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La Ami è un successone, dice Stellantis. E la 500?

ami adattatore

La Ami è un successone, ripete Stellantis, con 23 mila ordini raccolti dal lancio, aprile 2020. Registriamo meno enfasi per la 500e, un successo ben maggiore…

La piccola Citroen è stata adottata come auto di servizio anche da Polizie Municipali.

La Ami è un successone: raccolti 23 mila ordini dal 2020

“Ami è la vera incarnazione dello spirito Citroën, strettamente legato alla vita quotidiana e alla mobilità dei suoi clienti. Ci impegniamo a portare la guida elettrica a tutti e siamo estremamente orgogliosi che Ami abbia riscosso un tale successo sia in Europa che oltre“, spiega Vincent Cobée, n.1 di Citroen. La Francia è il mercato più importante, con oltre 13.300 ordini, di cui l’83% proveniente da clienti privati ​​e il 17% da clienti business. Ma anche in Italia la Ami va forte: il nostro è il secondo mercato, con oltre 6.700 ordini. Nel primo trimestre 2022, la piccola Citroen è stata leader di mercato dei quadricicli con il 31%, quota che sale a oltre il 65% per i soli quadricicli elettrici. I privati da noi rappresentano il 94% degli acquirenti. Seguono Spagna e Belgio con 780 e 724 ordini. Non ci sono notizie del mercato tedesco, che in genere non ama questo tipo di vetturette.

Ottima notizia, ma il Cinquino va ancora più forte…

Siamo felici che la Ami sta diventando un successo: da tempo sosteniamo che le città hanno bisogno di veicoli come questi. Di dimensioni e prezzi ridotti, ma in grado comunque di assicurare un‘autonomia sufficiente per gli spostamenti quotidiani in città e dintorni. E in grado di ricaricarsi con una normalissima presa di casa. Ci sembra però che nel gruppone a trazione francese che si chiama Stellantis non si celebri con altrettanta enfasi un successo ben maggiore, quello della 500 elettrica. Da mesi la piccola Fiat è l’auto a batterie più venduta in Europa. Con numeri straordinari, 3 mila auto al mese, su un mercato storicamente difficile per il made in Italy (e non solo) come la Germania . Ecco, ci piacerebbe che anche questa storia, tutta sviluppata a Torino, venisse raccontata e valorizzata.

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