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Anche Skoda vede la fine delle plug-in: futuro solo elettrico

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Anche Skoda vede la fine delle plug-in, con un passaggio all’all’elettrico puro. Lo ha spiegato in un’intervista ad AutoGazette, il n.1 Thomas Schäfer.

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La ID. Life, concept della piccola elettrica VW: Skoda  lancerà una sua versione.

 Tre elettriche in arrivo entro il 2025

Il futuro elettrico di Skoda vede almeno tre modelli già pianificati. Il primo sarà la versione coupé della Enyaq, in arrivo già nei prossimi mesi, chip permettendo. “Stiamo  esaminando la situazione dell’offerta per il 2022. Se dovesse esserci un ritardo, sarà solo di poche settimane. Nulla cambia nella pianificazione di base“, assicura il n.1. Nelle vendite complessive Enyaq la coupé dovrebbe valere una quota del 20-30%. Poi, tra due anni, la Skoda lancerà sul mercato un’altra EV “che sarà inferiore alla Enyaq iV in termini di dimensioni e prezzo”. Dovrebbe trattarsi di una versione economica della Volkswagen ID.3. Infine, nel 2025, arriverà la piccola Skoda elettrica, “sorella” della Volkswagen ID.Life, il concept già presentato a Monaco a inizio settembre. La forchetta di prezzo sarà tra 20 e 25 mila euro, meno incentivi. Possibile che arrivi prima, visto il successo delle citycar elettriche? “Certo che ci piacerebbe”, sospira Schäfer, “ma non è cosa da poco presentare una nuova elettrica ad un prezzo molto competitivo“.

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La Skoda Enyaq iV, elettrica: raccolti già 70 mila ordini

Nel 2030 vendite Skoda on il 70% di elettrico

Quanto al futuro, Schäfer prevede che nel 2030 le vendite Skoda in Europa saranno fatte al 70% da auto elettriche.  “Il tema ha subito un’enorme accelerazione negli ultimi due anni. E non mi aspetto che rallenti“, ha spiegato ad AutoGazette. “Molto accadrà poi  entro il 2035. Ma bisogna sempre tenere d’occhio i mercati emergenti, per i quali la mobilità elettrica non sarà un’opzione praticabile in tempi brevi. Indipendentemente da come si svilupperà la trasformazione dal motore a combustione all’auto elettrica: manterremo il nostro alto livello di flessibilità e potremo adeguarci di conseguenza. Se necessario, possiamo certamente crescere oltre questo 70%“. Saranno i limiti previsti dalle nuove norme Euro 7 sulle emissioni a dare il colpo di grazia ai motori tradizionali? “Non conosciamo ancora i requisiti esatti dello standard previsto. Le prime specifiche, poi respinte, avrebbero fatto sì che anche una mild hybrid non sarebbe stata sufficiente per raggiungere l’Euro 7. Il che avrebbe reso le auto piccole notevolmente più costose“.

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28 COMMENTI

  1. In risposta a roberto: perdonami ma hai provato la id4 (e dato che qualcosa poco ne so) è una delle più tranquille. Se vuoi auto sportive c’è la taycan o meglio la model s plaid che come rapporto qualità prezzo è la migliore mai prodotta con uno 0-100 che risulta impressionante, ma basterebbe vedere solo qualche video della model 3 performance che fa sentir male ai passeggeri… Che per alcuni, ad oggi una piccola percentuale può continuare a prendere le ultime motorizzazioni che verranno negli anni tolte, l’infrastruttura nessuno lo nega (ed io lo scrivo sempre) che forse è il problema più grande anche se sta migliorando notevolmente (guardo spesso nextcharge nella mia zona). Poi si potrà criticare quanto si vuole ma ad oggi l’auto elettrica è già stravincente per gran parte degli utilizzi con tutti i limiti del caso incluso quello dello sviluppo ma i progressi si vedono ad occhio. L’autonomia, con tutti i limiti del caso la lucid con 113 kWh di batteria è arrivata ad oltre 800 km con omologazione epa che è più affidabile del wltp, quindi a stretto giro ci sarà di nuovo una mini rivoluzione. Guardate che nel 2017 c’erano poche auto fra cui la c0 con circa 100 km d’autonomia e 30k di prezzo (senza incentivi), sembra già un’altra era e fra qualche anno sarà lo stesso e rivedendo queste conversazioni sarà di nuovo un passato che sembra molto lontano ma invece è solo di qualche anno!

