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Ecco gli incentivi auto fra ritardi, tagli e micro massimali

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incentivi auto

Arrivano_  in ritardo _  gli incentivi auto, fra tagli, micro massimali e polemiche. Per chi compra un’auto elettrica sono al massimo di 5 mila euro con rottamazione, ma solo per l’acquisto di mezzi con prezzo massimo di 35.000 euro IVA esclusa. Senza rottamazione si scende a 3.000. Nulla per le flotte aziendali, ma incentivi anche per le ibride plug-in, le altre ibride e  anche le motorizzazioni termiche, pur con importi più bassi.  Sarebbero queste le nuove regole per l’Ecobonus, anticipate da alcune indiscrezioni.

Il decreto slitta a mercoledì, sconti solo dal 1° maggio

L’atteso DPCM  che dà attuazione al Decreto Energia di febbraio, invece, non è arrivato. Slitterà alla prossima settimana, probabilmente a mercoledì  6 aprile, e sarà operativo solo dal 1° maggio.

«Il Governo sta finalizzando le prime misure di intervento che saranno formalizzate nei prossimi giorni» dice infatti una breve nota di Palazzo Chigi diffusa in mattinata. Si conferma insomma che non è stato facile trovare l’accordo sul nuovo piano di ecoincentivi annunciato il 18 febbraio.

Secondo l’agenzia Ansa un accordo di massima è stato raggiunto ieri in un vertice tra il sottosegretario Roberto Garofoli e i ministri dell’Economia Daniele Franco, quello dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, quello della Transizione ecologica Roberto Cingolani, Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e Andrea Orlando del Lavoro.

Gli incentivi auto dureranno tre anni

Si abbassa anche lo stanziamento complessivo che scende a 650 milioni, contro i 700 previsti in febbraio. L’agevolazione resterà in vigore per il triennio 2022-2024, con le stesse regole. Cambierà invece la distribuzione delle risorse finanziarie fra le varie categorie di auto, ampliando via via la disponibilità per le sole elettriche. Questo pare sia stato il principale terreno di scontro e il motivo del nuovo ritardo.

In base al principio, ribadito, della neutralità tecnologia si finanziano tutte le tipologiae di veicolo.

Sconto di 5 mila euro se l’auto costa meno di 35.000

incentivi auto
I nuovi incentivi penalizzano le auto elettriche: giù l’ecobonus e massimale a 35.000 euro

Nella fascia compresa tra 0 e 20 g/km di CO2, dunque le elettriche, l’incentivo è di 3 mila euro e 5 mila con rottamazione contestuale di un veicolo inferiore alla classe Euro6.  Spesa massima 35.000, euro esclusa l’Iva

Per le ibride plug-in (categoria di emissioni comprese tra 21 e 60 g/km di CO2), l’incentivo dovrebbe scendere a 2 mila euro e 4 mila con rottamazione. Il limite di spasa salirebbe però a 45 mila euro di listino.

Per i modelli con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km, cioè full hybrid, mild hybrid, benzina e gasolio, la previsione è di un incentivo di 2 mila euro esclusivamente in caso di rottamazione, con limite di prezzo a quota 30 mila euro.

Incentivi anche alle termiche, ma con fondi a scalare

Quanto alla distribuzione dei fondi la bozza del decreto prevede che alla fascia più ampia fra 61 e 135 g/km di CO2, vadano 170 milioni quest’anno, 150 nel 2023 e 120 milioni nel 2024. Così aumenterebbero di pari passo quelli per le categorie di emissioni pià basse, soprattutto le elettriche. Per elettriche e ibride andranno 225 milioni per quest’anno,  245 per il 2023 e 250 milioni nel 2024.

La bozza del Dpcm dovrebbe contenere anche agevolazioni per le due ruote. Le moto elettriche potranno godere di un contributo di 3.000 euro senza rottamazione e 4.000 con, e se abbinati ad uno sconto  da parte dei concessionari. I mezzi con motorizzazione tradizionale potrebbero ricevere un contributo fino a 2.500 euro, ma solo in caso di rottamazione.

La piattaforma informatica di gestione dell’incentivo sarebbe la stessa delle misure precedenti ma verrebbe aggiornata.

MOTUS-E: poco efficaci. E le auto aziendali?

