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Il solito Salvini: sì ai 150 in autostrada, no al 2035

Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini (foto: ufficio stampa del ministero).

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Il solito Salvini: rilancia l’innalzamento dei limiti ai 150 in alcuni tratti autostradali e ribadisce un secco no all’addio ai motori termici dal 2035.

Ursula von der Leyen, n.1 della Commisiione UE.

Il solito Salvini: “Un non senso UE lo stop alle termiche, come l’Euro 7”

Sulle emissioni il ministro delle Infrastrutture sa che cosa non vuole, ma si guarda bene dal proporre una sua soluzione. Secondo lui le norme Ue di stop ai motori benzina e diesel dal 2035 sono “un non senso“: fanno pensare all’esistenza di un Chinagate e che “qualcuno stia lavorando per conto altrui“. E ancora: “Che senso ha ipotizzare che dal 2035 non si possano mettere sul mercato auto a combustione interna prevedendo il passaggio all’Euro7? È un non senso dire alle aziende di investire milioni di euro in ricerca per un modello intermedio che tra pochi anni sarà fuori produzione. Nessuno mi toglie dalla testa che dopo il Qatargate uscirà un Chinagate”. Secondo il ministro non ha senso fare norme che mettono fuori mercato le aziende italiane ed europee. “O è frutto di ignoranza e incompetenza o qualcuno è pagato per fare gli interessi non dell’Italia e non dell’Europa“.

“Il limite dei 130 va superato nei tratti sicuri con 4-5 corsie”

In contro-tendenza rispetto al resto d’Europa (ovunque si tende ad abbassare i limiti, anche per contenere i consumi), Salvini rilancia poi l’idea dei 150 in autostrada. “Sono convinto che su alcune tratte italiane un superamento controllato degli attuali 130 km orari come negli altri paesi europei possa essere preso in considerazione”. Specificando che la misura dovrebbe riguardare tratti “a tasso di incidentalità prossimo allo zero, in alcuni orari, laddove ci sono 3, 4 o addirittura 5 corsie“. Il ministro dei Trasporti l’ha detto in un’intervista a 24 Mattino su Radio 24. Aggiungendo di prevedere però per i neo patentati l’impossibilità di guidare per tre anni auto di grossa cilindrata. Oltre al ritiro definitivo della patente per i recidivi che creano danni guidando ubriachi e sanzioni più severe per guida con il telefonino.


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