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La vera autonomia di Corsa-e e VW e-UP / Domande&Risposte

La vera autonomia, ecco il problema con cui si scontra chi acquista un’auto elettrica. Oggi rispondiamo a due lamentele, sull’Opel Corsa-e e sulla VW e-Up.

La vera autonomia? “Sentite il caso di mio padre” (1)

“Mio padre, su mio consiglio, è passato pure lui all’elettrico e ha comprato una Opel Corsa. Peccato che questa ha dei consumi in eco con condizionatore spento da 19kw/h a 50km/h, 24kw/h a 80km/h e ovviamente un’autonomia reale che non raggiunge i 160km. Io con una Zoe con batteria da 22kw ne faccio 144 di km. L’ho portata già a fare un aggiornamento software, risultato: forse peggio di prima. 

L’Opel Corsa-e in ricarica: a maggio è stata al 4° posto tra le elettriche più vendute in Italia.

Si può chiedere la sostituzione del veicolo se non riescono a rispristinare una percorrenza accettabile? L’ho portata dal concessionario Opel ufficiale, in teoria con il personale più aggiornato. Capisco il pegno del noviziato, ma ravviso che non sono assolutamente preparati per dare neanche un ventaglio di risposte sostenibili. O delle rassicurazioni sul percorso da intraprendere. Si limitano a dire che hanno applicato il protocollo per difetti di questo genere, ma la macchina non rispetta assolutamente i standard minimi.  Ma con questa autonomia una macchina da € 30.000 diventa inutile, costosa. Posso pretendere la sostituzione? Alexander Di Stefano.

La vera autonomia? Primo: attenzione al gelo!

Risponde Paolo Mariano. La Opel Corsa-e dispone di un pacco batteria da 50 kWh (capacità netta realmente utilizzabile 45 kWh). L’autonomia dichiarata da Opel nel ciclo WLTP va da 329 a 337 km. Il dato del ciclo WLTP per un’auto elettrica é generalmente piuttosto affidabile quando le temperature sono miti. Ma quando arriva l’inverno, e quando arrivano soprattutto inverni come quello di quest’anno, le cose cambiano, soprattutto se e quando utilizziamo l’auto per brevi percorsi. Vediamo perché.

In un’auto elettrica il calore prodotto dal powertrain è minimo. Per riscaldare l’abitacolo è quindi necessario prelevare energia dalla batteria di trazione. Anche il riscaldamento del pacco batteria richiede energia. Quando ci mettiamo alla guida in una giornata fredda, i sistemi di climatizzazione lavorano nei primi 10/15 minuti a pieno regime, facendo schizzare in alto i consumi. Se il viaggio si protrae oltre, la media di consumo si abbassa un po’. Una volta raggiunta la temperatura, il riscaldamento del pacco batteria si disattiva. E si riattiva solo quando necessario. Anche l’abitacolo, una volta caldo, richiede meno energia per essere mantenuto a temperatura rispetto al picco iniziale. Ma se l’auto viene utilizzata soprattutto su tratte brevi, i consumi possono risentirne notevolmente.

I consigli per verificare se c’è un problema o se…

Se utilizziamo quindi l’auto su tratte brevi, riscaldare abitacolo e pacco-batteria, col freddo, può arrivare anche a far raddoppiare i consumi, dimezzando l’autonomia. Questo riguarda tutte le auto elettriche. In più, in alcune occasioni e nonostante il sistema di climatizzazione, una parte dell’energia stoccata nella batteria potrebbe essere temporaneamente inutilizzabile. Fino a quando la temperatura non risale.

Il pacco-batterie da 50 kWh di capacità della Opel Corsa-e. (Foto: Opel Media).

Con le informazioni in nostro possesso, non possiamo di certo dirle con certezza che non ci sia una difettosità del prodotto. Ma, per quanto sono in grado di valutare, tenderei ad escludere questa ipotesi. Il mio consiglio è di continuare a utilizzare l’auto, preriscaldando quando possibile l’abitacolo dalla rete. Se è possibile ricoverare l’auto all’interno, o comunque in zone meno fredde, questo sicuramente aiuta. Inoltre, per capire se sono i sistemi di climatizzazione a far salire i consumi, provi a osservare la media di consumo appena partito e dopo qualche decina di km. Probabilmente la vedrà abbassarsi notevolmente. Ci tenga  aggiornati, è verosimile che in primavera vedrà la vera autonomia media attestarsi su valori vicini a quelli dichiarati dalla casa.

“La mia e-Up mi indica solo 130 km di autonomia” (2)

“Ho una Volkswagen e-up acguistata tre mesi fa. Ricarica in garage con presa elettrica normale. Nelle ultime ricariche , mentre l’indicatore della carica era al massimo, il chilometraggio era di 130 KM, prima era di 250 KM. Ho provato ad abbassare la temperatura (da 22 a 20) con aumento di 10 Km. Avete esperienza in merito? . Bruno Romano

Risposta. C’è chi ha ribattezzato l’indicatore di autonomia “l’indovinometro”, tante sono le varianti che ne condizionano l’attendibilità. Spesso finisce per creare disorientamento tra chi guida elettrico per le prime volte. Per quel che abbiamo potuto verificare, quello di Volkswagen è particolarmente influenzato dagli ultimi km percorsi.

Rientramo a casa in una serata molto fredda, con il riscaldamento acceso e magari spingendo un po’ sull’ acceleratore, ricaricando l’auto al 100%? L’indovinometro calcolerà quanti km possiamo percorrere con batteria piena, ma prendendo a parametro un consumo elevatissimo. Ma significa poco. Il dato dell’indicatore di autonomia non dice lo stato di salute della batteria. Questo vale anche al contrario. Dobbiamo imparare a osservare il livello di carica e a “proiettarlo” sull’uso che ne faremo e con quale temperatura. Sembra complicato, ma si fa in fretta a prendere le misure.
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