La Leaf come va? Stefano, un lettore, fa un dettagliato bilancio dopo quasi 50 mila km. Che cosa funziona, che cosa invece non lo convince nella Nissan…
di Stefano Paniccia
“Da un anno sono il possessore di una Nissan Leaf e+N-Connecta e anch’io vorrei condividere la mia “epopea elettrica” iniziata un anno fa e destinata a continuare”.
La Leaf come va? Prima di comprarla ero indeciso…
In realtà, il mio percorso verso la mobilità elettrica è iniziato prima, quando mi sono iniziato ad informare su questa tecnologia. Ma dopo quasi un anno di ricerche, avevo le idee più confuse di prima. Avevo provato diverse auto elettriche, avevo sentito vari concessionari e avevo anche fatto un giro di prova con i modelli che mi interessavano…. Ma l’unica cosa chiara, sulla quale tutti erano concordi erano le emissioni allo scarico…. (ovviamente zero per una full-electric), tutte le altre informazioni erano confuse…. Non capivo come mai alcuni mettevano il tempo di ricarica da 0-100%, altri 20-100% e altri ancora 20-80%…. Sembrava che le colonnine da 100 kW fossero in ogni angolo della città… e poi c’erano i concessionari “elettroscettici” che, dopo un giro in elettrico, ti suggerivano un turbodiesel anche più grande. E poi c’erano gli “elettroconvinti”. Alla fine, ho capito che, per capirci qualche cosa, averi dovuto acquistare e vivere la macchina al 100%…. E così ho preso il coraggio a due mani e ho fatto l’acquisto.
…tra Nissan e la Peugeot e-208. Poi ho deciso
“Avevo la sensazione che mi sarei “cacciato in un guaio” e ho preferito comodità, dimensioni ed esperienza della Nissan. Il 7 maggio 2021 sono uscito con la mia prima auto elettrica dalla concessionaria e ho cominciato a fare le prime esperienze. E capire cosa volesse dire guidare e vivere una macchina simile…. La prima sensazione?
- Parte positiva: la macchina è una macchina a tutti gli effetti… anzi, è meglio di tante altre. Velocità, ripresa, comodità e tecnologia sono ai massimi livelli.
- Parte negativa: bisogna trovare un “equilibrio mentale” nella gestione delle ricariche. Ho iniziato che non avevo possibilità di ricaricare al lavoro e a casa e mi sono ritrovato a fare il pellegrino di colonnina in colonnina. È la cosa peggiore che ci possa essere e si rischia di disamorarsi dell’auto elettrica dopo la prima settimana
Dopo il primo mese, mi è stata data la possibilità di ricaricare al lavoro. La mia vita in elettrico è cambiata dalla sera alla mattina e la mobilità elettrica è incominciata a diventare compatibile con la mia vita…“.
La Leaf come va / Primo problema da affrontare: il Rapidgate in ricarica
“La velocità di ricarica e l’autonomia, sono talmente variabili dalle condizioni al contorno, che sembra quasi che ci sia qualcosa di “vivo” sotto di te. E che si lamenta continuamente per il troppo caldo o troppo freddo. Inoltre, c’è il cosiddetto “Rapidgate” , uno dei difetti caratteristici di questa auto che non ha un sistema di climatizzazione della batteria. Se fai un lungo viaggio in autostrada, senza fermarti, e fai più ricariche rapide consecutive, rischi il surriscaldamento della batteria. E la velocità di ricarica scende anche a 20 kW. Non ho ancora ben capito come domare questo fenomeno. Ma posso dire che: temperatura esterna (anche di 2 gradi), velocità basse (massimo 110 in autostrada), uso della modalità ECO (che tengo da quando ho acquistato la macchina), uso del cruise control (strumento utilissimo per viaggiare) e limitarsi all’ 75% della ricarica, non migliorano e non riducono più di tanto questo fenomeno. Per ora, la strategia contenitiva migliore sembra quella di partire carico al 100% con carica lenta e ricaricare meno e con più frequenza“.
In autostrada? Mai fidarti dell’autonomia dell’auto…
La prima volta in salita, con la pura di restare a piedi
Cavolo, quanto consuma in salita…. Sono arrivato in cima con un bassissimo livello di carica, credo di aver sbagliato un po’ i miei calcoli…. (e avevo anche impostato male PCC). Ma, quando ho girato la macchina, per tornare indietro, la macchina ha iniziato a ricaricarsi in discesa, l’ansia è sparita e sono tornato a casa senza problemi. Finora ho sempre decantato le lodi di PCC (Power Cruise Control) ed effettivamente è uno strumento che ritengo indispensabile per viaggiare. Mi sembra però corretto segnalare i pochi problemi che ho avuto nell’utilizzo, per conoscerli ed evitarli
- In autostrada non è in grado di capire da quale lato si trova la colonnina
- Una volta mi ha portato ad una colonnina che era segnata come “in manutenzione” (icona marrone)
In entrambi i casi ho programmato il percorso manualmente, risolvendo così il problema“.
La mia prima wallbox e la prima volta con il “carichino”
“È bene installare una wallbox con gestione dinamica del carico. In questo modo viene trasferita tutta l’energia disponibile, non assorbita da altre utenze, all’auto. Attenzione anche alla sezione dei cavi di alimentazione…. Non bisogna essere troppo tirati. La macchina può assorbire anche 5-6 kWh di potenza e per 8 e più ore filate, ma queste cose un elettricista le dovrebbe sapere bene. Anche se mi sono stati fatti preventivi con sezioni di cavo minori rispetto a quanto suggerito sul manuale della wallbox ed effettivamente installato… Consiglio di scegliere tra quelle presenti nella lista sul sito del GSE, in modo da avere 6 kW la sera e la domenica…. Ma attenzione, oltre ad una buona messa a terra, hanno bisogno di copertura GSM oppure WiFi, altrimenti non funzionano…. E quindi ho dovuto estendere la rete WiFi anche in garage. Il “carichino” in dotazione è semplicemente una wallbox da trasporto con una sezione ridotta di cavi. E delle prese che consentono di ricaricare a potenza ben più bassa. Meglio usarla il meno possibile, evitando prolunghe e adattatori. La resa è bassa e rischi dei surriscaldamenti. L’ho sempre con me in auto e usata meno di 10 volte, quando non potevo fare altrimenti”.