Queste indiscrezioni hanno già susitato le critiche del fautori della mobilità elettrica. Francesco Naso, segretatio generale dell’ associazione che raccoglie tutti gli stakeholders della mobilità elettrica MOTUS-E dice che «i nuovi incentivi alle auto elettriche, seppur positivi, rischiano di non essere pienamente efficaci».

Incentivi siffatti, prosegue Naso sarebbero «incoerenti con l’obiettivo di diffondere su larga scala i mezzi completamente elettrici e con le politiche sulle infrastrutture di ricarica messe in campo sinora: infatti da una parte lo Stato finanzierà con 740 milioni di euro le infrastrutture di ricarica ad alta potenza, dall’altra non incentiverà auto che ricaricano ad alta potenza, che possono diventare da subito prime auto di famiglia. Servirebbe coerenza fra le misure».

Altra critica riguarda il fatto che gli incentivi non si estendono alle flotte aziendali. E’ «un’occasione persa: le flotte aziendali possono essere strumento di vera diffusione dei mezzi a batteria, portando sul mercato dell’usato, nel giro di 3-4 anni, veicoli elettrici che potranno essere acquistati anche da famiglie che non possono permettersi un mezzo nuovo». Naso conclude che questo ecobonus rischia di non accelerare la diffusione di massa della auto a zero emissioni ma «addirittura limiti il mercato rispetto allo scorso anno».

La proposta di Unrae: elettriche aziendali senza IVA

L’esclusione delle auto aziendali dagli incentivi è «un colpo per il settore» concorda Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae.
«L’esclusione delle persone giuridiche dagli incentivi _ spiega _ è inedita e colpisce duramente un comparto che da solo rappresenta il 37,5% degli acquisti».

La proposta avanzata da Unrae è di una detrazione graduale dell’Iva e di incentivi che tengano conto delle emissioni di CO2, favorendo le vetture più virtuose e diminuendo via via fino a quelle più inquinanti. Nel dettaglio, Unrae propone di aumentare la percentuale di detrazione dell’IVA attualmente al 40% portandola al 100% per i veicoli rientranti nella fascia di emissioni di CO2 0-20 g/km, all’80% per i veicoli rientranti nella fascia di emissioni di CO2 21-60 g/Km e al 50% per i veicoli rientranti nella fascia di emissioni di CO2 61-135 g/Km.

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65 COMMENTI

  1. L’incentivo di Euro 5K corrisponde ad uno sconto minimo di quasi il 12% (sul prezzo massimo): leggendo le mail che mi hanno preceduto mi sembra che qualcuno stia confondendo il bonus con i saldi di fine stagione.
    Se non ho capito male anche in Francia gli importi sono simili (Euro 6K), non si dica che 1000 euro in più facciano la differenza, si rischia di essere ridicoli

    • Certo che fanno la differenza 1000 euro, oltretutto gli stipendi in Francia sono di gran lunga più alti che in Italia. Io abito in provincia di Imperia e ogni giorno ci sono oltre 6000 frontalieri italiani che vanno a lavorare in Costa Azzurra. Nessun francese viene a lavorare da noi 😉 Ci sarà un motivo.

  2. Governo dei peggiori si conferma tale, in pratica pensano di prendere in giro chi ha bisogno di cambiare auto e non le cambia ogni 4-5 anni: proprio la classe media!
    • Intanto è in ritardo di 6 mesi, sei perchè doveva già provvedere a dicembre in legge di bilancio, e invece è rimasta a guardare.
    • solo 5000 euro su un elettrico NON ti aiuta a preferirla alle vecchie motorizzazioni.
    • il limite su ibridi plug in più alti (rispetto all’elettrico) non ha senso, roba da ricorso.
    • Incentivare ANCORA i motori a combustione nel 2022 non si può proprio vedere.
    C’è un Ministero della transizione energetica che non si interessa assolutamente degli obiettivi di conversione alla mobilità sostenibile. A cosa serva CingolEni è un mistero.
    Un mercato dell’auto in Italia ai minimi e il Governo nicchia… secondo me il 2022 sarà l’anno nero per le immatricolazioni. Può darsi che in autunno, dati disastrosi alla mano, si troveranno a modificare la loro poco lungimirante politica triennale sugli incentivi.
    Bocciatissimi!

