato 13c netti nel 2022, ora scrivi di averne pagati invece meno di 7c nello stesso periodo (lordi tra 14 e 17), poi in altri interventi asserisci di spendere 600e x 6MWh, ovvero 10c… Stiamo sempre parlando dello stesso contratto nel “libero mercato Draghi” eh, che nel 2022 ha certamente consentito ai fortunati del fisso di risparmiare risp al tutelato, ma le tue affermazioni comunque non collimano tra loro…

          • Io ho parlato di 0,13 €/kWh medio, prezzo FINITO ed esclusi costi fissi (che avrei comunque) nell’arco degli ultimi 3 anni, 0,15 €/kWh se vogliamo includere i costi fissi.
            0,14-0,17 €/kWh è il range di costo FINITO, inclusi costi fissi, che ho sostenuto nel solo anno 2022 (ossia: in ogni bimestre del 2022 il prezzo pagato COSTI FISSI INCLUSI oscillava tra quel minimo e quel massimo). Se vogliamo parlare di prezzo medio 2022 FINITO ESCLUSI i costi fissi, siamo ancora a 0,13 €/kWh. In ogni caso, non ho mai parlato di prezzi netti della componente energia, se non nell’ultima tabella riportata sopra perché l’hai voluta tu.
            600 € per 6 MWh non so dove li hai presi, stai facendo un collage di dati presi qua e là. Quello che probabilmente ho scritto è che con questi contratti ho speso meno di 600 € all’anno (precisamente 563,22) per scaldare e raffrescare casa con una pompa di calore che mi ha consumato mediamente 4.340 kWh/anno, che sono esattamente quei 0,13 €/kWh medi ESCLUSI COSTI FISSI di cui parlavo. I 6 MWh semmai è la riga della scheda di confrontabilità che prendo in considerazione per fare le mie valutazioni, perché chiaramente i miei consumi annuali non sono dati dalla sola pompa di calore e quindi sono maggiori di 4.340 kWh/anno.

            Basterebbe leggere quello che uno scrive e non quello che si vorrebbe leggere per voler avere ragione a tutti i costi.

          • @Mauro: leggo solo ora.
            i costi fissi dipendono dal contratto e per certi del “libero” sono molto più alti di quelli del “tutelato”. Ricordo a suo tempo (una decina di anni fa??) il mio amico che lavorava all’ENEL, gli proposero un contratto per dipendenti a condizioni vantaggiose, il prezzo dell’energia era in effetti molto meno del tutelato, però a conti finiti, il risultato era che avrebbe speso 80€ in più all’anno. Sai quante volte mi divertivo a intrattenere quelli che mi telefonavano e mi proponevano un contratto col prezzo dell’energia anche del 50% minore rispetto al tutelato? E io che aprivo la loro scheda di confrontabilità col loro prezzo per i miei 2700kWh maggiore del “tutelato” e ne chiedevo la ragione e pur passandomi anche un loro superiore mai ne ho avuto la risposta?
            Come hai fatto a estrapolare 563,22€ per la sola pompa di calore? Hai un contatore e una bolletta a parte? (a parte che con un buon contratto “de culibus non disputandum est” anche il mio amico fino a marzo spende 0,18€/kWh al lordo)
            I conti noi utenti li dobbiamo fare sul lordo.
            Tu scrivi
            ” 0,0430 – Illumia – marzo 2019-giugno 2020 ”
            e cosa vuol dire?
            io col maggior tutela mi trovo per il aprile-maggio-giugno 2020
            F1 0,040580 €/kWh
            F23 0,037130 €/kWh
            però il lordo bolletta era 0,17222 €/kWh
            a quei tempi avevamo gli oneri di sistema (per tutti tutti tutti) a 0,041817 €/kWh, più del costo dell’energia.
            Del solo costo energia ce ne facciamo poco, nel luglio 2020 tu avevi 0,02795€/kWh? Ma il tuo costo del kWh, nette, escluso le spese fisse erano già 0,02795+0,041817(oneri di sistema) … e l’IVA?
            e prima del 2020 avevamo pure gli scaglioni di consumo…