    • Non siamo sulla stessa lunghezza d’onda, Leandro ma va bene lo stesso 😊
      Mi hai appena citato 3 macchine costosissime (l’unica leggermente abbordabile è la Model 3 performance). Quando parlavo di auto sportive termiche mi riferivo a modelli molto più abbordabili come la hyundai i30 n o la golf gti. La Lucid è un auto per gente molto facoltosa, non di certo per agenti di commercio o agenti di vendita. Mi piace il tuo ottimismo riguardo il futuro prossimo ma temo che i tempi saranno un po’ più lunghi…almeno fino a quando non chiuderanno ltutte e raffinerie del petrolio

  2. Io ad esempio sto a 130 km dal mare. 1 ora e 30 di autostrada. Ma andata e ritorno sono 260km, più altri 15 o 20 per cercare parcheggio, o eventuali deviazioni. Dovrei ricaricare al 100% cosa sconsigliabile e sperare di non avere intoppi, altrimenti o arriverei a casa con un 10%, sconsigliato e dannoso per le batterie, oppure resterei a piedi. Le batterie vanno usate per un 70% della loro capacità massima per non danneggiarle e a velocità autostradale con climatizzatore acceso i consumi sono elevati e riducono le percorrenze dichiarate di un buon 25%, se poi ci aggiungete il discorso fatto prima di non salire oltre al 90% e non scendere sotto il 20% (anche per questioni di ansia da riserva) e il fatto che dopo 5 o 6 anni le batterie hanno un’efficienza ridotta di almeno un 10%, ecco che la praticabilità dell’auto elettrica ad oggi non esiste, perché solo Tesla e pochi altri permette autonomie sufficienti per fare un tragitto di 300 km scarsi, senza ricaricare, senza spremere al limite le batterie e senza paura di stare a piedi.
    Un’auto elettrica che dichiara 500km di autonomia, in utilizzo reale sono circa il 20% in meno a meno di circolare in città, dive però la ricarica è facilmente raggiungibile, significano non più di 400km reali, ma si tratta di percorrenze dal 100% di batteria allo 0%. In realtà meglio stare alla larga da quei valori di carica, quindi togliamo altro 30%, e diventano 280km, toh, facciamo 300km. Ma invecchiando l’efficienza diminuisce e dopo 5 o 6 anni, avremo perso un altro 10%? E allora siamo solo più a 270km reali sicuri su un auto elettrica praticamente nuova (perché un auto di 5 anni per me è paragonabili al nuovo) che dichiara 500km. È matematica!
    L’auto elettrica è ok come seconda auto di casa, da usare nel quotidiano per girare vicino casa o a volte nei weekend appena fuori porta, se no è un casino e comporta una pianificazione maniacale delle soste e la possibilità di rovinarsi la giornata per ogni intoppo dell’itinerario pianificato.

    • Non c’è una colonnina per ricaricare dove vai al mare? Oppure una colonnina fast lungo il percorso dove fermarti 20 minuti? Non serve niente più di questo per avere quel margine di sicurezza in più.

    • Ma quando mai!
      Io sarei contento che si arrivasse al 70% nel 2030, ma credo che ci attesteremo poco oltre il 50% (almeno in Italia)

      • Le cose stanno correndo.. ripeto se domani fra qualche anno 2024/25 avremo almeno 500km reali con prezzi uguali se non inferiori chi comprerà più termico? E ci vogliono altri 5 anni al 2030 😀

        • Per me il problema non è la batteria (300km “reali” sarebbero più che sufficienti),ma la ricarica.
          Se non posso ricaricare a casa (impianto inadeguato) e la colonnina pubblica più vicina è a circa 2km, come faccio? Non posso sperare che sia sempre libera quando mi serve.
          Con l’attuale infrastruttura una full EV, non potrei usarla neanche se me la regalassero, anche se mi piacerebbe molto.
          E non si creda che siamo in pochi in questa situazione. Certo non siamo la maggioranza, ci mancherebbe.
          E’ per questo che, secondo il mio modestissimo parere, entro 10anni le BEV supereranno le ICE, ma non le soppianteranno.