  3. Detto che mettere un tetto per le plug-in rispetto alle bev non ha senso, leggendo alcuni commenti si ha l’impressione che la gente si aspettasse di comprare la macchina nuova gratis…. certo, i vecchi 10000€ erano meglio, ma anche 5000 non sono pochi. Più che altro la soglia di 35000€ lascia fuori le auto con maggiore autonomia, ma probabilmente le case ritoccheranno i prezzi per fare rientrare alcuni modelli negli incentivi (penso ad esempio alla kona): anche Tesla a suo tempo lo aveva fatto.

    • Secondo te la Panda, auto più venduta in assoluto in Italia, vende tanto perché bella e sexy?

      O piuttosto perché la maggioranza degli italiani per l’auto non vogliono indebitarsi (molto saggiamente), e spendere sotto la soglia psicologica dei 10000 euro? Che sia una Panda nuova o un veicolo più “premium” ma usato?

      Ci vuole un po’ più del polso del paese reale.

    • Luca tra le auto finanziate c’è il supersuv elettrico MG Marvel R Comfort, rientra negli incentivi (39990 euro iva inclusa, quindi rientra), ha 402 km di autonomia WLTP, cambio a 2 marce automatico, 200 km/h di velocità massima (!!! cavolo !!!) ed è accessoriato una favola, 0 – 100 in 7.9″, 180 cv, 1810 kg, pompa di calore, clima bizona, impianto stereo a 8 casse, 7 anni di garanzia su tutto [ https://www.mgmotor.eu/model/marvel-r ]. E non escludo che MG possa fare un piccolo sforzo e scontare di 1290 euro la MG Marvel R Luxury che è una versione ancora più accessoriata, per farla rientrare in zona incentivo.

      5000 Euro di incentivo su auto da 42700 Euro e le persone si lamentano pure perché vogliono acquistare auto ancora più costose e farsele pagare da papà Pantalone … senza vergogna!

      • – cambio a 2 marce automatico-

        Oh poffarre! Non sapevo! E me lo dici così? Come se non lo andassi ripetendo da mesi prendendomi del pirla? 😂😂😂
        Bene, allora vedo che qualcuno che fa vetture diciamo “normali” sta iniziando… tolta la Porsche ovviamente…

      • Solo per capire meglio… ritiene che una persona che ha bisogno di auto medio grande e autonomia superiore a 400 km (per inciso la categoria che fa più chilometri…), ma non vuole la marvel r, ricevendo un incentivo pari al 10% o qualcosa in meno del costo di acquisto, si faccia pagare l’auto da papà pantalone?? 😳
        Mentre chi compra una spring con incentivo che incide per il 20% e fa 10.000 km anno è un benefattore dell’umanità…

  4. Mi sto quasi convincendo a comprare una Citroen Ami o l’equivalente Opel Rocks-e come seconda “auto” da utilizzare per la mia cittadina e per andare al lavoro, per dire ciaone ai prezzi del petrolio.

    Qualcuno sa se rientrerebbe negli incentivi?

    Perché è omologato come quadriciclo leggero mi pare.

  5. Non entrerò nel merito della pochezza (accidenti a me ci sono già entrato!!!) degli incentivi, perchè nel 2022, salvo le eccezioni del caso ormai stra-note, considero una scelta poco intelligente acquistare un termico puro e, pochissimo lungimirante una ibrida (a meno che non abbia almeno 150 Km di autonomia in puro elettrico).

  6. Schifo. Ma basta non comprare o comprare quello.che c’è al giusto prezzo, costringendo anche le altre case a fare modelli più accessibili. Al momento prenderei la wagon della MG, non un mostro di bellezza ma la porti via a poco e ha i suoi 400 km di autonomia. Anche perché sarebbe ora di finirla con tutti sti SUV che A) non servono e B) ce li fanno pagare un occhio della testa. Anche io vorrei la id buzz ma alla cifra ipotetica di 60k sta lì dov’è, come ho sempre dovuto fare. Prendete quello che potete permettervi quando vi serve o non prendete nulla e boicottate invece di fare i pecoroni.

    • In vw sono entrato con buoni propositi. Intanto mi sconsigliano acquisto id 3. Ma poi costa prezzo base 35k che con rottamazione arriverei a 30k . Rate da 560€/mese anticipo di 7k. Facendo i calcoli non ammortizzerei nemmeno in 20 anni percorrendo 10km/ anno. va bene la transizione e il pensiero ecologico ma non ci siamo. Così non decollerà mai l’elettrico. Il concessionario mi dice non può proporre qualcosa in cui lui per primo non crede .Per quanto riguarda idbuzz poi un sogno ma a 60k resterà li.

