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In elettrico al gelo (e autostrada): test su consumi e ricarica

temoeratura batteria

Quanta autonomia ti toglie il freddo intenso? Paolo ha fatto la prova-autostrada, fino al Brennero.

In elettrico al gelo, dopo il test dello scorso anno sulla neve. Nuova prova a bordo della Volkswagen ID.3 da Riva del Garda al Passo del Brennero, su un percorso quasi solo autostradale di circa 200 km. Con 1.300 m. di dislivello a temperature vicine allo zero.

Abbiamo voluto testare come cambiano i consumi, gli assorbimenti, l’autonomia e i tempi di ricarica quando le temperature crollano. Lo ha fatto il TCS, in modo scientifico. Lo facciamo anche noi, raccontandovi la nostra esperienza personale. Col VIDEO qui sopra e questo articolo.

Un’immagine tratta dall’ultimo test di Paolo con neve e gelo: ora solo autostrada, il banco di prova più difficile per i consumi di una EV.

In elettrico al gelo: via con autonomia 324 km sul display

Alla partenza l’indovinometro dell’auto indica, con batteria carica al 100%, un’autonomia di 324 km. Non possiamo fidarci di questo dato che, personalmente, eviterei anche di riportare sul display. Ma, per qualche motivo, i costruttori pare ci tengano molto. Molto più importante, e ahimè Volkswagen non lo fa (altri sì=, sarebbe riportare la carica residua percentuale. Questa compare in un sotto menù (sempre disponibile, ma di non immediata consultazione) e nel display dietro al volante compare solo quando scende al di sotto del 10%. Dicevo, non possiamo prendere per buona l’autonomia sul display in quanto proiezione sulla base del consumo degli ultimi km. Senza tenere evidentemente conto del percorso che andremo ad affrontare. 

In elettrico al gelo: non fidatevi dell’Indovinometro

Come se non bastasse, è un dato che crea inutili preoccupazioni ai neo acquirenti di auto elettriche. Che lo consultano aspettandosi di poterlo considerare un monitoraggio dello stato di salute della batteria (SOH). E quando notano che l’autonomia indicata dall’indovinometro scende (ad esempio a causa delle basse temperature, o di una guida più sportiva o veloce), finiscono per pensare a un guasto della batteria. Appello ai costruttori: seguiamo l’esempio di Volvo e riportiamo la sola percentuale di carica residua. Abitueremo i guidatori a una maggior confidenza con i consumi elettrici. E guideranno più sereni.

Alla partenza 11°, senza bisogno di riscaldare la batteria, poi…

L’auto ha “dormito” in garage. La batteria è rimasta inoltre in carica fino a poco prima della partenza. E quindi, al momento di muoverci non abbiamo avuto picchi di assorbimento importanti per il riscaldamento della batteria. 1,5 kWh/h l’assorbimento del sistema di riscaldamento dell’abitacolo. Dopo 17 km dalla partenza, la temperatura è scesa 6 gradi. Imboccata l’autostrada A22 a rovereto Sud, ho impostato la velocità del cruise contro adattivo a 130 km/h. Dopo 130 km e temperature medie molto vicine allo zero, la media si attesta attorno ai 24 kWh/100km. Superata Bolzano, ho ridotto la velocità a 110 km/h per rispettare i limiti imposti dal codice della strada. All’altezza dell’uscita di Bressanone Val Pusteria la temperatura è di poco sopra i 2 gradi e l’indovinometro indica un’autonomia residua di 88 km, a 40 km circa dalla destinazione finale. 

Con il freddo consumi su di circa un 20%

A destinazione, dopo due ore e due minuti di viaggio, la temperatura è di meno due gradi. Ci siamo arrivati con un 11% residuo di batteria. A una velocità media di 92 km/h e con un consumo medio di 25 kWh/100km. L’importante dislivello (1300 metri) ma soprattutto le basse temperature hanno contribuito notevolmente ad alzare i consumi. Con temperature più miti ho affrontato questo stesso percorso con un consumo medio di 20,5 kWh/100km. 

