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Marzo elettrico 2022: no incentivi, no vendite

SI SALVA SOLO TESLA / In marzo Model Y al primo posto, Model 3 al 4° posto

Marzo elettrico 2022: senza incentivi, più volte promessi e ora in arrivo, le vendite crollano a 4.511 immatricolazioni. Quota di mercato del 3,7%. 

Marzo elettrico 2022: si salva solo la Tesla Model Y

La top ten delle vendite di elettriche in marzo e nel primo trimestre 2022. Fonte tabella: Unrae.it.

Dal disastro si salvano solo le due Tesla, destinate a un pubblico che compra anche senza il bonus. Risultato: Elon Musk piazza due auto al primo e al quarto posto, con il Model Y a sopravanzare anche due piccole di successo come la Dacia Spring e la Fiat 500e. Quest’ultima mantiene comunque la testa nel primo trimestre 2022, anche se con un totale di consegne davvero misero, appena 1.552 Al quarto posto si piazza il Model 3,

La Fiat 500e scivola al terzo posto.

portando il totale delle vendite Tesla in marzo a quota 1.056, in pratica un quarto del mercato. Completano la top ten Smart ForTwo, MiniPeugeot e-208, Renault Zoe, Hyundai Kona e Volkswagen ID.3. Ma con numeri davvero irrisori, a testimonianza di un mercato bloccato anche dalla difficoltà di consegnare a causa per i problemi in produzione (carenza di componenti elettroniche). Con le vendite di marzo, le elettriche in circolazione sono arrivate a quota 128 mila, un filo più delle ibride plug-in (127 mila)

Le vendite di auto a metano, crollate del 70% (fonte tabella: Unrae.it).

Il prezzo del gas fa crollare le vendite di auto a metano

Tutto il mercato dell’auto si trova comunque in uno stato comatoso: il mese si è chiuso con 119.497 immatricolazioni, in calo del 29,7% sul marzo 2021. Le uniche auto che gli italiani continuano a comprare sono quelle a GPL, con vendite cresciute del 6,9% e una quota di mercato dell’8,9%. Rovescio della medaglia: il calo del 70% registrato per le auto a metano, con una quota di mercato precipitata all’1,1%. Le ibride confermano la prima posizione nelle preferenze degli automobilisti col 32,5% di quota, ma con volumi in flessione del 14,8% (“full” hybrid al 9,2% e “mild” al 23,3%). Calano anche le vendite di ibride plug-in, che conservano comunque un 5% di quota. Ma dove la crisi si fa sentire più forte è nelle auto che hanno sempre rappresentato il cuore del mercato. Le motorizzazioni tradizionali a benzina e diesel, infatti, perdono rispettivamente il 37,6% e il 39,2%, portandosi al 27,3% e 21,1% di share.

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