I prezzi delle EV calano e presto sarà allineato a quello delle auto tradizionali. E allora…La previsione è di Luca De Meo, n.1 del Gruppo Renault.
I prezzi delle EV calano, le citycar a benzina diventano più care con l’arrivo dell’Euro 7
De Meo ha fatto il punto sul futuro della Renault e di tutto il settore automotive in una lunga intervista alla testata inglese AUTOCAR. Il passaggio più interessante riguarda proprio la dinamica dei prezzi, condizionati dai limiti sulle emissioni e dall’entrata in vigore della normativa Euro 7: “C’è un costo obbligato per ‘pulire’ qualsiasi motore a combustione“, ha spiegato. “Hai bisogno di un filtro anti-particolato contenente platino, rodio e altre cose costose, che si tratti di una Clio da 15.000 euro o di una Mercedes Classe S da 120.000. Certo, il filtro della Classe S è un po’ più grande, ma è molto più economico in termini percentuali e il cliente può permettersi di pagarlo. Ma la vita sta diventando molto difficile per le aziende che producono citycar”. E questo sembra mettere fuori gioco le utilitarie a benzina.
“I costi delle batterie scendono del 10% all’anno e…”
Lo scenario cambia parlando di EV: “Nel frattempo, il costo delle batterie sta diminuendo di circa il 10% all’anno, secondo la nostra esperienza. E le citycar elettriche hanno bisogno di batterie più piccole, quindi anche più economiche in termini percentuali rispetto ai veicoli elettrici di dimensioni maggiori. Con l’aumento dei prezzi delle auto di piccole dimensioni a combustione, l’EV equivalente diminuisce. Si avvicina il momento in cui le due curve dei costi si incroceranno: a quel punto l’auto elettrica diventerà la più abbordabile in Europa“.
Già, ma chi sarà il primo costruttore a raggiungere il fatidico punto di pareggio? Tutte le grandi marche ci stanno lavorando, in uno sprint già lanciato. Un risultato enorme perché “democratizzerà” le auto elettriche in tutta Europa. La Renault è in gara con il progetto R5, la riedizione in elettrico di un’icona del passato. E qui De Meo lancia la sua sfida: “La maggior parte del settore si aspetta che le linee dei costi si incrocino nel 2025-26. Ma forse possiamo essere i primi, se progettiamo un prodotto molto intelligente. È una corsa contro il tempo“. Quando? Probabilmente tra due anni, nel 2023.
SECONDO NOI. Questa è la gara vera nell’industria dell’auto: mettere in un’auto di 4 metri (al massimo) una buona autonomia a un prezzo accettabile. Questa prima fase dell’elettrico è caratterizzata soprattutto da grandi e costosi Suv, in cui è più facile annacquare il costo delle batterie. Una scorciatoia che non ci convince: le città hanno bisogno di auto che non solo non inquinino, ma anche che occupino poco spazio.