      • È incredibile che nei concessionari Volkswagen continuino a sconsigliare la ID.3. Se chiedi al fornaio del suo pane e te lo sconsiglia siamo messi veramente male…

  7. Vado un po’ controcorrente. La vera cosa inconcepibile di questi incentivi è la soglia indicata per le plugin. Per il resto non credo che incentivi più generosi, possano muovere, oggi, il mercato delle BEV, che è ingessato da ben altri fattori: crisi delle forniture in primis.
    In sintesi non credo che stimolare la domanda, ora, sia particolarmente significativo visto che c’è un grosso problema di offerta, con consegne sempre più in ritardo e i prezzi che crescono di conseguenza, più o meno per tutte le case (Tesla in particolare).
    La mia preoccupazione è che si sia creato un contesto in cui la tanto sperata parità di prezzo d’acquisto è ben lontana da essere raggiunta, ma nel quale gli incentivi possono fare ben poco.

  8. Considerando che ci vorranno anni, non tanto a creare le infrastrutture di distribuzione elettrica, ma a realizzare una rete di produzione italiana di energia elettrica pulita, mi sembra corretto finanziare solo la parte bassa del listino (ammesso che esista). Se vogliamo puntate alla transizione ecologica non mi sembra giusto finanziare chi ha grandi possibilità economiche piuttosto che una moltitudine che usa auto termiche con decenni sulle spalle. Io ho la mia diesel station da 15 anni, e nonostante un buon lavoro non posso permettermi una auto da 45000 euro come familiare. Piuttosto vorrei una piccola elettrica da affiancare alla vetustla diesel, e credo che questo ragionamento lo farebbero in tanti.

  9. La vera vaccata, quella grossa, 🐮🐮🐮 è non lavorare sulle flotte e sulle auto aziendali in genere. Che sono quelle in gran parte fanno il mercato del nuovo. Da cui poi ovviamente deriva il mercato dell’usato. Sulle flotte aziendali, effettivamente come hai detto è richiesto da più parti, Secondo me ci vorrebbe un incentivo strutturale. Il resto Poi verrebbe a cascata.

  10. bha
    l’articolo parla di sconti su auto con prezzo netto,sena iva
    anche lo sconto è sul netto ,giusto ?
    perchè 3000 eur di incentivo ci passano anche 660 eur di iva risparmiate
    e su 4000 eur di incentivo anderebbero aggiunti 880 eur di iva risparmiati

  11. Avrebbero dovuto incentivare solo l’elettrico puro. Ma siccome il comparto auto italiano è rimasto all’età della pietra, spalmano un po’ di denaro anche sull’endotermico per prendere tempo. Se in Italia si fosse iniziata la transizione ecologica per tempo sono sicuro che i contributi sarebbero stati concepiti in modo completamente diverso. Proporrei di boicottare il poco che c’è di offerta elettrica italiana e comprare solo auto delle case che hanno investito seriamente nel comparto veicoli elettrici. Anche perché, al di là di quello che facciamo in Italia, nel resto dell’Europa c’è chi cammina in altra direzione.

    • Mettendo insieme le varie dichiarazioni e le (mancate) azioni, la mia lettura è diametralmente opposta. Hanno incentivato un po l’elettrico puro perché non hanno potuto farne a meno

  12. Il governo dei migliori, nonno Mario… In pratica non esistono incentivi… Che schifo e ci stanno ancora mettendo tempo per il decreto! Poi anche i valori roboanti sempre più bassi! Prima 1 miliardo all’anno, poi primo anno (che poi primo anno non è visto che siano ad aprile e forse si parla di maggio!) 800 mln, poi 700 mln, ora 680 mln. E con 35 mila euro ci compri a malapena fatalità la 500 e poco altro. Peccato si chiami stellantis e non fiat. Le lobbies non muoiono mai, gli italiani di fame si però!

  13. Commenti unanimi vedo.
    Ovviamente in negativo.
    Il governo dei migliori ha colpito ancora!!!!!!
    Che cialtroni.

