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Euro 7, l’affondo di T&E: la lobby dell’auto gioca sporco

Euro 7, affondo di Transport & Environment (T&E): la lobby europea dell’auto sta giocando sporco per condizionare la UE sui nuovi standard per le emissioni.

Ursula Von Der Leyen : la UE chiamata a una difficile decisione sull’Euro 7.

Euro 7, che scontro per i nuovi limiti sulle emissioni

Pressioni aggressive e dichiarazioni infondate“. Questo starebbe facendo l’industria per “far deragliare i programmi dell’Unione Europea sul taglio delle emissioni del trasporto su strada“. L’accusa è in un briefing del gruppo che si batte per avere trasporti più sostenibili. Secondo T&E saranno i cittadini europei, con la loro salute, a pagare le conseguenze, se l’industria riuscirà ad annacquare i nuovi standard per auto, furgoni, bus e camion. L’Euro 7 stabilirà i limiti di legge per quasi 100 milioni di mezzi a benzina e gasolio venduti nell’Unione Europea a partire dal 2025. Carlo Tritto, Policy Officer per T&E Italia, attacca: “Tecnologie accessibili sono ormai in grado di ridurre notevolmente le emissioni a costi inferiori al ritocco della verniciatura di un’auto di classe media. Un’opportunità senza precedenti per rendere migliore l’aria che respiriamo”.

Thomas Schäfer, CEO della Skoda.

Euro 7, Case sul piede di guerra

Da tempo i costruttori lamentano che limiti troppo stringenti farebbero schizzare in alto i prezzi delle auto, tagliando fuori i consumatori meno abbienti. Secondo T&E, invece, la UE stima che l’adozione di tecnologie di emissioni più pulite con l’Euro 7 aggiungerebbe tra i 100 e i 500 euro al prezzo di un’auto. “Meno di una verniciatura su un modello come la VW Golf o la Ford Fiesta, che può costare oltre 700 euro. Per i camion la conformità aggiungerebbe meno dell’1% al costo totale di proprietà, calcolato su 5 anni”, aggiunge T&E. “Invece di aprirsi all’innovazione per eliminare le emissioni tossiche, il settore esercita potenti pressioni contro questo giro di vite normativo”, continua Tritto. “Usa quelli che sono in pratica sporchi trucchi, come affermazioni fuorvianti secondo cui i costi metterebbero a rischio attività e posti di lavoro”. La decisione UE è attesa per novembre.

Carlo Tritto di T&E Italia.

“Le auto piccole costeranno troppo”  “Macché, soliti allarmismi interessati”

A inizio anno, l’associazione europea dei costruttori ACEA ha lanciato una campagna contro l’Euro 7. Sostenendo che la nuova normativa equivarrebbe alla messa al bando dei motori a combustione interna. L’industria sostiene che il nuovo standard  costa troppo e non è tecnicamente fattibile. Qualche giorno fa il n.1 della Skoda, Thomas Schafer, ha condiviso la fibrillazione che si vive ai piani alti delle Case: “Non conosciamo ancora i requisiti esatti dello standard previsto. Le prime specifiche, poi respinte, avrebbero fatto sì che anche una mild hybrid non sarebbe stata sufficiente per raggiungere l’Euro 7. Il che avrebbe reso le auto piccole notevolmente più costose“. Ma T&E ricorda che “il settore auto ha una lunga storia di allarmismi sugli standard per le emissioni, sostenendo che sarebbero impossibili e troppo costosi o paralizzerebbe le vendite. Per poi conformarsi rigorosamente e prendersi tutto il merito una volta entrata in vigore la normativa”.

 

 

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