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CO2, non c’è gara tra l’elettrico e i diesel-benzina

auto elettriche gas russo

In media nei 9 Paesi europei più importanti le auto elettriche nel ciclo di vita emettono il 63% di CO2 in meno.

CO2, non c’è gara nelle emissioni tra auto elettriche da una parte e diesel o benzina dall’altra. Le elettriche sono molto più virtuose, come dimostra uno studio di Transport&Environment. L’ennesimo che arriva alle stesse conclusioni.

CO2, col mix energetico italiano le elettrico a -57%

Lo studio, naturalmente, non si limita a prendere in considerazione quel che le vetture emettono mentre circolano, ma piuttosto l’intero ciclo di vita. A partire dalla fase più critica per le vetture elettriche, ovvero la produzione delle batterie. Ne risultano valori diversi per i Paesi europei, a seconda di come viene prodotta in loco l’energia. La Polonia, ancora fortemente dipendente dal carbone, è sempre la maglia nera (-29%), mentre la Svezia è in assoluto la più virtuosa (-79%). L’Italia (-57%) fa meglio solo della Germania (-56%) e della predetta Polonia ed è un peccato, con la potenzialità di produzione da rinnovabili che abbiamo.CO2

In generale, comunque, la media dei nove Paesi europei presi in esame dimostra un calo del 63%, pari a quesi due terzi. E lo studio mette in risalto il fatto che, mentre i veicoli diesel e benzina sembrano avere pochi margini di miglioramento, l’elettrico può fare molto meglio, grazie al continuo progredire della produzione da rinnovabili. E infatti lo studio pubblica anche delle proiezioni di qui a 2030, quando il paragone tra elettriche e auto con il motore termico sarà proprio improponibile.

Il commissario UE: “No a rinvii dei limiti sulle emissioni”

La conclusione degli esperti di Transport&Environment è netta: “Il potenziale delle auto elettriche nel ridurre le emissioni da CO2 è  di una chiarezza cristallina. La Ue dovrebbe accelerare la transizione verso la mobilità a emissioni-zero e fissare al più tardi al 2035 l’addio alle auto a benzina e gasolio...”. L’associazione ambientalista basata a Bruxelles attacca poi la richiesta avanzata dai costruttori europei riuniti nell‘ACEA di rimandare l’entrata in vigore delle sanzioni previste per chi sfora già nel 2020 i limiti fissati dalla UE. Una richiesta che già ha spaccato il fronte dei costruttori e che ora trova un netto no anche da parte del Commissario all’Ambiente Frans TimmermansIn un articolo scritto con Bertrand Piccard sul sito Euractiv, il vice-presidente della Commissione fa presente che “ritardare limiti per le emissioni più stringenti non aiuterebbe l’industria dell’auto nel momento in cui le città stanno vietando i motori a combustione interna e si indirizzano verso le auto elettriche“. Amen.

 

 

 

 

 

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