Site icon Vaielettrico

Gita in montagna in VW ID3: basterà una ricarica in pausa pranzo?

ricarica pausa pranzo

Basterà una ricarica in pausa pranzo per portare a termine una gita  in montagna con gli amici, chiede Giorgio, possessore di una VW ID3 con batteria da 62 kWh? Inviate i vostri quesiti a info@vaielettrico.it.

“Possiedo una ID.3 Pro a 62 Kw (credo la stessa di Paolo Mariano) e la usiamo generalmente per brevi percorsi. Adesso con tre vecchi amici contiamo di farci una giornata in montagna (circa 180 km da casa), girare un paio di valli alpine che frequentammo in gioventù e tornare a casa in serata. 

C’è una formula per calcolare i tempi di ricarica?

C’è quindi la necessità di fare una ricarica in un impianto che avremmo individuato vicino a dove pranzeremo. Il mio problema è che non so quanto durerà la ricarica, se in misura all’incirca pari alla pausa pranzo, oppure no. Essendo l’unico “elettrico” dei quattro, ho la necessità di dimostrare che l’auto elettrica è una valida alternativa anche in questa particolare occasione. Esiste una formula che mi dica ad esempio, se arrivo con il 25% di batteria e trovo una colonnina a 22 Kw, quanto ci metto a riportare la batteria al 90%?
Sperando di essere stato chiaro, ringrazio anticipatamente se vorrete illuminarmi.
Giorgio Penolazzi 

Risposta- E’ impossibile dire quanto tempo le occorrerà per ricaricare l’auto senza sapere che tipo di colonnina utilizzerà per la ricarica durante il pranzo, dove sosterà e come ci arriverà (autostrada? strade statali?), a che velocità viaggerà, e quale dislivello dovrà affrontare. Insomma, per darle un consiglio avremmo bisogno di più informazioni e più dettagliate.
Ma proviamo a ragionare in termini generali concentrandoci sulla ricarica in pausa pranzo. E ricordandole che non è necessario fare il pieno a ogni ricarica, ma basta ripristinare l’autonomia sufficiente per rientrare a casa senza ulteriori soste.

Dipende dalla colonnina a dal caricatore della sua ID3

Se utilizzerà una colonnina pubblica in AC, la sua ID3 ricaricherà alla potenza massima di 11 kW. A spanne aggiungerà una  sessantina di km di autonomia ogni ora di sosta, quindi circa 120 km nel tempo medio di un pranzo (due ore).  Se preferisce può calcolare, nelle stasse due ore, di incamerare circa 20 kWh di energia.  Se per la ricarica utilizzerà invece una wallbox domestica o l’impianto privato del ristorante, alimentato in monofase, la potenza massima di ricarica sarà di 7,4 kW (probabilmente anche inferiore), quindi i valori, nelle stesse due ore, scenderanno rispettivamente a un’ottantina di km e 14-15 kWh al massimo.
Dubito che in montagna possa trovare una colonnina ultrafast. Ma in un grosso centro (Cortina, Madonna di Campiglio, Cormayeur) sono già attive colonnine in DC che erogano fino a 50 kW di potenza; nel qual caso durante il pranzo potrà effettuare perfino una ricarica completa da 0 al 90%.

E’ proprio necessario riportare la batteria al 90%?

Se però la sosta pranzo è prevista a metà gita, percorsi quindi i primi 180 km, la sua batteria non ci arriverà a zero; avrà ancora un 30-40% di carica residua. Le basterà un rabbocco (i 120 km o 20 kWh di cui parlavamo) per rientrare a casa senza patemi. Considerando anche che al ritorno viaggerà in discesa consumando un 30% in meno, come  minimo.

-Iscriviti alla nostra newsletter e al nostro canale YouTube

Exit mobile version