          • @Daniele CL: ho forse mai scritto che i costi fissi sono uguali per tutti i contratti sul mercato libero? Non mi sembra. Detto questo, a parte qualche rarissima eccezione, non ho visto contratti con costi fissi così alti da influenzare significativamente la mia bolletta, avendo io casa 100% elettrica e consumi alti. In ogni caso, la scheda di confrontabilità tiene conto anche dei costi fissi, infatti io vado sempre dicendo che la chiave per confrontare offerte diverse tra loro è proprio la scheda di confrontabilità, pur con tutti i suoi limiti quando si parla di contratti a prezzi variabili (primo fra tutti quello a maggior tutela).
            Il 563,22€ è dato dal consumo cumulativo della pompa di calore (mi sono fatto installare un contatore in casa dedicato solo ad essa), diviso per i mesi del periodo di osservazione e moltiplicato per 12 (per avere il costo annuale), infine moltiplicato per il costo medio a kWh (0,13) calcolato sul medesimo intervallo di osservazione escludendo i costi fissi (che avrei a prescindere, anche se non usassi l’elettricità).
            “Tu scrivi […] e cosa vuol dire?”. Niente, non vuol dire niente. È yoshke che ha insistito a parlare di “prezzo netto della componente energia”. Io ho ripetuto allo sfinimento che i confronti si fanno sul prezzo finito. Ma dato che lui si vantava dei suoi 0,17 medi “del prezzo netto della componente energia” che ha pagato negli ultimi 3 anni, allora io gli ho riportato i miei.
            Io ho sempre parlato di prezzi medi sul kWh finito, eventualmente costi fissi inclusi o esclusi. Sono il primo a dire che i prezzi medi della componente energia non servono a nulla (se usati per fare dei ragionamenti a posteriori) o servono poco (se usati per fare dei ragionamenti sulle offerte commerciali presenti).
            Se proprio vuoi saperlo, nel periodo luglio-agosto 2020 il costo medio al kWh FINITO per me è stato di 0,16 (inclusi i costi fissi) o 0,13 (esclusi costi fissi).

          • @Mauro: scrivere commenti non è facile e ci si ingarbuglia facilmente in fraintendimenti. Ti avevo chiesto come avevi ricavato i 563€ per la pompa di calore perchè dal tuo scritto:
            “…ho speso meno di 600 € all’anno (precisamente 563,22) per scaldare e raffrescare casa con una pompa di calore che mi ha consumato mediamente 4.340 kWh/anno, che sono esattamente quei 0,13 €/kWh medi ESCLUSI COSTI FISSI di cui parlavo…”
            si intuiva che il costo di 0,13€/kWh l’avessi ricavato da 563,22/4340 = 0,1298. Per forza che “…che sono esattamente quei 0,13 €/kWh medi ESCLUSI COSTI FISSI…” sono i 563,22€ che sono dati dal prodotto …
            Bah, il discorso è che nel libero ci si può risparmiare ma…proprio perchè i fornitori lucrano su quelli che, ignari, si fanno fregare. Se tutti fossimo così scaltri da sceglierre la fornitura più conveniente nel libero mercato, sono convinto che alla fine ci rimetteremmo tutti rispetto al maggior tutela.
            Tanto per gradire, una scheda di confrontabilità del tuo contratto ILLUMIA del 2020 non l’ho trovata, tu ce l’avrai di sicuro essendo parte dei documenti contrattuali. Ho trovato quella del 2021 è
            https://www.illumia.it/wp-content/uploads/2021/06/CE-ILLUMIA-SICURINSIEME-LUCE.pdf
            quella Placet è ben peggio ma anche questa denuncia che l’offerta ILLUMIA era peggio del Maggior Tutela. Cosa sarà cambiato per illumia dal 2020 al 2021?
            Ti auguro di continuare a trovare le offerte migliori senza sbagliarti e/o scordarti di cambiarle al momento opportuno. A mia esperienza sono più quelli che per ignoranza, ingenuità, approssimazione, son nel libero mercato rispetto a quelli del maggior tutela. Questo a mio avviso.

