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Auto elettriche, l’Italia balbetta ma il mondo fa boom

auto elettriche più piccole

Sulle auto elettriche l’Italia balbetta ma non è così nel resto del mondo. Anzi. Le vendite globali di auto elettriche sono destinate a raggiungere un altro record quest’anno, toccando quota 14 milioni, pari a quasi il 20% del mercato complessivo. Ciò comincia ad avere un impatto significativo sul settore energetico e in particolare su quello del petrolio. Si stima infatti che la penetrazione dei veicoli elettrici ridurrà il fabbisogno di greggio di 5 milioni di barili al giorno nel 2020. Le stime sono contenute nel  Global Electric Vehicle Outlook annuale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE)

L’AIE: nel 2023 saranno 14 milioni, il 20% del mercato

Nel 2022 sono state vendute più di 10 milioni di auto elettriche  in tutto il mondo e le vendite dovrebbero crescere di un altro 35% quest’anno per raggiungere i 14 milioni. La quota di mercato è passata da circa il 4% nel 2020 al 14% nel 2022 ed è destinata ad aumentare ulteriormente fino al 18% quest’anno, sulla base delle ultime proiezioni.

500 modelli sul mercato, il 60% sono suv

La spesa globale per le auto elettriche ha superato i 425 miliardi di dollari nel 2022, con un aumento del 50% rispetto al 2021. Solo il 10% della spesa può essere attribuito al sostegno del governo, il resto proveniva dai consumatori. Il 60% è costituito da SUV (stessa quota del termico). E questo, dice AIE, fa sì che in Europa l’offerta sia ancora sbilanciata verso veicoli troppo costosi. Dal 2018 ad oggi, però, le opzioni sono molto aumentate e il numero di modelli elettrici in vendita è salito a ben 500.

 

Nel 2030 5 milioni di barili di petrolio al giorno in meno

«I veicoli elettrici sono una delle forze trainanti della nuova economia energetica globale che sta rapidamente emergendo e stanno determinando una trasformazione storica dell’industria automobilistica in tutto il mondo», ha affermato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’AIE. «Le tendenze hanno implicazioni significative per la domanda globale di petrolio _ ha aggiunto _. I veicoli elettrici stanno cambiando lo status quo. Entro il 2030 eviteranno la necessità di almeno 5 milioni di barili al giorno di petrolio. Le auto sono solo la prima ondata: autobus e camion elettrici seguiranno presto». La domanda di petrolio per il trasporto su strada raggiungerà il picco intorno al 2025.  Poi la domanda inzierà a scendere. E nel 2030, con un risparmio di 5 milioni di barili al giorno, le emissioni evitate saranno di circa 700 Mt CO 2 – equivalenti.

La stragrande maggioranza delle vendite di auto elettriche fino ad oggi si concentra principalmente in tre mercati: Cina, Europa e Stati Uniti. La Cina è in testa, con il 60% delle vendite globali di auto elettriche e oggi più della metà di tutte le auto elettriche in circolazione nel mondo si trova in Cina.

Domina la Cina, ma Europa e Usa reagiscono

L‘Europa (più 15%) e gli Stati Uniti (più 55%), il secondo e il terzo mercato al mondo, hanno enrtambi beneficiato di ambiziosi programmi politici di sostegno fa notare AIE: il pacchetto Fit for 55 nell’Unione Europea e l’Inflation Reduction Act negli Stati Uniti. Questi piani «aumenteranno ulteriormente la quota di mercato dei veicoli elettrici in questo decennio e oltre», dice AIE secondo la quale entro il 2030, la quota media di auto elettriche sul totale delle vendite in Cina, UE e Stati Uniti dovrebbe salire a circa il 60%.

Il rapporto evidenzia che i progetti di produzione di batterie annunciati sarebbero più che sufficienti per soddisfare la domanda di veicoli elettrici fino al 2030 nello scenario Net Zero Emissions by 2050 dell’AIE. Tuttavia, la produzione rimane altamente concentrata, con la Cina che domina il commercio di batterie e componenti, aumentando la sua quota di esportazioni globali di auto elettriche a oltre il 35% lo scorso anno (Leggi).

Ma le altre grande economie stanno reagendo con politiche per promuovere le industrie nazionali. Il Net Zero Industry Act dell’UE mira a soddisfare quasi il 90% della domanda annuale di batterie da parte dei produttori nazionali di batterie. L’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti, tra l’agosto 2022, quando è stato approvato, e il marzo 2023, ha già prodotto investimenti per un totale di almeno 52 miliardi di dollari nelle catene di fornitura di veicoli elettrici in Nord America.

Primi passi nel Terzo mondo, con le due e le tre ruote

Arrivano segnali promettenti anche da altre regioni. Le vendite di auto elettriche sono più che triplicate in India e Indonesia lo scorso anno, anche se partendo da una base bassa, e sono più che raddoppiate in Tailandia. La quota di auto elettriche sul totale delle vendite è salita al 3% in Tailandia e all’1,5% in India e Indonesia.

È probabile che una combinazione di politiche efficaci e investimenti del settore privato aumenti queste quote in futuro. In India, il programma di incentivi del governo da 3,2 miliardi di dollari, che ha attratto investimenti per un valore di 8,3 miliardi di dollari, dovrebbe aumentare sostanzialmente la produzione di batterie e il lancio di veicoli elettrici nei prossimi anni.

Nelle economie emergenti e in via di sviluppo, l’area più dinamica della mobilità elettrica è quella dei veicoli a due o tre ruote, che sono più numerosi delle automobili. Ad esempio, oltre la metà delle immatricolazioni di veicoli a tre ruote in India nel 2022 erano elettriche, a dimostrazione della loro crescente popolarità. In molte economie in via di sviluppo, i veicoli a due o tre ruote offrono un modo economico per accedere alla mobilità. Questo significa, fa notare AIE, che la loro elettrificazione è importante per sostenere lo sviluppo sostenibile.

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