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Ibrido come tappa verso l’elettrico? Balle, dice Nordio di VW

Ibrido come tappa intermedia prima di arrivare all’elettrico? Balle, dice Massimo Nordio, ad di Volkswagen Italia, polemico contro la disinformazione dilagante.

Ibrido come tappa
Massimo Nordio di Volkswagen Group Italia.

Ibrido come tappa? “C’è troppa gente che straparla…”

La premessa è che “tutti parlano dell’auto elettrica, pochi lo fanno in maniera corretta”. Da qui il top manager Volkswagen parte per una disamina severa dei guasti che un chiacchiericcio (anche sui media) infarcito di falsità sta creando al mondo EV. “È quello che tocco con mano ogni giorno, nei contesti più diversi… È un argomento caldo, sul quale ognuno vuole esprimere la propria opinione. Solo alcuni, però, ne hanno conoscenza adeguata”. Prezzi, autonomia, tempi di ricarica...sono questi gli spauracchi che ancora tengono lontani gli italiani dall’elettrico? Secondo Nordio c’è dell’altro:  “Dal mio punto di vista, lo scoglio principale è la percezione dei potenziali clienti... Da un lato c’è chi ha la tendenza a considerare l’auto elettrica come un oggetto misterioso, una proiezione lontana e inavvicinabile. Dall’altro c’è chi ha già guidato una mild hybrid o una full hybrid ed è convinto di essere, a tutti gli effetti, un e-driver. È evidente che qualcosa non va!”

La ID.4, il modello di maggior successo nella gamma elettrica VW

Ibrido come tappa? Tanti non sanno di non averne bisogno

Se chiedete a qualcuno “Quanti tipi di auto elettrica ci sono?”, difficilmente otterrete la risposta giusta, attacca Nordio: “E allora, è proprio da qui che dobbiamo cominciare: l’auto elettrica è quella che, sotto lo sportellino, ha solo la presa in cui inserire il connettore. Se devo o posso fare benzina, quella non è un’auto elettrica. Le auto ibride, di qualsiasi tipo – mild hybrid, full hybrid, plug-in hybrid – hanno sempre anche un motore termico, le auto elettriche no. Ovvio? Per niente”. Altro luogo comune che il top manager vuole smontare: “Un’idea ricorrente è la necessità di passare dall’ibrido prima di scegliere un’auto full electric: non è così. Dico spesso che molte persone sono già “elettrocompatibili”, pronte per la mobilità elettrica, senza saperlo. E intendo dire che, considerando le abitudini della loro routine quotidiana, potrebbero già guidare un’auto elettrica senza rinunce. Ma, al contrario, con diversi vantaggi”.

“Chi viaggia molto per lavoro, con questa rete….”

Quali sono questi automobilisti già pronti all’elettrico senza saperlo?: “Per esempio, se vivo in città e i miei spostamenti sono tendenzialmente brevi, ho tutte le carte in regola per muovermi già ora in elettrico. Senza sacrifici e, anzi, con convenienza. Se poi ho a disposizione un box o un posto auto, la mia elettrocompatibilità è totale”. Nordio però ammette che l’elettrico, oggi, non è per tutti. “Se la mia professione mi porta a coprire lunghe distanze ogni giorno, principalmente in autostrada, attualmente la mia elettrocompatibilità non è particolarmente elevata”. E questo “a causa dell’ancora limitata rete di ricarica extraurbana – sia dal punto di vista quantitativo, sia da quello qualitativo”. Ma lo diventerà, assicura il manager del gruppo tedesco, anche se la transizione richiede tempo ed è necessario un lavoro di squadra”.  “L’importante è essere chiari!”, conclude. Come dire: più informazioni e meno balle.
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