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I tedeschi e la 500e: l’amore continua

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I tedeschi e la 500e, l’amore continua: anche in giugno la piccola Fiat è stata l’elettrica più venduta in Germania, con quasi 3 mila immatricolazioni.

i tedeschi e la 500e
La top ten tedesca di giugno. Grafico da Cleantechnica, su dati KBA.

I tedeschi e la 500e: Davide batte Golia a domicilio

Davide contro Golia: l’Italia ha un solo modello elettrico in produzione, la 500e appunto. Eppure continua a battere a domicilio  l’esercito di modelli messo in campo dai marchi tedeschi, oltre a tutto il resto della concorrenza. Ipotecando anche per il mese di giugno il primato di EV più venduta in Europa..  Per la precisione le 500e vendute sono state 2.973. Solo la Tesla Model Y ha superato quota 2mila, fermandosi a 2.144, davanti alle Volkswagen, e-Up (.1765) e ID.3 (1.620). In 5° posizione un’altra auto che, come la 500e, appartiene alla galassia Stellantis, ovvero Opel Corsa-e. Quello della 500e non è l’isolato exploit di un mese: anche nella classifica del trimestre chiuso con giugno è saldamente in testa in Germania, con 6.634 auto vendute. Davanti alla Corsa-e (4.249) e alla VW ID.4-ID.5 (4.073).

i tedeschi e la 500eAnche in giugno Cinquino primo in Europa tra le EV

Il successo del Cinquino in Germania è tanto più significativo se si considera che i tedeschi non hanno mai amato le citycar. Altra storia sul mercato francese, dove invece la piccola Fiat ha perso la testa nel mercato delle elettriche, spodestata dai modelli locali. Prima si è piazzata infatti la Peugeot e-208 (2.860 auto vendute), davanti a alle Renault Twingo (2.158) e Zoe (2.057) Seguono la Tesla Model Y (!.964) e la terza Renault, la Megane, che debutta con 1.853 auto vendute. La 500e è sesta a quota 1.843, ma si consola col fatto che, se sommiamo i dati dei tre principali mercati europei (Germania Francia e Italia), è ancora in testa. In tutto in giugno ha venduto 5.597 auto, in linea con le previsioni più ottimistiche. Chi invece ha chiuso giugno sotto le attese in tutta Europa è Tesla, a causa delle difficoltà produttiva delle fabbriche tedesca e cinese.

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15 COMMENTI

  1. Un venditore, pure fortunato, che come tutti i venditori tiravano l’acqua al proprio marchio non facendo a meno di dire qualche “cagata”…ecco chi era Marchionne.
    Vedi vari Toyoda, Tavares, De Meo, ecc ecc ecc.

  2. Marchionne ha salvato Fiat dalla bancarotta. Marchionne ha comprato a prezzo di saldo Chrysler LLC e ha trasformato le operazioni in Nord America nella gallina dalle uova d’oro di FCA con Jeep e RAM che in certi anni producono il 100% dei profitti del gruppo e compensano le passività in Europa, Sud America e Asia.
    Marchionne creando FCA ha permesso di ottenere una posizione dominante tale che i signorini Elkann hanno potuto ( venuto meno Marchionne) vendere la ditta ai francesi da una posizione dominante.

    Senza Marchionne Fiat avrebbe chiuso. Punto.
    Auto elettrica? Fu Marchionne con Chrysler Pacifica ad avviare la Joint Venture con Waymo ad oggi unico robot taxi EV in funzione in Arizona.
    Giustamente lui vendeva auto e voleva fare tornare i conti, non faceva finta come GM di fare EV salvo smettere dopo 2 anni.

    Evitate critiche ideologiche smentite da fatti e numeri.

    • infatti si é visto che fine ha fatto il “gruppone”…promesse, promesse ed il finale é che il gruppone non esiste piú.

