Mai dire Tesla…in casa Volkswagen-Audi. Il costruttore californiano è ancora piccolo piccolo in termini numerici rispetto al colosso tedesco. Eppure tanti piccoli incidenti di percorso fanno capire che Tesla è un pensiero costante nei discorsi interni al gruppo di Wolfsburg.
Mai dire Tesla…al n.1 Diess viene il mal di testa
Lo confermano due piccoli episodi avvenuti in settimana. Il primo è uno scoop della rivista tedesca AutomobilWoche, che ha pubblicato estratti di un documento interno della Volkswagen (qui l’articolo).
La sfida dei dati cruciale per la guida autonoma
Ma è il pilota automatico la preoccupazione maggiore di Diess. Ecco le sue parole: “Quel che piu mi preoccupa è la competenza nei sistemi di assistenza alla guida. 500 mila Tesla funzionano come un network neurale che continuamente raccoglie dati e fornisce agli utenti una nuova esperienza di guida. Con proprietà migliorate ogni 14 giorni. Nessun altro costruttore di auto oggi è in grado di farlo“.
Questa imponente massa di dati, nella lettura di Diess, è un altrettanto grande vantaggio nell’elaborare i dispositivi di guida autonoma, che si basano sui comportamenti reali di un’enorme flotta viaggiante. Sempre secondo AutomobilWoche, Diess stima che il know-how di Volkswagen nel software sia la metà di quella di Tesla. Uno svantaggio importante, nel momento in cui Diess continua a ripetere che “l’era dei classici costruttori di auto è finita“ e che è il momento di trasformarsi in fornitori di servizi. Di mobilità e non solo.
Il piccolo incidente delle FAQ “incollate”
Ma veniamo al secondo episodio avvenuto in settimana, apparentemente di secondaria importanza, ma a suo modo significativo. Sui social ormai nulla sfugge e un utente di Twitter si è accorto che le FAQ postate sul sito dell’Audi in Irlanda per spiegare l’auto elettrica erano un po’ troppo simili a quelle di Tesla. Vabbè, direte voi, un po’ copia-e-incolla la facciamo tutti.