Meloni contro gli Agnelli-Elkann: la premier attacca duramente la famiglia che ha ceduto la maggioranza della Fiat, contribuendo alla nascita di Stellantis.
Meloni contro gli Agnelli: “Hanno trasferito all’estero sede legale e fiscale”
La reazione della premier è arrivata dopo una serie di articoli pubblicati da Repubblica, quotidiano di proprietà della famiglia Agnelli-Elkann. Ed è stata durissima: “Ho letto una prima pagina di Repubblica che diceva ‘L’Italia è in vendita’. Ora francamente che quest’accusa mi arrivi dal giornale di proprietà di quelli che hanno preso la Fiat e ceduto ai francesi. Hanno trasferito all’estero sede legale e sede fiscale e hanno messo in vendita i siti delle nostre storiche aziende italiane. Non so se il titolo fosse un’autobiografia, però le lezioni di tutela dell’italianità da questi pulpiti anche no”. L’affondo della presidente del Consiglio è arrivato in risposta a una domanda sulle privatizzazioni nel corso dell’intervista a Quarta Repubblica, in onda su Retequattro.
Anche Calenda all’attacco: “Con Stellantis ci prendono in giro”
L’affondo della Meloni arriva mentre è in corso una serie di contatti tra il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, e il gruppo Stellantis, per verificare la possibilità di nuovi investimenti in Italia. E John Elkann, lo ricordiamo, è tuttora presidente di Stellantis, anche se le deleghe operative sono in mano all’amministratore delegato Carlos Tavares.
Giorgia Meloni non è l’unica esponente politica ad avere aperto le ostilità contro gli Agnelli-Elkann. Negli ultimi giorni anche il leader di Azione (ed ex dirigente della Ferrari) Carlo Calenda ha usto toni molto duri: “La linea di Elkann su Stellantis è piuttosto chiara: prima rilascia assicurazioni su posti di lavoro e produzione e poi chiede incentivi pubblici per restare. Ho chiesto che sia convocato dalla commissione attività produttive del Senato perché risponda di questa presa in giro“.