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G7 Parigi ferma le Tesla Model 3 dopo un grave incidente

La scena del disastroso incidente, con un morto e 20 ferito, di cui 3 in condizioni critiche.

il ministro dei trasporti Jean-Baptiste Djebbari.

AGGIORNAMENTO / Dell’incidente si sta occupando personalmente il ministro dei trasporti Jean-Baptiste Djebbari. Il ministro ha spiegato alla radio RMC di aver parlato con l’amministratore delegato di Tesla Europe, il quale gli ha detto che non c’erano stati alertdi sicurezza sul Modello 3. Aggiungendo che la casa americana, che raccoglie dati dettagliati dai sensori e dalle telecamere sui suoi veicoli, lo ha informato di aver fornito tutti i dati tecnici agli investigatori. Un dirigente di G7, la compagna di taxi proprietaria della Tesla, ha detto alla Reuters che l’incidente è avvenuto mentre un tassista fuori servizio stava portando la famiglia al ristorante. L’autista ha provato a frenare ma l’auto ha invece accelerato, ha ripetuto. Ora l’uomo è indagato per omicidio colposo. L’incidente ha destato enorme impressione a Parigi, dove in un primo tempo si era pensato a un attacco terroristico.

ARTICOLO ORIGINALE

G7, compagnia di taxi parigina, ha sospeso dal servizio le Tesla Model 3 in flotta  dopo l’incidente mortale verificatosi nello scorso settimana.

G7: l’autista ha investito diversi pedoni e una bici

L’incidente è stato particolarmente grave. Uno degli autisti di G7, al momento fuori servizio, stava guidando un taxi Model 3 a Parigi quando ha perso il controllo dell’auto. Ha investito un ciclista e diversi pedoni prima di schiantarsi contro un furgone. Il bilancio è di un morto e 20 feriti, di cui tre in condizioni critiche. L’autista, praticamente illeso, si è giustificato dicendo che  un “problema tecnico” ha fatto sì che l’auto accelerasse da sola. Riaprendo la polemica sulle “unintended accelerations”, le accelerazioni non volute, che ha già portato a un richiamo imposto dalle autorità in Cina. E anche a un’indagine aperta dall’organo che vigila sulla sicurezza stradale negli USA, l‘NHTSA. Indagine che però si è conclusa con un’archiviazione, attribuendo a “errore umano” la causa degli incidenti. A questo punto diventa cruciale l’inchiesta aperta dalla Procura francese, vista anche la gravità dell’incidente.

L’incidente più famoso: una coppia finita in un fiume in Cina. Il conducente parlò di improvvisa e incontrollabile accelerazione della loro Tesla Model S.

I precedenti in Cina e in Usa

Nel frattempo, comunque, G7 ha fermato tutte le Tesla Model 3 (la compagnia parigina ha una delle maggiori flotte al mondo). L’annuncio è comparso sul sito di Le Figaro: “In via precauzionale e nel rispetto delle nostre procedure, G7 ha deciso di sospendere i 37 conducenti affiliati a G7 equipaggiati con il modello simile al veicolo coinvolto. In attesa degli accertamenti”. G7 gestisce anche 50 Tesla Model S, che invece rimarranno in servizio. Tesla France ha già rilasciato un primo commento, affermando che non ci sono indicazioni che un difetto tecnico sia alla base di questo incidente. In caso di crash come questo, la Casa di Elon Musk ha sempre attribuito la responsabilità a conducenti che usavano il pedale sbagliato. Una tesi sostanzialmente fatta propria dalla NHTSA, ma non dalle autorità cinesi. Proprio in Cina si è verificato uno degli incidenti più famosi, con una coppia finita con l’auto in un fiume a causa, a loro dire, proprio di una  “accelerazione non voluta“.

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