Fabbriche cinesi: l’Italia parla, la Spagna fa, portandosi a casa lo stabilimento europeo di Chery Automobile, uno dei maggiori costruttori del gigante asiatico.
Fabbriche cinesi: a Barcellona la fabbrica Chery con il marchio Ebro
Siamo alle solite, si ripete il copione già visto nelle fabbriche di batterie. Roma si avviluppa tra promesse roboanti e polemiche, Madrid guarda al concreto e si porta a casa nuovi stabilimenti e posti di lavoro. Da mesi il ministro delle Imprese Adolfo Urso parla di fabbriche cinesi in arrivo. Non si capisce se sia un’arma di pressione nel tavolo aperto con Stellantis o se invece qualche trattativa seria ci sia veramente. Fatto sta che la Spagna, che già produce il doppio delle auto che si fanno in Italia, ci brucia ancora sul tempo e annuncia orgogliosa la costruzione della fabbrica Chery. Con un doppio risultato: oltre a portarsi a casa investimenti e posti di lavoro a Barcellona, rilancia un marchio iberico morto da tempo come Ebro. Marchio che i cinesi useranno per darsi un’aria da europei e produrre nel vecchio continente, schivando così i dazi sul made in Cina che la UE metterà già da luglio.
Ruolo decisivo del premier Sanchez nella trattativa
Da notare che nella trattativa si è impegnato personalmente il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez. Fondata nel 1954, la Ebro, specializzata nella produzione di veicoli commerciali, agricoli e fuoristrada, è rimasta in attività fino al 1987. Una nota spiega che ora rinascerà grazie “alla solida base tecnologica e all’innovativo sistema di R&D del colosso cinese“. E che ” EBRO punta a riaffermarsi sui mercati come brand automobilistico specializzato nella progettazione, produzione e vendita di veicoli a basso impatto ambientale. La Casa si impegnerà nella realizzazione di modelli a energia pulita“. Chery non ha neppure 30 anni di vita, essendo stata fondata nel 1997. È stato uno dei primi gruppi cinesi a superare il milione di vetture vendute. Attestandosi poi per 21 anni consecutivi come leader nella classifica dei costruttori che hanno esportato più vetture nel mondo.