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Be Charge e il vizietto delle colonnine “dimenticate”

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Be Charge ha un vizietto: dimenticarsi delle sue colonnine. Installate da anni, ma ancora inattive. E nessuno sa dire perchè. Dopo il caso di Bologna, ecco una replica in Umbria che ci segnala Alessio. Inviate i vostri quesiti a info@vaielettrico.it.

La seconda stagione perduta nel Borgo di Panicale

Leggendo la moltitudine di segnalazioni sui ritardi e disservizi legati alla ricarica pubblica, non posso fare a meno di segnalare il punto di ricarica Be Charge di Panicale (PG), uno dei Borghi più belli (e visitati) d’Italia, piantato per terra in via della Repubblica nel marzo del 2022 e – per la seconda stagione turistica – ancora tristemente in attesa di attivazione.
Il servizio clienti, con abile copia/incolla durato mesi, ha scaricato la colpa dei ritardi sulla società di distribuzione dell’energia (ma Plenitude non è suo partner?) spostando di volta in volta la data prevista per l’attivazione.

Il solito ritornello del servizio clienti Be Charge

Siamo dunque passati da Settembre 22 a Gennaio 23, poi a Marzo ed infine ad un poco rassicurante “i punti di ricarica da lei segnalati dovrebbero essere attivi a partire dal mese di Giugno 2023″.
Superfluo sottolineare che questo punto di ricarica sotto casa avrebbe fatto la differenza nell’autunno scorso, quando i prezzi dell’energia domestica sono impazziti e gli abbonamenti facevano una gran differenza. Alessio Bacherini

Questa è la replica del “caso Bologna”

Risposta- Quello che ci racconta, Alessio, non ci stupisce affatto. Accade lo stesso a Bologna, dove Be Charge ha installato una colonnina che ci fu segnalata circa un mese fa a seguito di un curioso episodio; ma vedremo i dettagli in seguito.
Se ne deduce che installare punti di ricarica in posizioni strategiche e poi dimenticarseli per anni, inattivi, sembra essere una specialità di Be Charge. Manco fossero regali di Babbo Natale, anzichè beni pagati in contanti a fornitori e installatori.

Informare gli utenti? Non è una priorità

E anche informare gli utenti dei motivi del mancato allacciamento non è evidentemente tra le priorità del secondo operatore italiano della ricarica, oggi entrato nel colossale Gruppo Eni.
La colonnina Be Charge di via San Giacomo, a Bologna. Non inganni il cavo che la collega all’automobile. E’ una messinscena escogitata da un furbetto che finge di ricaricare per occupare lo stallo riservato.
La sopra citata colonnina bolognese è ubicata in pieno centro sotorico, in via San Giacomo, cuore dell’Alma Mater Studiorum e una della zone più frequentate di Bologna. Tanto che quella di Enel X Way a circa 20 metri di distanza è occupata “full time” da mattino a sera (e spesso di notte). Ce ne occupammo perchè un lettore colse sul fatto un furbacchione che, scoperto l’inghippo, quasi ogni giorno finge di collegarsi per godersi lo stallo riservato in una strada nella quale trovare un posteggio è quasi impossibile, benchè siano tutti a pagamento. Il tutto va avanti da due anni.
Il numero di matricola della colonnina “incriminata”. A Be Charge nessuno ne sà qualcosa

A seguito della segnalazione chiedemmo spiegazioni al servizio assistenza clienti. «Nel luogo da lei indicato _ ci fu risposto _ non risulta esserci nessuna colonnina. Ci dia il numero di matricola e inoltreremo la segnalazione». Diffidando delle assicurazioni dell’operatore del call center, contattammo direttamente anche la direzione di Be Charge dove Vaielettrico non è proprio un perfetto sconosciuto. «Vedremo, indagheremo». Ma a distanza di due settimane nessuno si è più fatto vivo.

Domanda: tutte queste inefficienze quanto incidono sulle tariffe?

Ora, permetteteci due conti. Anche a Be Charge installare colonnine quick come le due in questione può costare dai 3.000 euro in su ciascuna. Sono già 6.000 euro di investimento che per due anni non ha dato alcun ritorno economico. Quante situazioni del genere ci saranno in Italia? Quanto denaro investito e dimenticato? Ma soprattutto: quante inefficienze finiscono per scaricarsi sulle prezzo del kWh che noi utenti paghiamo ogni giorno?
AGGIORNAMENTO- Nel frattempo abbiamo ricevuto altre due segnalazioni. Eccole:
Mi allaccio all’articolo per segnalare la presenza da epoca remota di colonnine BeCharge installate a L’Aquila, sia al parcheggio del Tribunale, sia al parcheggio del Giudice di Pace, mai attivate.
Idem per le colonnine installate da Acea nel Comune di Castiglione della Pescaia, mai attivate.
Parlare con un call center per avere informazioni è impossibile. Valentino Venta
Anche a Reggio Emilia ci sono decine di colonnine be charge installate molti mesi fa e non ancora attivate. 
Ho chiamato il servizio clienti, ma danno la colpa all’altra parte di società, che non puoi contattare se non tramite emailAndrea Riccò 

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