          • Correggo:
            A mia esperienza sono più quelli che per ignoranza, ingenuità, approssimazione, son nel libero mercato E SPENDONO DI PIU’ rispetto a quelli del maggior tutela. Questo a mio avviso.

          • Daniele CL non e’ a tua esperienza che nel libero son piu’ quelli a perderci che quelli a guadagnarci, sono i dati ARERA a dircelo (vedi video di Sky linkato in precedenza nella discussione)! E ci perdono pure molto! Si certo, qui abbiamo il ns Mauro a dirci che lui ci ha guadagnato (cambiando 23 volte gestore, 2 mesi prima di ogni scadenza, ringraziando il governo che ha sospeso le modifiche contrattuali…), ma queste aziende fondano i loro profitti soprattutto a danno di tutti gli altri clienti che non riescono a star costantemente dietro a ‘ste cose… Il mercato tutelato tutela (o dovrebbe tutelate) l’utenza nella sua interezza, il mercato libero tutela … i suoi azionisti!
            A quando un’offerta nel libero che segua il PUN MENO uno spread %? O quantomeno MENO una % risp. al tutelato?
            Ovviamente … mai accadra!

  8. Il mercato libero costringe tutti a trasformarsi in trader di prodotti energetici, una follia. Ma la cosa bella è questa: con decreto del governo Draghi (confermato dal governo Meloni) i contratti del mercato libero sono tutelati fino alla prossima primavera, mentre i prezzi del mercato tutelato sono liberi di fluttuare secondi il mercato. Chapeau !

    • I contratti dei mercato libero non sono “tutelati”, hanno semplicemente bloccato le variazioni unilaterali, che secondo me dovrebbero essere vietate per legge… Ma nessuno impone alle imprese del mercato libero di stabilire prezzi e durate dei contratti.

      • “hanno semplicemente bloccato….”…. non ho detto niente di diverso: sono entrati a gamba tesa in un mercato definito “libero” e lo hanno dovuto fare con un decreto legge perchè la legge, appunto, prevede che si possa agire unilateralmente. Sono andati a tutelare un mercato che definivano libero.

        • Libero non significa completamente deregolamentato. La possibilità di fare variazioni unilaterali solo da parte del fornitore e non da parte del cliente è di fatto una clausola vessatoria, per cui non ci vedo nulla di strano che siano intervenuti, anzi direi (mia personale opinione) che dovrebbero vietarlo per legge. Un contratto prevede un impegno tra le parti, con una durata. Se mi dici che il prezzo è fisso per quella durata, fisso dev’essere, salvo in condizioni veramente eccezionali (autorizzate da un giudice). Ciò non toglie il fatto che il fornitore può decidere liberamente prezzo, durata, servizi accessori o quant’altro.

          • Assolutamente no. Se fosse una clausola vessatoria sarebbe illegale e non ci sarebbe stato bisogno del decreto legge. Occhio che dopo primavera la carrozza ritorna ad essere una zucca.

          • Le clausole vessatorie non sono vietate per legge, ma devono essere esplicitamente accettate dalla controparte.
            Non so cosa intendi per carrozza/zucca: esistono i contratti a prezzo fisso, tipicamente per 12 mesi. Ora come ora puoi stipulare contratti a prezzi fissi già più convenienti del tutelato e stare tranquillo per 12 mesi, se ti va bene il prezzo attuale. Sennò puoi cambiare quando vuoi.

      • @Mauro. qui sono d’accordissimo, le variazioni unilaterali dovrebbero essere vietate per legge (con qualche eccezione certo, ma eccezioni limitate).

  9. il sistema attuale non permette difare confronti troppe variabili sulla bolletta .
    si dovrebbe esporre il prezzo finale tasse comprese come per qualsiasi prodotto cosi il semplice utente potrebbe capire veramente , pero non si vuol fare capire senno addio stautili.

