Lightyear piace ad Arval che prenota per la sua flotta 10 mila esemplari del nuovo modello Lightyear 2. Mentre il primo, siglato 0 e ora in produzione in Finlandia in soli 946 esemplari, costa la fantasmagorica cifra di 250.000 euro, la nuova auto sarà quasi una vettura popolare: arriverà nel 2026 al prezzo di 40 mila euro.
Ma avrà le stesse caratteristiche di base di Lightyear 0, cioè circa 5 metri di pannelli solari integrati nella carrozzeria che consentiranno, a seconda del clima e dell’area geografica, di percorrere fino a 70 km al giorno con la sola eneregia del sole.
Un’anteprima e poche sommarie indicazioni tecniche sono già visibili nel sito dell’azienda olandese. Caratteristiche tecniche, prezzo definitivo e tempi di consegna saranno svelati più avanti quest’anno, ma sono già aperti i preordini. Con quelle di Arval le prenotazioni già acquisite sono 21 mila, equivalenti a circa 840 milioni di fatturato, sostiene l’azienda.
Lightyear è un pioniere del’auto elettrica solare. Fondata nel 2016 la giovane azienda ha affinato la sua tecnologia per sei anni, con soluzioni inedite soprattutto in termini di aerodinamica. Lightyear 0 sarà in consegna da quest’anno. Con un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,19 e oltre 5 metri di pannelli solari integrati nel cofano e sul tettuccio lungo e spiovente, può arrivare a 1.000 km di autonomia pur con una batteria da soli 60 kWh. Il consumo medio WLTP è infatti di 10,5 kW per 100 km. L’autonomia, senza il supporto dei pannelli solari, quindi di notte, raggiunge comunque 625 km.
Secondo le dichiarazioni del produttore, in estate Lightyear 0 può essere utilizzata quotidianamente per 35 chilometri senza ricarica grazie a un “rendimento solare di 11.000 chilometri all’anno“. “In Spagna o in Portogallo, questo periodo senza ricarica può durare fino a sette mesi”, promette Lightyear. Gli interni e il cruscotto sono interamente realizzati con materiali vegani o naturali. I sedili in particolare sono realizzati in microfibra eco-responsabile. Nella parte posteriore sono disponibili tre posti reali e il bagagliaio ha un volume di carico di 640 litri.
L’azienda non ha detto quanto il nuovo modello Lightyear 2 differirà dal predecessore. sarà svelato a metà di quest’anno. Sul sito si indica soltanto un’autonomia di 800 km e nell’uso quotidiano fino a un numero di ricariche tre volte inferiore rispetto a una BEV tradizionale. E il prezzo obiettivo di 40 mila euro. Vedremo se sarà rispettato. Dalle foto pare di capire che lo schema tecnico sia simile a quello della 0, con quattro motori integrati alla ruota.
«La tecnologia di Lightyear è collaudata, accessibile e rispettosa dell’ambiente, rappresentando un’ottima risorsa aggiuntiva per la nostra flotta» dice Alain van Groenendael, Presidente e CEO di Arval.
Lex Hoefsloot, CEO e co-fondatore di Lightyear vede nell’accordo con Arval l’opportunità «di rendere le nostre tecnologie disponibili per il maggior numero di persone possibile».
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