  3. C’è molta richiesta di elettriche nei segmenti minori. Perché i costruttori allora si sono focalizzati sui segmenti premium? Perché sui segmenti premium c’è più margine di guadagno e perché il costo dei pacchi batterie fino ad oggi ha impedito di realizzare vetture nei segmenti A e B con prezzi allineati al termico. Nonostante questo, le vendite della 500e dimostrano che c’è comunque una richiesta in quella direzione. Tutto questo senza negare la bontà in sé della 500e

  4. La Fiat 500E é un capolavoro, quando ci si mette il cuore per fare le cose e si curano i dettagli i risultati arrivano, spero però che non si siedano sugli allori ma che continuino ad aggiornarla e migliorarla per raggiungere la perfezione, e cercare di renderla ancora più personalizzabile in tutto e per tutto, dai sedili, alle motorizzazioni, proporla a 3,4,5 porte, ecc… e offrire batterie più performanti e con più resa chilometrica. Complimenti al Cinquino 🇮🇹

  5. E come sempre, apparte la 500E, le classifiche sono sempre abbastanza… aleatorie. Il Caro sig. Musk fa i record sempre e solo nell’ultimo mese del trimestre mentre nei due precedenti in pratica non consegna. Basta andare a vedere i dati di vendita di Maggio sempre in Germania, le Tesla model Y ha venduto appena 112 esemplari ( mentre sempre nello stesso mese la Fiat 500e è arrivata a 1.832 nuove immatricolazioni ). Forse la via elettrica è preferita nelle versioni più “downsize”

    • La fai facile. Tesla ha fatto record di vendita in Nord America. In Europa non ha venduto perché la fabbrica di Shanghai era chiusa per dittatura Covid e non poteva né produrre né esportare. In Europa si vendono i modelli MIC, per ora, eccetto qualche mercato di pregio che ha consegne dalla California, come UK, da cui si spiega il dato di non vendita. Se, come è probabile, nel 3 trimestre Tesla farà vendite record, tu cosa dirai?

      • Certo che a voi teslari sembra quasi che vi danno un incentivo per andare contro a che scrive i dati reali di vendita. E se nel terzo trimemestre il record di vendita lo fa solo l’ultimo mese e nei due precedenti non vende niente come ha fatto nei due trimestri prima? tu cosa fai?

  6. Peccato avere avuto Marchionne durante gli anni cruciali. Forse FCA non avrebbe dovuto svendersi ai francesi con una visione più a lungo termine.

    • È stato la rovina. Concordo. Anche lui scambiato dal mainstream per un genio. Come troppe volte accade. Poi, dietro costoro, rimane il vuoto

    • Marchionne ha reso grande FCA.
      Devi ringraziare a lui se una azienda allora decotta è diventata oggi (fondendosi con i francesi) il secondo gruppo europeo (quinto al mondo).
      Non le chiacchiere dei tanti manager della domenica.

      • L’errore più grave di Sergio Marchionne.

        Nel gennaio del 2009 senza spendere un euro, Fiat firma un accordo preliminare e non vincolante per acquistare il 35% del terzo costruttore di Detroit, Chrysler che all’epoca era detenuto per il 19,9% da Daimler e per il restante 80,1% dal fondo d’investimento statunitense Cerberus Capital Management.

        A gennaio 2009, al Detroit Auto Show, Chrysler promise 500.000 veicoli elettrici sulla strada entro il 2013, comprese auto sportive e truck.

        Ad agosto 2009, Chrysler ricevette 70 milioni di dollari in sovvenzioni dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti per sviluppare una flotta di prova di 220 pickup e minivan ibridi, veicoli poi demoliti nel piano di risanamento per Chrysler di Sergio Marchionne. Stessa fine fece il team interno di ingegneri per lo sviluppo di auto elettriche.

        Dodge Circuit era il primo risultato, un’auto sportiva a due posti completamente elettrica che gli ingegneri Chrysler avevano realizzato utilizzando una piattaforma Lotus.

        Cerberus Capital Management che controllava Chrysler prima della venuta di Marchionne aveva creato alla fine del 2007 una divisione speciale di ingegneri chiamata “Envi” – derivata da Environment – per guidare lo sviluppo della tecnologia elettrica.

        Envi secondo disposizioni dei dirigenti di Chrysler operava con la velocità di una start-up sostenuta da capitali di rischio, una strategia necessaria per comprimere i tempi e il ciclo di sviluppo tecnico tipico delle case automobilistiche.

        Non ricorda qualcosa di stanza a Deer Creek Road, Palo Alto?

          • Telaio Type 121 Lotus, motore elettrico posteriore da 270 cavalli capace di 651 Nm di coppia, autonomia di 240–320 km.
            La Circuit doveva essere commercializzata negli US nel 2010.

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