La Leaf come va: 10 problemi che ti possono capitare con la ricarica
“Problemi di ricarica?In questo caso la lista è veramente lunga….
- la APP che ti porta ad una colonnina che non funziona
- APP (o tessera) che non attiva la ricarica e stai 10 minuti al telefono con l’operatore
- Colonnine che non si fermano e continuano a ricaricare, a meno che non si prema il fungo di emergenza
- Colonnine fuori servizio con il fungo di emergenza pigiato e da ripristinare
- Colonnine occupate da turisti stranieri che, giustamente, ricaricano vicino alla città ma aumentano la “concorrenza”
- Colonnine occupate abusivamente, solo perché piove e sono vicine all’ingresso del supermercato
- Colonnine che risultano funzionanti dalla APP, ma in realtà non funzionano
- Colonnine che ricaricano, ma non addebitano (mi è capitato anche questo)
- Blackout dell’intero quartiere mentre ricaricavo di notte al supermercato prima di partire per un viaggio del giorno dopo (era una delle ricariche gratuite del telepass)
- Il famigerato “Rapidgate” che si fa sentire in alcuni momenti“.
La Leaf come va? Il tagliando costa un terzo
“Rispetto alla mia precedente auto diesel, il costo del tagliando è praticamente un terzo. In questa occasione, ho scoperto di essere il loro cliente con il più alto tasso di chilometraggio in elettrico (30.000 chilometri in 8 mesi). Quando ho comperato questa auto, ero indeciso tra una full-electric ed una plug-in. Con il senno di poi posso dire che ho fatto la scelta economicamente migliore. Faccio tantissima autostrada e con una plug-in, avrei speso molto di più, andando quasi sempre a benzina. Inoltre, quando guidi una termica, sei abituato a considerare quasi costante il prezzo del carburante: la variazione tra i distributori è di pochi punti percentuali… Il costo dell’elettricità è estremamente variabile anche a casa, sulla base dei contratti di fornitura che fai…. E puoi trovaryi a spendere da 0,18 €/kWh a 0,30 €/kWh a casa o da 0,00 €/kWh a 0,71 €/kWh, a seconda che si ricarichi in strada o autostrada. Con abbonamenti o convenzioni che ti permettono di ricaricare a costo zero. Se non si sta attenti, è un volo spendere niente o un capitale. Questa variabilità aumenta un po’ la tirchieria…. Per me era normale spendere 50€ a settimana in gasolio e oggi mi sembra di spendere tanto se faccio 10€/mese di ricarica extra ad una colonnina“.
Quali APP ho installato sul cellulare (ma serve anche la card…)- Nextcharge: per trovare le colonnine e fare una prima pianificazione del viaggio
- PCC: per sapere se arriverò a destinazione, con che velocità e stato della batteria
- ABRP: per fare una pianificazione del viaggio, stando sul divano di casa (volendo potrebbe sostituire PCC, ma non sono riuscito a connetterla alla macchina)
- Telepass Pay: per ricaricare (per un periodo si poteva anche ricaricare gratis)
- D-mobility (Duferco): ho una tariffa flat che oggi non si può più sottoscrivere
- JuicePass (EnelX): per ricaricare, quando non funzionano le altre tessere
- BeCharge: per ricaricare, quando non funzionano le altre tessere
- Nissan Charge: per quando non funzionano le altre tessere (e nei concessionari)
- LeafSpy: per conoscere il numero di ricariche rapide fatte, lo stato e il degrado della batteria, oltre a tante info normalmente non visibili
Dove possibile, consiglio di affiancare l’app per la ricarica con la relativa tessera, che è molto più veloce ed intuitiva da usare“.
La Leaf come va? Che cosa ho capito in un anno e quasi 50mila km
“Per vivere bene l’auto elettrica, devi avere la possibilità di ricaricare a casa o al lavoro. Inoltre, per fare tutti i km che faccio io, è bene avere anche una buona wallbox e un buon contratto di fornitura. Che consentano di ricaricare in poco tempo spendendo il meno possibile. Per i viaggi lunghi sono indispensabili le principali APP che ho descritto, sia per pianificare, che per ricaricare al minor costo. Così come in vacanza è bene avere la disponibilità di una postazione di ricarica comoda. Credo che la Leaf abbia un buon rapporto qualità-prezzo, nonostante il sistema di ricarica sia da rivedere. Probabilmente non la consiglierei a chi fa oltre 200 km/gg di autostrada pura. Si può viaggiare in elettrico, con auto che hanno prezzi quasi normali, ma devi mettere in conto i tempi di ricarica, una buona pianificazione e prontezza quando le colonnine non sono disponibili. Il mio futuro continuerà ad essere elettrico, oramai mi sono attrezzato e sto apprezzando sempre di più questa tecnologia nella quotidianità. Nella prossima auto cercherò la presa CCS, perché di Chademo ce ne sono di meno (ne ho viste almeno 3 che hanno solo CCS) e maggiore potenza di ricarica in AC e DC“.
TAG: La Leaf come va
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