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FCA-PSA, la fusione è fatta, ora dateci la Centoventi

FCA-PSA

Carlos Tavares di PSA e Mike Manley di FCA alla firma dell'accordo.

FCA-PSA, la fusione è fatta, ora dateci la Centoventi. I due gruppi hanno firmato la lettera d’intenti che, di fatto, dà vita al quarto gruppo mondiale nell’auto. E noi abbiamo già una richiesta…

FCA-PSA, ora serve una ventata d’aria fresca. E la Centoventi…

Nonostante le rassicurazioni, il timore generale è che le inevitabili sovrapposizioni produttive generino tagli nel personale. Le famose economie di scala. E siccome il pendolo del comando sembra orientato più su Parigi che su Torino, molti pensano che a farne le spese potrebbero essere soprattutto le fabbriche italiane.

La Centoventi, nella nuova era della fusione FCA-PSA, s’ha da fare.

Per rassicurare tutti, più delle parole, servirebbero segnali forti, convincenti. Per esempio togliendo il freno a mano con il quale viaggiano da diversi anni grandi marche come Fiat e Alfa Romeo, costrette a lanciare nuovi modelli col contagocce. Guardando la concorrenza presentare un’auto nuova dopo l’altra. Ci vorrebbe una ventata d’aria fresca, che convinca gli italiani (e non solo) che qui si possono ancora concepire auto veramente nuove, sorprendenti. E la Fiat una bella carta da giocare ce l’ha in casa. L’ha presentata al Salone di Ginevra di marzo ed è il prototipo di un’auto elettrica rivoluzionaria. La Centoventi, appunto (guarda questo articolo). È stata elogiata da tutti per la sua idea di modulari e per le idee originali che ne potrebbero fare un modello iconico, come lo sono stati la 500 e la Panda. E anche per la semplicità e la freschezza delle linee.

Non si può vivere solo di tagli e risparmi

Anche la Centoventi, però, sembrava destinata a entrare nel cassetto delle tante buone idee partorite dalla marca torinese negli ultimi decenni. E mai realizzate. Il motivo? Il costo di sviluppare nuovi prodotti, spesso ritenuto incompatibile con le esigenze di bilanci sempre molto tirati. Ma adesso non si può più vivere di risparmi e di tagli.

L’apertura a libro delle portiere mostra gli interni della Centoventi.

La Centoventi, come abbiamo scritto più volte, s’ha da fare. E può essere la base di una nuova famiglia di modelli che, perché no, possono portare sul cofano anche i marchi del partner francese. Peugeot, Citroen, Opel…Un nuovo inizio: dopo l’auto made in Italy l’era dell’auto made in Europe. Per dimostrare che anche al di qua delle Alpi, nell’alleanza FCA-PSA, c’è gente che ci sa fare. Anche nell’immaginare il futuro ai tempi dell’auto elettrica.

 

 

 

 

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