E-bike, mercato 2022 in continua crescita. Non conosce freni il giro d’affari delle biciclette a pedalata assistita che anche lo scorso anno ha registrato un +14% sul 2021. Rispetto al pre Covid siamo al +72%
Un successo quello delle e-bike che oramai è sistemico da un lustro e che può essere certo di non aver tratto vantaggio soltanto dalla pandemia da Covid-19 di tre stagioni fa. Le e-bike sono entrate nel tessuto sociale italiano e anche nel 2022 hanno visto una crescita in doppia cifra delle vendite sul nuovo.
Parliamo di 337.000 mezzi venduti nel territorio nazionale. Una controtendenza rispetto al mercato delle bici muscolari che è sceso del 15% con 1.435.000 mezzi venduti. Il totale dunque è 1.772.000 biciclette nel 2022.
ANCMA. per le e-bike è una crescita sistemica
Anche gli indicatori industriali del comparto seguono l’andamento del mercato. Segno più infatti per la produzione di e-bike, che sale del 10% rispetto all’anno precedente a seguito dell’aumento della domanda interna.
A crescere è pure il volume d’affari generato dai negozi specializzati, dove si concludono oltre il 68% degli acquisti. Ma c’è pure lo zampino della grande distribuzione e dalle vendite online, che insieme raggiungono il valore di 3,2 miliardi di euro, pari a un + 18% sul 2021 (+52% rispetto al 2019).
L’analisi della tipologia di bici vendute conferma il successo di alcune delle ultime tendenze. Nel perimetro della pedalata assistita il 52% di biciclette sono infatti e-city, il 43% e-mtb, il 4% e-corsa/gravel, mentre le e-cargo salgono all’1%. A testimonianza di come diverse piccole aziende e medie aziende stiano interessandosi all’utilizzo di mezzi a pedale per le consegne e lo small business.
Bici settore industriale strategico
Le e-bike rappresentano già il 19% del totale un mercato bici complessivo, dove il 29% è composto da mountain bike, il 26% sono invece city-trekking, il 15% quelle da ragazzo, l’8% corsa-gravel e il 2% quelle pieghevoli. Ma a fare riflettere devono essere le cifre del nostro export in questo comparto.
Infatti come si evince dalla tabella i valori delle esportazioni sono cresciuti costantemente dal 2019 con un saldo che in 4 anni è quasi triplicato, passando da 68 milioni nel 2019 a 174 milioni nella passata stagione. Insomma il made in Italy
“Basta incentivi, ma IVA più bassa”
Il presidente di ANCMA Paolo Magri, commentando i dati, ha sottolineato “l’importanza del ruolo che le due ruote a pedale”. Un settore industriale “fatto di eccellenze, che è trainante in Italia”.
“Riteniamo che sia giunto il tempo di passare dagli incentivi all’acquisto a quelli all’utilizzo _a concluso _ . Come associazione chiediamo, sulla scorta della recente indicazione del Parlamento europeo, di abbassare l’aliquota IVA sulle bici e sui prodotti della filiera. Un intervento che, insieme alla promozione della cultura della bici, può attivare processi virtuosi ben più strutturali ed efficaci degli incentivi all’acquisto“.
-Iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube Vaielettrico.it-