          • Il numero di punti di ricarica è raddoppiato ogni anno negli ultimi quattro anni. Quindi l’infrastruttura fra 10 anni non sarà l’attuale.

  3. Le plug-in sono incomprese, i più le confondono con le ibride ma sono COMPLETAMENTE diverse a livello concettuale. Un’auto ibrida sarà sempre e solo un’auto a benzina e nulla più. Una plug-in invece é una vera automobile due in uno, sia elettrica che termica, che può essere ricaricata alla presa, cosa che la ibrida non può fare: la ibrida dovrà sempre e solo rifornirsi dal benzinaio. La plug-in è una soluzione smart per diversi aspetti e può essere altrettanto green di una BEV, per un certo tipo di utente. Una plug-in ha un’autonomia in elettrico che solitamente arriva a 60-70 km. Questa autonomia é assolutamente compatibile col tragitto casa-lavoro della maggioranza degli automobilisti. Inoltre si tratta di una percorrenza compatibile con la ricarica domestica, attualmente la più economica. La percorrenza a benzina dovrebbe essere riservata ai viaggi lunghi, arrivando in questo modo a una percorrenza in elettrico anche del 90% dei km. PURTROPPO, essendo il concetto del plug-in incompreso dai più, molti le confondono con le ibride per cui non le considerano, e persino chi le acquista finisce per usarle come auto a benzina, il che é una scelta folle, dato il vantaggio economico dell’utilizzo in modalità elettrica, oppure é indice di una percorrenza giornaliera incompatibile col concetto del plug-in. Ma la filosofia plug-in é assolutamente valida, soprattutto in un periodo di transizione come questo che durerà diversi anni

    • Quindi mi stai dicendo che compri un auto che utilizzi quasi esclusivamente elettrica ed ogni tanto a benzina per i viaggi lunghi avendo il doppio dei costi dato che devi fare i tagliandi e manutenzione portandoti il motore a combustione a spasso?? Siete davvero fenomenali con questi ragionamenti!! Meno male che mercedes e ora skoda iniziano a capire che non servono a nulla e si concentreranno SOLO sull’elettrico puro!

      • Risposta da tifoso piena di astio inutile. Ad ogni modo, devi considerare i costi, una full electric con grande pacco batterie e possibilità di ricarica rapida costa magari 10 o 20 mila euro in più di una plug-in, e non tutti possono permettersi questo investimento iniziale. Inoltre, con una percorrenza media per automobilista di 16’000 km annui, facendone meno di 2000 in modalità termica, cosa assolutamente possibile, la manutenzione e i relativi costi del motore termico sono di molto ridotti. Ad oggi un motore termico più il serbatoio costano ancora molto meno di 40 o 50 kWh di batterie al litio, questi sono i fatti. E c’è anche da considerare la rete di benzinai e la facilità di rifornimento che qualcuno può considerare utile per i viaggi. Da ultimo, ti consiglio un confronto più educato senza cercare di offendere chi ha idee diverse dalle tue convinzioni

        • No No io ho messo sul piatto cose che voi continuate ad indorare ma non reggono.. Già quello che scrivi ti fa rendere conto che non sai, perchè non leggi o la butti lì, quanto costa una plug-in ed un elettrica pura, ho visto qualche esempio e siamo a 4k euro di differenza ovviamente incentivi inclusi. Jeep plug-in a partire da 39.150 kia e-niro long range 44.850 (non contando che gli incentivi sono più alti per l’elettrico) quindi forse il prezzo è quasi uguale. E cosa c’entra che fai pochi km in termico con costi ridotti??? Ma davvero scherzi?? il tagliando deve essere fatto anche ogni anno o a determinate percorrenze chilometriche cioè è ancora più aggravata la cosa dato che non la utilizzi o ben poco ma i costi li devi sostenere comunque. La rete dei carburanti classici è si più estesa etc ma cosa c’entra con il plug-in se cerchi sempre d’andare in elettrico?? Cioè stai più tranquillo sulla rete che utilizzerai qualche volta all’anno??? Va bene dai su ma che discorsi sono. Infine le opinioni puoi anche averle ma i prosciutti sugli occhi no, se vuoi comprare una plug-in sei libero di farlo fin quando ci saranno in commercio ma come scritto le cose che dici e pensi non reggono (nessuna) poi non farmi la morale perchè non è il caso. Ti ripeto di nuovo di andarti a vedere quanto costa una plug-in.

