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La Germania perde colpi a causa dell’auto elettrica?

La produzione della ID.4 in uno stabilimento Volkswagen (Foto: Volkswagen Newsroom).

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La Germania perde colpi a causa dell’auto elettrica? Marco, un lettore, ci segnala l’ennesimo articolo de Il Giornale che mette nel mirino le EV. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

La Germania perde colpi…? È il progresso tecnico che da sempre taglia l’occupazione

“Vi segnalo questo articolo da Il Giornale: “L’elettrico manda al tappeto l’industria della Germania“. Ricomincia la campagna luddista della destra non progressista a favore dei combustibili fossili.

Il luddismo è nato all’inizio del XIX secolo per opera di un operaio inglese che si opponeva al progresso delle macchine tessili, colpevoli di togliere posti di lavoro. La storia dimostra che il progresso tecnologico non ha mai tolto posti di lavoro.

Quando sono nate le auto a scoppio e i treni, allevatori di cavalli e conduttori di diligenze hanno perso il posto, eppure non stiamo certo a rimpiangerli. Se molti nell’auto termica perderanno il lavoro, molti altri verranno assunti in settori legati all’auto elettrica, tipo produzione di colonnine e batterie.

Sicuramente hanno pubblicato l’articolo per dare manforte a Salvini. Il ministro, in occasione della campagna contro il limite dei 30 a Bologna, ha tuonato ancora contro la decisione UE di bandire le auto a combustione nel 2035, colpevole di far perdere tanti posti. Inutile dire che sono a favore dei 30 un città per favorire mobilità dolce e trasporto pubblico, prima ancora che le auto elettriche. Per l’inquinamento in città vanno cercate più soluzioni oltre all’elettrico. Marco Di Paola

Usano l’elettrico come alibi per continuare l’opera di efficientamento

Risposta. Una cosa è certa: non è l’elettrico a mandare al tappeto l’industria tedesca. L’auto made in Germany ha chiuso il 2023 con profitti sontuosi e sta usando l’alibi delle auto a batterie per continuare l’opera di riduzione dei posti di lavoro in corso da decenni. Un’automazione sempre più esasperata toglie competenze agli apporti manuali, ma questo accade da tempo già anche con le auto termiche. Che, peraltro, rappresentano ancora la parte di gran lunga preponderante nelle vendite dell’industria tedesca.

Per il colosso Volkswagen Group (con Audi, Skoda, Seat, Porsche ecc.) siamo al 91,7%, contro l’8,3% dell’elettrico. BMW/Mini è un più elettrica, ma le immatricolazioni di auto termiche restano comunque all’85%.

Quanto alla vicenda dei 30 a Bologna, ci sembra che l’intento sia lodevole, anche se magari serve qualche aggiustamento. Ma un’osservazione va fatta: quel Salvini che interviene a gamba tesa dallo Stato Centrale è lo stesso che strillava per rivendicare l’autonomia di Comuni e Regioni?

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