  10. Il mercato tutelato aggiorna in ritardo di circa 2-3 mesi i prezzi rispetto al mercato libero con prezzo indicizzato. In tempi di prezzi in crescita conviene, ma in tempi di prezzi in calo meglio un’offerta a prezzo indicizzato. Ad oggi la situazione peggiore è il mercato libero a prezzo bloccato perché basato sui massimi di agosto 2022.
    Perciò la risposta a questa domanda è dipende dal contratto che si ha e dalla situazione del momento dei prezzi.
    In questo momento io ho scelto il prezzo indicizzato con indice di riferimento per il gas il PSV e sto risparmiando molto. Non è detto che sarà conveniente a lungo però tutto può cambiare e bisogna farsi trovare preparati. In questo però purtroppo l’italiano medio è troppo ignorante (nel senso del poco istruito, nulla di offensivo, ma mi pare che il sondaggio lo dimostri)

    • I contratti a prezzo fisso di oggi NON si basano sui prezzi di agosto, ma perché si deve parlare senza sapere? I contratti a prezzo fisso sono quasi spariti nei mesi scorsi, ora cominciano a comparirne diversi ed a prezzi costantemente in calo, vengono aggiornati circa ogni 15 giorni e si basano sul costo ATTUALE dell’energia. Poi è chiaro che il costo puntuale è più alto rispetto all’indicizzato di oggi, perché in un mercato fluttuante è sempre così per qualunque cosa che possa essere a tasso fisso o variabile (vedi i mutui ad esempio). Il contratto a prezzo fisso deve infatti assorbire il rischio degli aumenti, che ad oggi è ancora alto. Comunque con NeN siamo a 0,29 €/kWh fisso per 12 mesi, ben sotto i livelli di agosto.

      • Purtroppo NeN (Yada Energia S.R.L.) non pubblica la scheda di confrontabilità. Solo quella dell’offerta placet che per 2700kWh risultano più costose del maggior tutela di +1.444,62€ per la fissa e +591,79€ quella variabile.
        Per l’offerta a 0,29€/kWh ne pubblicano una Fac Simile
        https://nen.it/content/dam/yada/document/doc-faq/fac-simile/Schede%20di%20Confrontabilit%C3%A0_Luce_FacSimile.pdf
        che escluse le tasse farebbe circa 0,38€/kWh, presumibilmente un po’ più di 0,42€/kWh compreso tasse.
        Se il Gas TTF e di conseguenza il GME
        https://www.mercatoelettrico.org/it/
        che oggi (domani) è a circa 180€/MWh, chi ha un libero del genere dovrebbe cominciare a muoversi in modo da tornare nel tutela il prossimo trimestre. Che fatica, invidio te (e mia figlia) che almeno avete solo elettrico (a mia figlia gliel’ho fatto io).

        • NeN la scheda di confrontabilità definitiva te la mette a disposizione dopo che hai fatto un preventivo, magari aggiungendo il codice promo che trovi facilmente anche dal portale delle Offerte. Per l’offerta Offerta NeN Special 48 sulla mia fascia di consumi (6.000 kWh) siamo a -808,35€/anno rispetto al mercato libero (con le valutazioni attuali) e saranno ancora di più se, com’è molto probabile, il prezzo tornerà a salire quando ricominceranno a riempire gli stoccaggi di gas in vista del prossimo inverno.
          Se invece il PUN dovesse continuare a scendere rendendo l’offerta non più conveniente, si cambia: non ci sono vincoli di alcun tipo nel passare da un fornitore all’altro.

  11. beh basta legger qualche sito serio e vedere qualche offerta.

    chi passa oggi ad un mercato di tutela paga uno sproposito, pertanto conviene e prendere mercato libero sperando che gas ed elettricità non salgano nell’immediato medio termine.
    chi ha un mercato di tutela vecchio, (magari come me aggiornato a settembre 2022 ma su comunicazione di maggio- giugno) paga una tariffa decisamente più conveniente tant’è vero che circa il 70% di coloro che oggi sono a maggior tutela pagano meno di quelli a mercato libero.

    vedremo ora con gas a 50€ mwh dove andremo..
    ormai fare un nuovo contratto fornitura luce è diventato un gioco d’azzardo.. tutela se pensi che il prezzo salirà considerevolmente (costa un po di più ma non avrai sorprese nell’immediato futuro) , mercato libero se credi resterà costante o in discesa.