          • Visto che scrivi che non ha senso portarsi in giro un motore termico che si utilizza solo a volte, ti ribalto la domanda: che senso ha portarsi appresso mezza tonnellata di batterie quando magari se ne usa solo il 15% ogni giorno? È la stessa identica cosa. Poi se affermi che un motore termico con 10 mila km ha la stessa manutenzione di uno da 100 mila sei proprio sicuro che il prosciutto non sua sui tuoi occhi? Da ultimo ti consiglio nuovamente di non agitarti se qualcuno non la pensa esattamente come te

          • I prosciutti agli occhi ce li hanno tutti quelli che esaltano una determinata cosa affermando che tutto il resto è cacca (si può dire o verrò bannato?) 😉 ci sono motorizzazioni che sono migliori di altre ma ognuna ha dei limiti e dipende dall’uso che ne facciamo. Il cambio olio per un motore termico lo si fa in genere a 20.000 km o dopo due anni. Ma se dopo due anni sono stati fatti solo 4.000 km non c’è necessità di farlo. Questo è solo un esempio. Ad oggi se vuoi un elettrica come si deve occorre porre lo sguardo sui modelli Tesla che tanto economici non sono. Anche la Ioniq 5 è la Ev 6 sono ottimi prodotti ma non costano quanto una plug in. Poi, ognuno è libero di pensarla come vuole

        • Non serve risponderti non lo capiresti. Ovviamente mi sembri tu molto agitato che io sono tranquillo. Comprate plug-in nessuno vi ferma.

  4. Un’ibrida non la comprerei mai. Tuttavia è anche giunto il momento di dire che le infrastrutture di ricarica sono del tutto insufficienti. Bisogna che si diano una mossa ma anche veloce. Qualche domenica fa in una località di mare della Liguria c’era pieno di gente e 2 sole postazione di ricarica occupate tutto il giorno. Uno non può andare al mare e stare tutto il giorno a fianco della colonnina ad aspettare che si liberi. E la situazione immagino sia ormai la stessa un po’ ovunque. Il problema sta diventando serio soprattutto con i dati di vendita di elettriche e plug-in.

    • Sono perplesso, oggi le ev fanno almeno 350 Km, andare al mare in giornata ed essere più distanti di 160 Km non la vedo una cosa tanto comune.
      Su strade normali sono più di 3 ore di viaggio andata e ritorno…

      • Quelli che da Milano vogliono trascorrere una giornata a mare o anche solo il sabato e la domenica in una qualsiasi località marina della Liguria. L’ osservazione non è poi così strampalata. Con un pieno di benzina o ancora meglio, diesel lo puoi fare ma con l’elettrico la vedo un po’ dura senza rabbocchi.

        • È chiaro che chi vede solo elettrico alle condizioni attuali, o vive in zone privilegiate o corre poco o ancora ha molto tempo e denaro..L’auto è un mezzo e deve rendere facile ed economico spostarsi..Al momento una panda da 8.000euro assolve meglio tali compiti rispetto ad una qualsiasi elettrica di pari o superiore categoria.

        • Roberto ti rispondo quì dicendo che mi dispiace ma i prosciutti ce l’ha chi non riesce ad essere obiettivo nelle cose. Ci sono motorizzazioni migliori e peggiori ma come detto l’elettrico vince come coppia come fluidità e tutto il resto. L’olio come il tagliando “deve” essere fatto dopo un certo periodo di tempo qualsiasi meccanico che leggendo le varie indicazioni ti dice la casa madre di produzione poi se non vuoi farlo è una scelta tua personale. Poi mi paragoni la tesla che è un auto premium con una plug-in dello stesso livello qual’è? costano di meno dove? Dai su siamo seri per il plug-in è solo una questione di comodità e basta che per il resto la stragrande maggioranza può farsi l’elettrico puro, se fai qualche viaggio lungo basta un minimo di programmazione.

