Maxi richiamo Tesla in Cina: coinvolte quasi 300 mila vetture, tra Model 3 e Model Y, prodotte in loco o negli USA. Motivo? Rischio di accelerazioni anomale.

Maxi richiamo Tesla: quasi 300 mila auto coinvolte
L’intervento non avverrà in officina, ma da remoto, con un aggiornamento OTA (Over The Air) del software. Le autorità di Pechino hanno fatto sapere che la correzione riguarderà la funzione di guida assistita, che può essere attivata accidentalmente dai conducenti. Causando appunto un’accelerazione improvvisa. Per l’esattezza le auto coinvolte sono 249.855 Model 3 e Model Y prodotte nella Gigafactory di Shanghai e 35.665 Model 3 arrivate da oltre Oceano. I grandi numeri coinvolti nell’operazione danno l’idea di quanto sia importante il mercato cinese per la marca di Elon Musk: nel solo mese di maggio qui sono state vendute 33.463 Tesla. Il richiamo arriva dopo un lungo ping pong tra i rappresentanti dell’azienda californiana e le autorità locali. La prima ha negato a lungo che il possibile problema potesse avere ripercussioni sulla sicurezza. Ma il governo di Pechino ha tenuto il punto e alla fine la correzione del software si farà.
Negli Usa un’indagine si è chiusa con un nulla di fatto
Di questo problema delle “sudden unintended acceleration“ (improvvise accelerazioni non volute) con le Tesla si parla da tempo. Questa quantomeno è l’espressione usata dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) per mettere il presunto problema messo sotto inchiesta. L’autorità che vigila sulla sicurezza stradale negli Stati Uniti si è mossa nel gennaio 2020 dopo 127 segnalazioni, con 110 incidenti, di cui 52 con feriti. Ma un anno dopo l’inchiesta si è chiusa: non è stato possibile dimostrare l’esistenza di un difetto nell’auto, piuttosto che un errore dei conducenti.

Ma l’incidente più famoso, sempre per un presunto malfunzionamento con accelerazione improvvisa e incontrollabile, è accaduto in Cina. Un’uscita di strada rimasta famosa, che ha coinvolse una coppia cinese finita in un fiume senza riuscire a fermare il Model S. Ma anche in quel caso non si riuscì a dimostrare che la colpa era riferibile alla vettura e non al conducente.
titolo imbarazzante, fa pensare a mandrie di model 3 e Y avviate in officine
non esiste alcun richiamo, è stata solo una richiesta del governo cinese, nessun difetto
la modifica apportata è questa
https://twitter.com/ray4tesla/status/1409397279191040006
per l’autore è evidente che è preferibile avere una bella VW ID3 cha aggiorna il software in officina, per farlo purtroppo in VW hanno i computer lentini e impiegano due giorni
che articolo patetico
Anche in questa occasione si tocca concretamente la supremazia tecnologica di Tesla rispetto agli altri costruttori di auto: quanti altri autoveicoli sono attualmente aggiornabili on air ?
Cioè senza dover portare l’autoveicolo in officina ?
Ciao da Paolo
Da quello che si riesce a capire è più una delle funzioni del cruise control piuttosto che un vero e proprio bug.
In pratica, se non si configura diversamente, il cruise control raggiunge la velocità limite per il tratto di strada che sta percorrendo. Questa funzione è stata criticata sin dall’inizio da molti utenti tant’è che è da diverso tempo possibile cambiare impostazione per mantenere invece la velocità attuale. Il governo cinese ha puntato i piedi per far rimuovere la possibilità di scegliere la prima configurazione.