    • Sarei molto curioso di sapere la tua tariffa conveniente… non mi risulta che il mercato tutelato offra condizioni diverse a seconda di quando si è stipulato il contratto.
      I miei conoscenti (che sono da sempre nel mercato tutelato) hanno pagato circa il doppio di un buon contratto a mercato libero negli ultimi mesi… da settembre in poi.
      E guardando il sito di Arera e il PUN anche a gennaio la differenza è notevole.
      Condivido che è un po’ una scommessa (se dovesse salire improvvisamente il mercato tutelato ritarda l’aumento), ma vista la tendenza globale non avrei dubbi… almeno in questi mesi 😉

      • 0.21€kwh.
        devo mandarle la bolletta?

        il pun “oggi” è a 187€ mwh ma è stato ben più alto nei mesi scorsi (211,50 ottobre, 224 novembre e 294.91 dicembre) tralasciando estate scorsa del quale non mi ponevo il problema (in quel frangente pagavo ancora 0,09 € kwh a fronte degli 0,40 e rotti “presumo” del mercato libero) al pun aggiungi spread (medio 0,03 € kwh).

        Certo concordo con lei, sto acquistando una seconda casa e le nuove tariffe a prezzo fisso sono di ben altra entitàin futuro dovrò passare al marcato libero (li ci stanno spingendo)..

        • @lorenzo: mi sembra ci sia un po’ di confusione tra Tutela e Libero. Io col tutelato nell’estate scorsa ho speso (compreso tutto tranne RAI) mag-giu 2022 0,45879€/kWh, lug-ago 2022 0,42218€/kWh. Mi sa che lei è già nel Libero a prezzo variabile, ma nel libero.

    • Il mercato tutelato (“a maggior Tutela” secondo la definizione ARERA) prevede che il costo sia stabilito centralmente con cadenza trimestrale, pertanto è ininfluente la data di stipula dello stesso, almeno per la quota energia. Sicuro di avere correttamente interpretato la sua bolletta?

      • a me fanno tariffa una volta anno. e come detto pago 0.21€ kwh.

        Mandano nuova tariffa a giugno ed entra in vigore a novembre per i successivi 12 mesi.
        non ci sono variazioni trimestrali.
        un contratto vecchio dove non esisteva ancora il mercato libero.
        lo chiami come preferisce

        • Ci deve essere scritto per esteso in bolletta, in alto come sottotitolo al fornitore che generalmente è Servizio Elettrico Nazionale
          “Servizio di Maggior Tutela”
          al contrario per le bollette del mercato libero
          “Mercato libero dell’energia”

    • Assolutamente NO. Informati meglio… è da diversi mesi che il “tutelato” è più caro del mercato libero.
      Tra l’altro… è uscito un video proprio oggi… coincidenze?!? 😂

    • In questo momento proprio no. I prezzi della materia energia sono in calo netto e un’offerta indicizzata permette di risparmiare immediatamente. Il mercato tutelato invece aggiornerà i prezzi quando l’inverno sarà praticamente finito e a quel punto sarà tardi

  12. Personalmente ho fatto una scelta diversa uso principalmente il MERCATO PERSONALE.

    Ne sono veramente felice. Il prox step sarà una BEV per completare il passaggio a questo nuovo mercato

      • Si FV. Mi sembra il mercato più promettente.

        Inoltre se arriva finalmente il decreto per le comunità energetiche vedo se altri condomini ci stanno.

        Spero che come in Germania anche in Italia ne costituiremo centinaia.
        Non é la soluzione a tutto ma l’Italia ha bisogno di energia ed é importante che chi può, per spazio, disponibilità, ecc faccia la sua parte non solo col proprio impianto ma anche condividendo l’eccesso produttivo.