  14. Perché se uno non ha fondi per passare ad un EV i 5k gli cambiano la vita, non penso proprio, e si tiene il suo bel euro 2/3/4 🤷 così non si fa veramente nulla.
    E i listini non calano perché le vendite non aumentano.

    • …che poi, in teoria (più utopia direi in questo caso), ad un calo della domanda dovrebbe corrispondere un calo del prezzo. Invece, casualmente, i prezzi restano alti o peggio ancora aumentano (come molto probabilmente faranno ora con gli incentivi). Alla frutta siamo

      • Non funziona così se i numeri son piccoli il prezzo sale esponenzialmente, i costi e le spese di investimento devono rientrare in tot di anni come è stato pianificato.

  15. Finché non lo leggo sulla gazzetta ufficiale non riesco a credere si sia partorito una roba così surreale.
    Se così sarà, mi pare evidente che la ratio non ha nulla a ché fare con la transizione energetica…

  16. Dovrebbero dare l’accesso al bonus anche a chi compra l’usato in modo che chi non può o non vuole acquistare il nuovo abbia la possibilità di scegliere
    Comunque il limite massimo di spesa mi sembra appropriato per le elettriche.
    Se vuoi di più te la compri con i tuoi soldi.
    Forse adesso le case costruttrici abbasseranno i listini tramite sconti maggiori.

  17. A parte il tetto superiore alle plugin, è un incentivo fin troppo generoso. Sacrosanto il tetto dei 35k + iva che così costringerà i produttori a proporre qualcosa di un po’ meno caro. Io avrei messo il tetto a 25k + iva.

    Comunque, se gli incentivi restano questi, il punto di pareggio elettrico / diesel si sposta mooolto in avanti …

      • Non credo che sia corretto e morale pagare una Fiat 500 elettrica più di una Xpeng P5 che verrà venduta in Europa quest’anno pare a 28000 euro. Anche se avessi a casa la stampante per stampare banconote, non le darei mai per una citycar a 30k.

        Così come è scandaloso che la Renault abbia diminuito anziché aumentato la sicurezza sulla sua Renault Zoe, allo stesso modo trovo scandaloso che le elettriche qui in Europa abbiano prezzi da segmento luxury pur non essendo tali. E non capisco perché la fiscalità generale debba inseguire i segmenti luxury anziché quelli low cost. E credo se lo sia chiesto anche il governo, dopo lo scandalo dei privati che acquistavano anche 3 Model 3 Performance beccando oltre 10000 euro di incentivo ad auto. La pacchia dell’alta borghesia.

        Se puoi spendere oltre 42000 euro per un’auto, puoi farlo benissimo senza mettere le mani nelle mie tasche.

        • Ammesso e non concesso che il tuo ragionamento fosse condivisibile, ti chiedo: se con le stesse mani nelle mie tasche si finanziano le termiche non hai nulla da dire?

          • Sbagliatissimo finanziarle, condivido totalmente. Un grave errore, non le avrei finanziate per nulla. Così come finanziare le plugin con un tetto irragionevolmente alto.
            Per il famoso principio della neutralità tecnologica, io avrei previsto una cosa del genere:
            0-20 g di co2/km: 20% di sconto per auto fino a 25k + iva
            20-40 g di co2/km: 15% di sconto per auto fino a 23k + iva
            40-60 g di co2/km: 10% di sconto per auto fino a 20k + iva
            Per tutte e 3 le fasce avrei previsto il vincolo sull’ISEE, non superiore a 80k (se sei benestante puoi fare da solo). Per le partita iva avrei previsto un +20% di incentivi perché normalmente loro percorrono più km rispetto agli altri.

            In questo modo si tagliano automaticamente le termiche senza dirlo ufficialmente (nessuna termica arriva a 60) e si va a fare un discorso sulla co2 senza stare a vedere come lo si ottiene. Probabilmente il secondo e il terzo scaglione non vanno a incentivare alcun modello oggi a listino, ma essendo un incentivo fisso per 3 anni darebbe ai costruttori una direzione chiara di ciò che lo stato italiano è disponibile ad incentivare: non il luxury ma il mass market.

          • Mah…Potrei risponderti che così incentivi solo le city car, cioè le seconde o terze auto di chi ha in garage un bel Suv diesel.

