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Italia scettica. E gli investimenti vanno in Spagna

Da sinistra il premier Pedro Sanchez e il re Felipe VI con il top management Volkswagen a Valencia.

Italia scettica sull’elettrico. E così gli investimenti dei colossi dell’auto vanno in Spagna, ricalcando un copione già visto nella produzione di auto tradizionali.

Italia scettica e  Valencia festeggia la nuova fabbrica batterie VW

C’è chi scommette (e investe) sul futuro e chi invece si limita ad arroccarsi sull’esistente. L’Italia si è iscritta da tempo a questo secondo partito, con un’alleanza a tre tra governo, imprenditori e sindacati allergica a qualsiasi tipo di innovazione. E così i capitali se ne vanno altrove, in Paesi in cui non solo ci sono le condizioni migliori per investire, ma ci si muove ai più alti livelli per convincere a creare lavoro in loco. A Valencia si è scomodato il re in persona, Felipe VI, per festeggiare il via alla costruzione della seconda Gigafactory europea di Volkswagen Group, attraverso la società PowerCo. Con lul il premier Pedro Sanchez e il presidente della Regione di Valencia, Ximo Puig. L’impianto sarà operativo dal 2026 e impiegherà oltre 3mila persone, creando un indotto stimato in circa 30mila lavoratori. La capacità produttiva (lo stabilimento è a Sagunto, alle porte di Valencia, inizialmente sarà di 40 GWh l’anno, ma con la potenzialità di salire a 60 GWh.

Madrid ci ha surclassato nelle auto tradizionali. E ora…

PowerCo punta a produrre utilizzando il 100 % di elettricità green, da energia solare ed eolica. E il premier Sánchez ha rimarcato che “la fabbrica che sarà costruita qui dimostra l’impegno del Governo spagnolo per l’innovazione e la mobilità sostenibile”. Governo che ha tenuto una posizione molto netta nello scontro sulla scadenza 2035 per il bando UE alla vendita di auto termiche. Dicendosi nettamente favorevole alla decisione presa dalla Commissione e confermata dal Parlamento, e ora rimessa in discussione proprio dall’Italia e dalla Germania. Morale della favola: la Spagna sta drenando investimenti sull’elettrico da tutti i grandi costruttori, Stellantis compresa. Un film già visto nella produzione di auto tradizionali, come confermato dai dati 2022. L’Italia, che un tempo era tra i leader, è scivolata in 7° posizione, con 476 mila unità prodotte. La Spagna è 2° a quota 1,7 milioni, preceduta dalla sola Germania con 3,3 milioni.

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