Italia prigioniera del bla bla bla. Solo chiacchiere, pochissimi fatti. Il n.1 di Enel X va all’attacco, citando anche le parole usate da Greta Thunberg a Milano.
Italia prigioniera… / Ricariche in autostrada, rinnovabili, bus elettrici, tutto in ritardo
Venturini ha espresso tutta la sua delusione in un post sul profilo Linkedin. Ce n’è per tutti, soprattutto per chi è in ritardo di anni sugli obiettivi che ci si era posti: “Basta chiacchiere (bla, bla, bla!…). Ma se l’esempio non viene dalla Pubblica Amministrazione allora da chi deve venire? Ricariche in Autostrada? FERME, nonostante ci sia una legge che obbligava i Concessionari a installarle entro il 30 giugno 2021! Rinnovamento in chiave green del Trasporto Pubblico? FERMO, nonostante i fondi siano in Bilancio dal 2017… altro che PNNR. Sviluppo Rinnovabili? IN COMA IRREVERSIBILE. Nonostante si debbano installare 10GW l’anno e l’intera economia sia sotto pressione (ma quando impariamo la lezione??) dall’aumento del prezzo degli idrocarburi (che non produciamo)… Il PM Mario Draghi parla di “immobilismo istituzionale”. Purtroppo ha ragione. Una possibile ricetta? Che la Transizione Ecologica sia guidata dalla PA. Ci sono le competenze. Mancano stimoli e, forse, una chiara leadership“.
Appello a Draghi: “una chiara leadership” per accelerare
Venturini non cita mai il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che qualcuno ha già soprannominato “il ministro del bla bla bla”. Come del resto ha fatto a metà settembre il n.1 di Enel Group, Francesco Starace, parlando in un convegno su “La grande transizione“. Ma l’appello finale a “una chiara leadership” è un esplicito riferimento all’esigenza di un cambio di passo, senza il quale non usciremo mai dall’immobilismo. Il caso della produzione da rinnovabili ne è l’esempio più lampante. Si continua a dire:da sole non basteranno ad assicurare l’energia che serve all’Italia. Vero, persino ovvio. Ma questo alibi viene utilizzato per non sfruttare le enormi potenzialità che pure ci sono, con le quali avremmo comunque un tagli significativi delle emissioni. È il famoso “benaltrismo“. Gli operatori, compresa Enel Green Power, sono costretti a dirottare gli investimenti all’estero, da noi non si sblocca nulla. Stesso discorso sulle ricariche in autostrada, in vergognoso ritardo, e tutto il resto: bla, bla, bla…