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Cingolani: “Elettrico? Per ora meglio i carburanti sintetici”

Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

Cingolani non demorde: il ministro boccia di nuovo il progetto UE (al voto del parlamento europeo) di vietare la vendita di auto termiche dal 2035.

Cingolani: “L’energia verde per ricaricare non c’è”

Penso che chi sta correndo sull’elettrificazione non vuole i carburanti sintetici, e noi siamo i secondi produttori al mondo di carburanti sintetici. La seconda, soprattutto in questa fase di transizione, potrebbe essere una buona soluzione“. Il ministro della Transizione ecologica è intervenuti così sul dibattito in corso nel Parlamento Ue sul ‘phase out’ dai motori termici. “La transizione – ha spiegato in un incontro di PwC Italianon dovrebbe essere giusta? E allora vogliamo veramente raccontare che regaliamo un’auto elettrica a tutti? Quando sappiamo che non abbiamo ancora energia elettrica verde per caricarla. Che ci renderemo triplamente dipendenti dalle batterie che sono costruite solo in un Paese. E che l’infrastruttura di ricarica va adeguata. E allora, mentre facciamo crescere come per le rinnovabili, domanda e offerta di energia verde, rapidamente potremmo trovare soluzioni che ci consentano di minimizzare l’impatto“.

“Chi ha l’auto vecchia l’elettrica non la compra perché non c’ha i soldi”

Il ministro ha poi sottolineato: “Se ho un’auto vecchia, non la tengo perché mi piace inquinare, la tengo perché non c’ho i soldi. E se uno mi desse un carburante incentivato, compatibile col mio motore, vado avanti ancora qualche anno con livello di inquinamento paragonabile al migliore ibrido“. Cingolani ha quindi valutato come “ragionevole, potrebbe avere senso” l’emendamento Ppe con obiettivo per il 2035 il passaggio all’elettrico per le auto, non al 100% ma al 90%. Di parere opposto si è detto il vice-presidente della Commissione UE, Frans Timmermans, che ha difeso il provvedimento con un appassionato intervento davanti al Parlamento Europe. Secondo il progetto della Commissione, l’avvicinamento allo stop definitivo avverrà per tappe. È prevista una road map in base alla quale l’industria auto dovrà produrre veicoli che abbattano le emissioni del 25% (entro il 2025) e del 55% (entro il 2030).

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