      • si vede che preferisce incentivare portaerei, carri armati e caccia. Meno male che per quello i soldi si trovano subito e sono anche moltissimi

        • Si vede che ti piacciono i cani di taglia piccola con le orecchie corte …

          Che fai l’indovino che sai quello che mi piace? Da cosa lo deduci? Siccome sono contrario a dare 10000 euro a chi vuole acquistare una Tesla da 60000 euro sarei uno che preferisce investire in armi? Mah … evidentemente lo stato italiano ha molti soldi che avanzano e nessuno riesce a trovare un modo di investirli saggiamente …

          • Preferisco dare 10000 euro a chi si compra una Tesla (o qualsiasi altra auto elettrica) con ricadute positive sulla qualità dell’aria anzichè rischiare di darli in giro per cose inutili o dannose.
            A maggior ragione se , come dici tu, il nostro governo non ha la minima idea di come spenderli saggiamente. I realtà l’idea di come spenderli ce l’ha molto chiara ma non è ne saggia ne condivisibile e non mi riferisco solo alle spese militari

    • Oddio, 3000 euro senza rottamazione per le BEV è un po’ poco. Se voglio passare da un €5 ad una BEV 3000 euro su 30.000 di auto sono veramente pochi. C’è il serio rischio che le Case abbassino le emissioni di gamma con i modelli di lusso e che l’elettrico segmento A e segmento B non lo compri nessuno…

      • Presente! Giulietta 1.4 turbo benzina, euro 5, anno 2013, meno di 50k km, meccanica ok, ben accessoriata, sempre guidata da una donna, qualche botta sulla carrozzeria, qualche lavoretto da fare nell’abitacolo… che faccio, rottamo? 😱 Mi piangerebbe il cuore. sarebbe quella che stavo pensando di sostituire con la e-up…

        • Ale chiaro che la tua non è da rottamare, puoi venderla benissimo tramite autoscout24 guadagnando molto più dei 2000 euro che ti dà lo stato in più per la rottamazione. Tra l’altro per la Giulietta 1.4 ci sono impianti gpl validi che ti fanno ottenere oltre il 50% sul costo di ogni km percorso.

          L’incentivo non è pensato per la tua, ma per chi ha catorci che non valgono neanche 2000 euro (incluse auto Euro 5 incidentate, ad esempio).

    • Dovrebbero dare l’incentivo per comprare il nuovo a chi ha una euro6 funzionante e la da a chi ne ha una da rottamare che adesso se la tiene perché non ha soldi da spendere.
      Se uno va avanti con una euro2 vuol dire che non ha soldi per comprarsi il nuovo. E gli incentivi non bastano.
      Io ho una Auris Hybrid del 2012 euro6 e con gli incentivi l’elettrica me la prenderei

      • Sharky hai parzialmente ragione. Purtroppo le emissioni climaalteranti sono legate soprattutto alla co2 e la co2 emesse da una Euro2 ed una Euro6 non sono così diverse perché sono legate principalmente al discorso km/l e lì negli anni non sono avvenuti miracoli tecnologici. Certo, la differenza forte tra Euro2 ed Euro6 è per gli altri agenti inquinanti, quelli cancerogeni e che appestano l’aria che respiriamo, ma sono argomenti distinti: ad oggi i governi stanno cercando di evitare il riscaldamento globale, migliorare la qualità dell’aria è un obiettivo secondario “gradito” ma non indispensabile.

        • Hai centrato in pieno il problema Enzo. Ogni litro di carburante bruciato emette la stessa quantità di CO2, in una Eur0 come in una Euro 6. Non si scappa.

  18. EEEBBRAVOGIOGETTO!!

    Come volevasi dimostrare … per citare un presidente:
    “Un maiale col rossetto resta pur sempre un maiale “

    È come vedere un idiota che entra in un disco bar il sabato sera e butta sul bancone una banconota da 5 euro gridando: “offro da bere a tutti!!!”
    Solo che i nostri amici ci hanno messo 4 mesi per decidere millantando negli show europei di capire e voler combattere il cambiamento climatico.

    PS: Massimo.
    Un piccolo appunto….
    Com’è la ripresa economica?
    “Robusta”? Sì… per chi vende gas.??

    #metti il fotovoltaico così regali energia a Giogetti e Cingoleni. Donate anche voi energia che così ci comprano i lanciarazzi.
    2050=+7 gradi e probabilmente anche radioattivi.

