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Imprenditori contro a Vicenza: battibecco in Rai sull’auto elettrica

L’auto elettrica fa discutere (al limite del litigio) due imlrenditori veneti: e il battibecco approda sulle telecamere della Rai.

Dalla Vecchia: batterie non smaltibili e rame alle stelle causa EV

Laura Della Vecchia, presidente di Confindustria Vicenza

L’aumento della bolletta energetica è colpa «dell’elettrificazione selvaggia». Le auto elettriche, in particolare, sono causa della penuria di rame. E le batterie? «Non sono assolutamente smaltibili» . La no watt che ha pronunciato queste sentenze è nientemeno che il presidente di Confindustria Vicenza  Laura Dalla Vecchia intervistata dal TGR Veneto (vedi: https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2022/01/ven-Le-imprese-venete-lanciano-allarme-bollette-486f4dcd-8a3b-48a9-a6e8-b319eb2b864e.html). Dalla Vecchia è titolare della Polidoro, 400 dipendenti, specializzata nei bruciatori a gas per caldaie. “L’eccellenza nella combustione” recita il motto dell’azienda, nata a Schio nel 1945 prducento al contrario isolamenti elettrici.

E ieri mattina, sempre in Rai, è arrivata la replica del fondatore di Silla Industries Alberto Stecca

Stecca (Silla Industries): dichiarazione improvvida

«Sconcerta e amareggia sentire la presidente di Confindustria Vicenza  rilasciare dichiarazioni così inesatte e fuorvianti ai danni della mobilità elettrica. Mai dichiarazione fu più improvvida» esordisce Stecca. La cui azienda proprio oggi merita un ampio servizio sulla rivista Forbes in cui definisce Silla Industries “la startup italiana che ha inventato la colonnina di ricarica intelligente“.

Alberto Stecca, a destra, con il socio Cristiano Grilletti

Parlando alla Rai, Stecca contesta una per una le affermazioni della collega. A partire  dalle batterie assolutamente non smaltibili. Infatti, replica, «le batterie non si smaltiscono perchè si riciclano. Ecome, e per giunta “due volte”. La prima, quando non più utili per le auto elettriche, vengono utilizzate come batterie nei grossi sistemi di accumulo dell’energia, ed una seconda volta, a fine vita, quando vengono avviate agli impianti di riciclo per recuperare buona parte dei materiali dei quali sono composte».

La sezione del nuovo pacchetto-batterie 4680 messo in mostra da Tesla a Berlino.

Le batterie? Zero virgola dei rifiuti. E si riciclano

Quante batterie e quanti materiali? Stecca cita uno studio del RSE (Ricerca sul Sistema Energetico). In Italia arriveremo a dover smaltire 100.000 tonnellate annue di batterie, se sarà rispettato il traguardo dei 5 milioni di auto elettriche nel 2030, fissato dal Piano nazionale su energia e clima. «È una percentuale minima, uno zero-virgola, dei rifiuti complessivamente generati nel nostro Paese in un anno …».

Tuttavia sono già in campo, anche in Italia, molti progetti per impianti di riciclo  e recupero dei materiali della batterie. Una è promossa dallo stesso RSE e mira acreare una filiera di aziende per il recupero dei metalli. Volkswagen h avviato un impianto pilota a  Salzgitter. La canadese Stelco, la Newyorkese Li-Cycle o la spagnola Endesa Genset, con una cooperazione proprio con l’italiana Enel-X, sono altri esempi di società che stanno investendo su impianti di riciclo delle batterie delle auto elettriche.

Anche il prezzo del rame è stato argomento del battibecco fra imprenditori sull’auto elettrica

Il rame manca, ma nelle Ev finiscono le briciole

Ma anche attribuire alla crescita delle auto con motori elettrici la carenza di rame ed il suo aumento di prezzo «è come attribuire all’Islanda l’aumento del prezzo del caffè al bar, dato che l’Islanda ha aumentato il suo consumo annuo di caffè!». Proprio un’imprenditore dovrebbe sapere che in qualsiasi fabbrica dotata di catene di montaggio, nastri trasportatori, robot, macchine utensili, carrelli elevatori, i motori elettrici sono già decine se non centinaia.

Ma è poi vero che il prezzo del rame è alle stelle? Stecca mostra questo grafico che dimostra come sia di poco superiore a quello di 10 anni fa.


Stecca conclude così: «Perchè un’associazione così prestigiosa come Confindustria, per bocca della sua Presidente del Veneto, diffonde informazioni inesatte che possono solo creare confusione negli ascoltatori del TG? . Perchè dichiara “ben vengano le auto elettriche che riducono le emissioni in atmosfera” per poi attaccarle con argomentazioni inesatte o pretestuose. Che vantaggio ne va all’ascoltatore?»

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