Elon ha perso il tocco magico? I media USA sono molto critici con il patron di Tesla. Non solo per i cali di Borsa del titolo Tesla, ma per le parole di Musk.
Elon ha perso il suo inguaribile ottimismo?
Il Musk sempre ottimista, a tratti guascone, del passato, sembra già un lontano ricordo. E questo non piace alla Borsa di Wall Street, che negli ultimi giorni ha bersagliato di vendite il titolo Tesla. La settimana era partita a quota 256 dollari, per poi chiudersi venerdì a quota 211,99, con un calo del 17%. Naturalmente sono stati i conti deludenti del trimestre luglio-settembre a dare il via alle vendite. Ma più di tutte hanno pesato le parole di Musk nella conference-call di presentazione del bilancio, definite da un sito solitamente molto vicino a Tesla come Electrek “disastrous“, disastrose. Dopo anni spesi a spargere ottimismo, Elon ha tirato il freno, spiegando che “se le condizioni macroeconomiche sono burrascose, anche la nave migliore vive comunque tempi difficili. Sono spaventato da quello che è successo nel 2009, quando General Motors e Chrysler fallirono. E ci sono un sacco di guerre nel mondo“.
Col Cybertruck e la “piccola” in arrivo la posta in gioco si alza
Non solo. Musk ha spaventato il mercato spiegando che il Cybertruck, il controverso pick-up in consegna da novembre, non sarà remunerativo per almeno un anno e mezzo. E quindi peserà su bilanci già a rischio per i pericoli di rallentamento dell’economica mondiale. A noi non dispiace questo Musk più riflessivo, frutto probabilmente anche dell’età e di responsabilità crescenti. Ma i mercati preferiscono l’immagine di un Elon sempre proteso verso una crescite perenni, con quote di mercato e utili sempre in crescita. Cosa che, ovviamente, non è possibile. La vera sfida, più che il Cybertruck, è il nuovo modello in via di sviluppo con il progetto Next Gen Platform. Dovrebbe essere la base tecnica per nuovi modelli meno costosi, nella fascia dei 30 mila euro. Una sfida da far tremare i polsi e, forse, rendere Musk insolitamente cauto. Ma da terrorizzare anche i concorrenti, se l’effetto sarà quello dirompente di Model 3 e Model Y.
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