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Facciamo come i trattori: “In piazza contro l’elettrico”

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Facciamo come i trattori, una bella protesta contro l’elettrico, tanto tutti sanno che non sono le auto ad inquinare. Così la pensa Antonio, un lettore. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri messaggi vanno inviati a info@vaielettrico.it

Facciamo come i trattori, siamo alla fame, perché non ci lasciate almeno le nostre auto?

“Tutti sanno che non sono le macchine a inquinare, ma riscaldamenti e fabbriche. È ora che si faccia come gli agricoltori. Loro con i trattori e noi tutti con le macchine, uniti a non acquistare elettrico. Siamo alla fame, però che ci lascino le nostre macchine. Possono solo essere severi ai controlliAntonio

Le proteste sono legittime, la propaganda becera no

 

Risposta. Tutte le proteste sono legittime e sappiamo bene che in giro c’è tanta gente esasperata, che fatica ad arrivare alla fine del mese. Questa mail dimostra anche che molte di queste persone sono vittime di una propaganda becera, prevalente sui social, che li convince che è l’elettrico la causa di tutti i loro mali.

Ricordiamo a tutti che l’arrivo dell’auto elettrica non costringe nessuno a sostituire la sua auto. In Europa si sta ancora discutendo se autorizzare solo la vendita di auto a emissioni zero a partire dal 2035, ma una decisione definitiva verrà presa solo tra due anni. E comunque anche dopo il 2035 chi ha già acquistato un’auto a benzina o a gasolio potrà ovviamente circolare.

Sempre rispettando le limitazioni stabilite a livello locale, che sono in vigore da decenni e che nulla hanno a che vedere con l’elettrico. Limitazioni che hanno via via riguardato le auto più vecchie, a partire dalle Euro Zero. Che, checché si legga sui social, il loro bel contributo all’inquinamento l’hanno dato, in compagna con fabbriche, riscaldamenti, allevamenti ecc.

– Leggi anche: la rivolta dei trattori, marciano davvero contro il Green Deal?

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