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Ma quale app? Voglio pagare la ricarica come pago la benzina

colonnine

Alessandro: "Perché non possiamo pagare la ricarica in contanti o col bancomat, come la benzina?".

Ma quale app? Voglio pagare la ricarica come pago la benzina, con carte du credito o anche in contanti, ci scrive Alessandro, un lettore. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it .

Ma quale app? Sono solo complicazioni

Possiedo una VW e-Up da novembre 2021. Finora ho usato soltanto la ricarica casalinga, ma con l’avvicinarsi delle vacanze sto approfondendo la questione colonnine. Da quel che ho capito, dovrei usare una app generica per vedere dove sono le colonnine e di che marca. Poi cercare un’app che la gestisce, farmi un account, inserire i dati della carta ed usarla per attivare la ricarica. Personalmente questo mi crea un po’ d’ansia: anche se trovo la colonnina ed è libera, magari non è di una marca che posso gestire. E mi dovrei mettere sotto il sole a creare l’account. Senza contare viaggi all’estero. La mia domanda è: perché non posso semplicemente pagare con la carta (o addirittura in contanti) alla colonnina come uno farebbe da un benzinaio self-service? Se vado all’estero con un’auto ICE, ho solo bisogno di verificare che la mia carta è abilitata per i pagamenti all’estero. Per come la vedo io: vado alla colonnina X, passo la carta, seleziono 5€, pago, mi ricarica di kWh equivalenti. Qual è il problema?. Alessandro Scarozza

Alessandro guida una Volkswagen e-Up

Con una app o una card non è poi così complicato…

Risposta. Non servono molte app, ne basta una sola di un grande operatore (i primi due nell’ordine sono Enel X Way e Plenitude Be Charge) che dia accesso a tutte le principali reti di ricarica in Italia e all’estero, grazie alla cosiddetta interoperabilità. E che offra una situazione aggiornata delle colonnine di ricarica che troveremo lungo il percorso. Le colonnine di ricarica, infatti, sarebbero impossibili da individuare senza uno strumento come l’app che le geolocalizza, ne descrive le caratteristiche (lente , fast e super fast) una per una,  fa sapere da remoto se sono libere o occupate, se in funzione o in manutenzione, consente di prenotarle con 15 minuti di anticipo sull’orario d’arrivo, attiva Google Map per condurre a destinazione.  Quindi deve considerare l’app come un grande aiuto, anzi uno strumenti indispensabile per chi viaggia in elettrico al di fuori delle zone che conosce.

Quanto al problema del pagamento, ci sono operatori che accettano il saldo con carta di credito, come Alperia-Neogy e Ionity. Nessuno accetta contanti o bancomat. Ma la maggior parte dei gestori richiede l’uso di una App o di una card Rfid, con un contratto sottoscritto in precedenza. Questo per un motivo fiscale: l’esigenza di fatturare quella che si presenta pur sempre come una “somministrazione di energia” e non di un semplice “bene fisico” tracciabile. Ci rendiamo conto che, per chi è stato abituato per anni a far benzina usando i contanti o il bancomat, questa può sembrare una complicazione. Ma in realtà ci si abitua subito: basta strisciare la card sulla colonnina o collegarsi con due mosse via telefonino e il gioco è fatto.

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