          • Leandro, se sei contento di guidare un auto elettrica e pensi che sia la migliore soluzione possibile per te non posso che esserne contento. Ma i prosciutti agli occhi io non ce li ho. Ho avuto modo di guidare recentemente una ID 4, certamente fluida, comoda e si guida bene ma quando parlate di prestazioni esaltanti mi viene da sorridere: le macchine sportive sono tutta un’altra cosa e di certo veicoli che pesano oltre 2 tonnellate non lo possono essere. Se si tralascia per un attimo l’aspetto ecologico poiché in quel caso non c’è neanche da discutere, la vettura elettrica non può soddisfare le esigenze di tutti. Leandro, c’è gente che fa centinaia di km al giorno come gli agenti di commercio, quelli che non possono ricaricare da casa poiché non possiedono un box o quelli che sono patiti della sportività e delle prestazioni e che ogni tanto vanno in pista…diciamo a sfogarsi. Per questa tipologia di persone e per altre la macchina elettrica non è adatta, non adesso almeno. In futuro è molto probabile che tanti aspetti che oggi rappresentano dei limiti saranno migliorati. Infine per quanto riguarda la Tesla, non è questione di essere un marchio premium: sono i migliori perché sono stati i primi e anche perché il fondatore ha due attributi così. Le altre case si sono avvicinate di recente e pertanto non possono avere la stessa esperienza nel campo. Io non mi fiderei… Difficilmente sento o leggo di qualcuno lamentarsi della propria model 3, viceversa leggo di gente che ha avuto problemi con le varie elettriche del gruppo Volkswagen o PSA

        • Andare da Milano alla Liguria andata e ritorno in giornata è una cosa perfettamente fattibile anche con un’auto elettrica come la mia che ha una batteria da 46kWh. Ho fatto gite fuori porta anche più lunghe sempre in giornata. L’autonomia autostradale è di 200km anche se vuoi andare per forza a 130km/h. Si tratta di fare una ricarica fast da 40 min o due da 20 min, una l’andata e una al ritorno. È un problema solo se lo si vuol vedere come tale, in realtà è perfettamente fattibile.

      • Io ad esempio sto a 130 km dal mare. 1 ora e 30 di autostrada. Ma andata e ritorno sono 260km, più altri 15 o 20 per cercare parcheggio, o eventuali deviazioni. Dovrei ricaricare al 100% cosa sconsigliabile e sperare di non avere intoppi, altrimenti o arriverei a casa con un 10%, sconsigliato e dannoso per le batterie, oppure resterei a piedi. Le batterie vanno usate per un 70% della loro capacità massima per non danneggiarle e a velocità autostradale con climatizzatore acceso i consumi sono elevati e riducono le percorrenze dichiarate di un buon 25%, se poi ci aggiungete il discorso fatto prima di non salire oltre al 90% e non scendere sotto il 20% (anche per questioni di ansia da riserva) e il fatto che dopo 5 o 6 anni le batterie hanno un’efficienza ridotta di almeno un 10%, ecco che la praticabilità dell’auto elettrica ad oggi non esiste, perché solo Tesla e pochi altri permette autonomie sufficienti per fare un tragitto di 300 km scarsi, senza ricaricare, senza spremere al limite le batterie e senza paura di stare a piedi. L’auto elettrica è ok come seconda auto di casa, da usare nel quotidiano o a volte nei weekend appena fuori porta, se no è un casino.

      • Anzitutto parli con uno che ha un’elettrica quindi non sono uno da convincere. 500 km di autonomina cosa? la Tesla…. la ID3 per fare un esempio ne ha 300. Non ci fai Milano-Sestri Levante (190 km di andata). Quindi siamo realisti per favore.

        • Sull’App NextCharge ho appena contato 12 colonnine fast (>50kW) sul percorso Milano-Sestri Levante. Non ce la fai con la ID.3? Ce la farei io comodamente con la mia e208..
          Ho visto arrivare gente dall’Olanda con la ID.3. Scusami ma non capisco qual è il problema. Le usi le colonnine o carichi solo a casa?

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