        E non richiamandomi ad uno spirito patriottico ma ad un ragionamento logico in cui si ottiene un win win chi lo installa ci guadagna (come autoconsumo e come cessione), si abbassano le emissioni e si fornisce energia a costi accessibile anche a chi non può avere un proprio impianto.

        Mia opinione

  13. “alla fine ora è il mercato delle vacche dove una marea di aziende private fanno profitti”

    nulla da aggiungere. 👍

    • secondo me si chiama “libero mercato”.

      può piacere, può non piacere,
      ma noi italiani bisogna cercare di essere un minimo obiettivi,
      sono 25 anni che ci viene predicata la bontà del libero mercato, della libertà di impresa, e che l’economia socialista è una schifezza, anzi il male assoluto
      ed è sostanzialmente 25 anni che noi italiani si vota chi sostiene questo, il che accade per lo più trasversalmente.

      ora, ecco, questo è (anche) il libero mercato,
      un sistema in cui devi sbatterti per migliorare la tua posizione.

      non sono contrario, sono come sempre stupito dall’ignoranza politica dell’italiano medio (quale che sia la sua preferenza alle urne)

      per farla semplice: se manco sa che tariffa ha…hai voglia a proporre cambiamenti!

      • Personalmente nazionalizzerei:

        – energia elettrica;
        – idrocarburi;
        – banche;
        – sanità;
        – scuole.

        In quanto a mio avviso far fare i soldi ai privati sui servizi indispensabili è sbagliato, il resto può restare privato.

      • Quello che però non dovrebbe esistere è il CARTELLO tra le varie compagnie energetiche, che si alllineano tutte verso un prezzo più alto di quello che verrebbe proposto nel vero LIBERO MERCATO. La stessa cosa dovrebbe essere raggiunta nella BORSA DEL MERCATO ELETTRICO, che spesso sconta aumenti ingiustificati solo in base al costo della risorsa più cara in quel momento.

  14. Attualmente il prezzo indicizzato è più conveniente ma bisogna stare molto attenti alle cosiddette spese accessorie fisse che i fornitori gonfiano ad hoc azzerando di fatto la convenienza in bolletta.

  15. Io sono con Enel “tutelato” ma pago 0,43-0,44 eur al kw.
    Quindi boh non so, molti conoscenti saltano da un contratto all’altro mediamente ogni anno o due, ma io non ho il tempo di seguire la questione, e pertanto pago caro e salato.

    Ricordo negli anni successivi alla fine della guerra, quando le molte aziende che fornivano elettricità furono unite che qualcuno disse che lo scopo era fare arrivare l’elettricità al miglior prezzo possibile, magari gratuita, in ogni casa (forse il contesto del proclama era legato alla Società Idroelettrica Piemonte) ed alla fine ora è il mercato delle vacche dove una marea di aziende private fanno profitti.

    • 10 minuti ogni qualche mese, proprio non riesci a trovarli?
      Non ci vuole molto a vedere se qualche altro gestore ha una tariffa più bassa e nel caso cambiare fornitore.

      • Riposto:
        E chi segue la fornitura per mia sorella? Per mia suocera di 87 anni? Di mia cognata? E l’abbonamento telefonico di casa? Le ricaricabili? La fornitura del Gas? L’assicurazione dell’auto, delle auto? L’assicurazione di casa?
        Nel 2013 provai a cambiar fornitore, uno dei 3-4 più convenienti del tutela. Era E…-light, mi arrivò a casa il papiro non di quella offerta, di una che aveva la scheda di confrontabilità che certificava il costo maggiore del maggior tutela. Risultato, spesi pure 4,5€ per la raccomandata di disdetta.

    • La produzione di energia elettrica venne nazionalizzata, cioè quasi tutti i produttori di energia elettrica privati vennero obbligati a cedere l’attività alla neonata ENEL, nel 1962, 17 anni dopo la fine della II guerra mondiale.

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