Site icon Vaielettrico

Il lato oscuro della ricarica/2 Stiano serene le anime belle…

Webinar

Il lato oscuro della ricarica atto secondo. Stiano serene le anime belle che ci hanno trattato come razzisti e delinquenti per non aver stigmatizzato il “grave atto vandalico”, forse passibile di denuncia penale, del lettore che ha staccato i connettori alla Ford Kunga plug-in in “ricarica simulata”, l’altro giorno a Bologna. Il cavo non gli è stato rubato.

Il cavo non gli è stato rubato, e lui ci riprova

Ma non basta. E’ rimasto indifferente per primo lo stesso proprietario della vettura che oggi ha concesso tranquillamente il bis. Ben felice del suo posto macchina “riservato” e gratis nel pieno centro di Bologna, dove è impossibile trovarne uno perfino pagando.

Ringraziamo il lettore che ha continuato a monitorare e nimmortalare le sue imprese, anche se nei due giorni passati fra la prima e la seconda simulazione di ricarica il lettore medesimo ammette di non essere passato per Via San Giacomo. Quindi nessuno può dire, per ora, se l’occupazione abusiva dello stallo sia una pratica quotidiana o no. Invitiamo il lettore ad esercitare una vigilanza più attenta.

Cosa diranno Be Charge e Comune di Bologna?

Per parte nostra ci impegnamo a segnalare la situazione all’operatore Be Charge (se il network dell’Eni si fosse dimenticato della colonnina installata o l’avesse abbandonata al suo destino vista l’impossibilità di allacciarla alla rete) e all’amministrazione comunale petroniana affinchè provveda a farla rimuovere e a cancellare i due stalli riservati.

Ecco il trucco per evitare il bloccaggio

Il lato oscuro della ricarica: SE una colonnina è disattivata o guasta è possibile simularla non spingendo a fondo il connettore lato auto

Un passo avanti, però, l’abbiamo già fatto: abbiamo capito il trucco. E’ effettivamente vero quello che ci segnalava nei commenti Alessandro D, e cioè che la Kuga plug-in  anche senza passaggio di corrente.

Infatti, come evidenza il dettaglio della foto, il furbetto della ricarica inserisce solo parzialmente il connettore lato macchina, lasciandone libera l’estrazione. Quindi a disposizione del primo ladro che passa.

Ma un posto macchina “a gratis” nel cuore di Bologna non ha prezzo e vale bene questo rischio.

Ogni giorno una furbata, ma in un’altra colonnina

AGGIORNAMENTO-Cambia la colonnina e cambia il gestore, non modello, colore e targa (che non pubblichiamo) dell’auto in “ricarica simulata”: l’ormai famigerata Ford Kuka plug-in blu. Il nostro lettore detective, l’ha nuovamente beccata oggi (ieri per chi legge) in un’altra stazione di ricarica a un centinaio di metri dalla Be Charge disattivata di via San Giacomo.

Anche il trucchetto è lo stesso: inserire i connettori quel tanto che basta a non farli cadere, ma non a sufficienza perchè scatti il blocco. Forse preoccupato per essere stato smascherato, insomma, ha cambiato aria. Come i borseggiatori degli autobus, che ogni giorno cambiano linea.

Questa volta, però, non in una colonnina fuori servizio come la precedente, ma in una attiva della rete Enermia, rubando il posto a un automobilista BEV o PHEV con l’urgenza di mettere qualche kWh in batteria. Tanto lui, che simula la ricarica per quattro giorni di fila, se ne frega dell’elettricità. Lui viaggia a benzina e posteggia gratis.

-Iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico.it-

Exit mobile version