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Litio e cobalto, nuovo allarme ecologico dal Guardian

Terre rare, litio e cobalto

Litio e cobalto (e non solo), nuovo allarme dal Guardian: il diffondersi dell’auto elettrica porta con sé “danni collaterali” rilevanti sul piano ambientale.

Litio e cobalto, “impatti sulla biodiversità”

Il prof. Richard Herrington

Gli scienziati avvertono che ci sarà un prezzo ambientale da pagare per questa spinta a creare un mondo alimentato dalla tecnologia green“, scrive il quotidiano inglese. Spiegando che l’estrazione dei materiali per costruire le batteriepotrebbe avere conseguenze ecologiche molto gravi e impatti importanti sulla biodiversità“. La fonte di queste preoccupazioni, già note, è il prof. Richard Herrington, capo del Dipartimento Scienze della Terra del Natural History Museum di Londra. “Il passaggio alle emissioni nette di carbonio zero creerà nuovi stress sul nostro pianeta, almeno a breve termine“, ha spiegato Herrington. “Dovremo imparare a considerare i profitti e le perdite per quanto riguarda gli ecosistemi, proprio come facciamo con le questioni economiche“. Vengono ribadite le preoccupazioni per l’approvvigionamento del cobalto, che per  il 60% proviene dalla Repubblica Democratica del Congo. Paese nelle cui miniere (assolutamente  pericolose e malsane) si utilizzano addirittura bambini di sette anni come minatori.

Litio e cobalto ma non solo: c’è il problema del rame

Secondo Amnesty International, poi, in un villaggio congolese si beve acqua da un ruscello contaminato dallo scarico dii un impianto di lavorazione dei minerali. E l’allarme anche per il litio, estratto soprattutto in Sud America, tra Cile, Argentina e Bolivia. Il problema è la grande quantità di acqua pompate da fonti sotterranee per agevolarne l’estrazione, con abbassamento delle falde e fenomeni di desertificazione.

Una minieradi litio ad Atacama, in Cile (credit photo: Potash Corporation)

Viene poi ricordato il famoso caso del Tibet, dove una fuga di sostanze chimiche tossiche dalla miniera di litio Ganzizhou Rongda ha avvelenato un fiume. Ma non solo litio e cobalto: c’è anche il problema del rame. Il Guardian sostiene che “sono necessarie migliaia di tonnellate per creare dispositivi eolici o solari. Mentre i veicoli elettrici utilizzano due o tre volte più rame di quelli alimentati da un motore diesel o benzina. Di conseguenza, è probabile che l’appetito mondiale per il rame aumenti di oltre il 300% entro il 2050“.

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