E la ricarica ultra fast a -2°? No problem

La stazione di ricarica Ionity presso il centro commerciale Outlet Brenner Center del Passo del Brennero

Nell’Outlet Brenner Center c’è una stazione di ricarica Ionity, a 4 stalli. Posizione perfettibile per una stazione di questo tipo. Abbastanza vicina all’autostrada per essere considerata un punto di riferimento per i viaggiatori della A22,sì. Ma il rischio è che ci si ferma a fare shipping al centro commerciale non sia sufficientemente solerte nel liberarla. Quando si ricarica a potenze così elevate (fino a 350 kW) i tempi sono brevissimi. Ed è un attimo dimenticarsi l’auto carica al 100% a occupare preziosi stalli che potrebbero essere disponibili per altri. Ad ogni modo noi uno stallo libero lo troviamo. Colleghiamo l’auto e la ricarica, nonostante le temperature rigide, parte al massimo della potenza. Quasi 100 kW. In 8 minuti ho ricaricato quasi 13 kWh, che nella mia media del percorso, equivalgono a circa 50 km di autonomia. Questo se il mio percorso proseguisse in salita, verso Nord. In realtà io, dopo la sosta, dovrò a Sud. E i consumi, lo vedremo, crolleranno. 

In elettrico al gelo / Dopo meno di 40 minuti batteria all’87%

Quasi 44 i kWh caricati in circa 40 minuti. Mi sono rimesso in viaggio in direzione sud. E, dopo circa 20 km a 110 km/h impostati sul cruise control, la media di consumo è attorno a 8 kWh/km 8 kWh/100km. Molto molto bassa. Ma del resto, stiamo scendendo dal passo. Media che si conferma anche una volta a destinazione dopo 40 km percorsi, con temperatura sempre vicina allo zero a una velocità media di 66 km/h

Il dubbio: e se lascio l’auto al freddo la notte?

Abbiamo parcheggiato l’auto all’esterno, con la batteria al 79%. La temperatura durante la notte è scesa fino a -7° e la mattina alle 7 era di -4. L’auto ha mantenuto la batteria al 79%. Ma una volta avviata l’auto e acceso il clima, con l’assorbimento necessario a riscaldare pacco-batterie e abitacolo i consumi sono schizzati a ben 12,1 kWh/h.  Dopo pochi minuti siamo pronti per partire (dopo aver sbrinato il vetro). E dopo un paio di km l‘assorbimento dovuto a clima e climatizzazione della batteria è sceso a 8,5 kWh/h, di cui 5,2 kWh per la batteria e il resto per l’abitacolo. Che cosa significa? Che se viviamo in zone dal clima invernale rigido, parcheggiamo all’esterno la notte e facciamo spostamenti molto brevi, potremmo trovarci di fronte a consumi molto elevati. Diverso il discorso se l’auto viene ricoverata al chiuso e le nostre tratte sono mediamente lunghe. Da Bressanone a Bolzano in autostrada (circa 50 km a velocità media di 58 km/h), il consumo è stato di 17,4 kWh/100 km 

Paolo Mariano è seguitissimo anche sul nostro canale YouTube.

IN CONCLUSIONE. – In elettrico al gelo, oltre al consumo del motore, dobbiamo considerare due assorbimenti che normalmente non esistono. Quelli dei sistemi di climatizzazione dell’abitacolo e di riscaldamento del pacco-batteria. Il primo è quasi trascurabile nella maggior parte dei casi, mentre ha potenzialmente grosso impatto sui consumi la climatizzazione del pacco batterie. Come rimediare? Se ne abbiamo la possibilità, cercando di parcheggiare l’auto al coperto. Ma se, dopo aver parcheggiato al freddo e avviato l’auto, vediamo i consumi schizzare in alto, non allarmiamoci. Durerà pochi minuti. 

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