    • Completamente d’accordo, purtroppo loro guadagnano dalle lobby, sopratutto quelli degli armamenti.
      Senza batter giglio aumentano la spesa per decine di miliardi all’anno…. La vera transizione ecologica. Penso che usando piu armi in questo periodo la transizione ecologica avverra piu velocemente, dallattuale era a quella della siccita perenne e del clima rovente. Grazie gioggetto, un grande, uno dei “capaci”

  19. scusate ma cosa volete incentivare fino a che dipendiamo dal gas per l’energia elettrica se non dal carbone !? Per assurdo sarebbe più logico comprare le auto a gas così facciamo una sola trasformazione!
    Incentiviamo di più le rinnovabili almeno raggiungeremo un obiettivo primario!

    • Mentre per gas e petrolio non dipendiamo?
      Eppure sono incentivati da decenni.
      Qua non servono incentivi, servono obblighi.

    • In realtà una bev ha complessivamente meno emissioni, anche se si usa il gas per produrre l’elettricità, perchè l’efficienza di trasformazione di una centrale è molto superiore a quella del motore di una macchina (fino al 60% per una centrale, attorno al 30% per una macchina).
      Com la mia macchina sono arrivato a fare l’equivalente in termini di energia di 80km/l di gasolio…. Non c’è storia

  20. Questi incentivi fanno abbastanza ridere ( ma ci sarebbe da piangere ). Se cambi cerchi, vernice e metti qualche optional già li hai belli che volatilizzati, a no, con quel tetto mi sa che nemmeno gli optional puoi mettere ( a meno che non sono compresi, ma conoscendo i nostri politici…). Che dire, se continuiamo così la transizione ecologica la facciamo sicuro.

    • Beh, dai non facciamoci prendere in giro.
      Alle case costruttrici un’auto non costa più 5.000 € (o pensiamo che facciano miliardi utili guadagnando 100 € ad auto?), metticene altri 6/7 di batteria (una decente però)… tutto il resto cos’è?
      In sostanza gli incentivi fanno schifo ma i prezzi sono gonfiatissimi!!!
      Ed inutile parlare di economie di scala fintanto che fingono di produrre.

  21. Salve. Se danno 5.000€ con rottamazione x comprare una macchina elettrica, e l’anno scorso davano 10.000 senza rottamazione. Stanno fuori di testa, lo combrassero loro. Io mi tengo la Y di 25 Anni. Sono solo dei pagliacci

  22. Fate bene i conti perché considerando il risparmio sul carburante, sulla manutenzione e sul bollo credo convenga ancora un’auto elettrico. Alla faccia di Giorgetti, Elkann, Tavares e tutti quelli che vogliono usare i soldi pubblici per fare interessi privati.

  23. “Nella fascia compresa tra 0 e 20 g/km di CO2, dunque le elettriche, l’incentivo è di 3 mila euro e 5 mila con rottamazione contestuale di un veicolo inferiore alla classe Euro6.”

    Ce li vedo i possessori di auto Euro 3, quindi auto stravecchie, spendere per un’auto nuova…….
    Chi ha un’auto vecchissima è proprio perché molto evidentemente non ha possibilità di spesa (e forse anche volontà) sul nuovo. Escludere chi ha un auto Euro6 è un grave errore, o forse dovrei temere che sia voluto, per non sganciare soldi veri…

    Che tristezza.

  24. Stanno ottenendo quello che desiderano.
    Scandaloso mettere alle elettriche pure un tetto inferiore di eur 10.000 rispetto alle plug-in.

    E non scandalizzatevi se io, ma non solo io penso quello che penso di questi politici.
    E non lo scrivo in quanto l’ho scritto un milione di volte.

  25. Forse lato due ruote sono più generosi, se confermati i 3.000 euro senza rottamazione mi sembra un ottimo incentivo. Lato auto invece un po’ misero

    • Lato due ruote sanno che possono essere generosi perché il mercato offre poco e di sicuro il budget stanziato non andrà esaurito. Scandalosi i 2500 euro per le due ruote termiche. E scandaloso che non ci siano 2 lire per la mobilità dolce su due o tre ruote

      • la media di co2 emessa dalle moto è circa un quinto di quella delle auto.
        parlando del “demone” effetto serra, sarebbe auspicabile che girassero più 2 ruote e meno a 4 (con anche benefici aspetti sul traffico)

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